venerdì 7 dicembre 2012

DOCUMEN*DI UN'ESPO***ONE DI MATE*****A

CenciOfficinaMatematica2012#slideshow 
Autore: Castelnuovo Emma
Editore: Bollati Boringhieri
Argomento: Matematica-didattica
Genere: educazione
Collana: Didattica. Proposte ed esperienze
Edizione: 1972
 Normalmente disponibile per la spedizione in 3 settimane
Prezzo di listino: € 20,66
La Repubblica 15 nov. ’05

IN ITALIA SEI MILIONI DI ANALFABETI RISCHIO IGNORANZA PER IL 66%
CATERINA PASOLINI

ROMA - Altro che popolo di poeti, santi e navigatori. La realtà è che siamo un
popolo a rischio di analfabetismo: 12 italiani su 100, ovvero 6 milioni di
persone, non riescono a leggere e a far di conto. E agli altri non è che le cose
vadano meglio: se si somma chi ha la licenza elementare e chi quella media, del
tutto inadeguate a vivere e lavorare nel mondo di oggi, arriviamo a 36 milioni
di concittadini qualificati come ana-alfabeti. Il 66 % degli italiani è infatti
considerato un analfabeta di ritorno, con gravi difficoltà a gestire lettere e
numeri.
A raccontare un´Italia agli ultimi posti nel mondo come livelli di istruzione -
(secondo l´Ocse sui 30 paesi più istruiti siamo in coda, davanti solo a
Portogallo e Messico) - è una ricerca dell´università di Castel Sant´Angelo
diffusa dall´Unione nazionale per la lotta contro l´analfabetismo, che analizza
gli ultimi dati Istat del 2001.
Lo studio è stato presentato ieri in un convegno con l´ex ministro alla pubblica
istruzione e linguista Tullio de Mauro che ha lanciato l´allarme segnalando come
«il 25 per cento dei ragazzi che escono dalle medie non sappia né leggere né
scrivere come dovrebbe», mentre il giornalista Sergio Zavoli. auspicando una
maggior sinergia tra scuola e tv, ha ironicamente commentato questi dati
desolanti usando le parole di Flaiano:. «Tutto quello che non so l´ho imparato a
scuola».
La ricerca racconta un´Italia dove la piramide educativa vede al vertice il 7,51
% di laureati, seguito da un 25,85 che ha la maturità, un 30,12 che ha il titolo
di scuola media e infine un 36 per cento con la sola licenza elementare o
neppure quella. tra cui appunto quei circa 6 milioni considerati analfabeti. «Un
quadro preoccupante perché l´analfabetismo incrina la coesione sociale», ha
detto Saltini della Cgil.
Disaggregando i dati nazionali emergono situazioni inquietanti: nove regioni
italiane superano il limite che gli studiosi considerano di allarme, per
quantità di popolazione senza titolo di studio. La regione più analfabeta è la
Basilicata, 13,8%, seguita dalla Calabria, 13,2%. Ma l´Italia è terra di
contraddizioni: allo stesso tempo la Calabria è anche quella che ha più laureati
della Lombardia.
Che fare in un paese all´ultimo posto per addetti alla produzione di merci e
servizi laureati, e allo stesso tempo terra dal quale fuggono cervelli come quei
6000 laureati che nel solo 2003 sono emigrati in Usa, come ha ricordato il
preside dell´università Saverio Avveduto?

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