lunedì 30 aprile 2012

[calcolo infinitesimale] In treno da Roma a Firenze con Bartali

Leggendo matematica insieme
con attilio frajese dagli studenti
 il Sole, col suo corteo e di pianeti e  di satelliti,si muove continuamente di moto rettilineo uniforme, tendendo ad avvicinarsi ad un punto del cielo [il treno per firenze, bartali e il sole verso ercole, attilio frajese, un'idea del calcolo infinitesimale]
Supponiamo che la linea ferroviaria Roma-Firenze misuri esattamente 300 chilemetri, e che un treno rapido la percorra esattamente in 3 ore.Non siamo poi molto lontani dal vero, poiché la distanza effettiva é di 316 chilemetri, ed un treno rapido la percorre in circa 3 ore e 20 minuti primi. Ma quelle cifre tonde (300 chilometri, 3 ore) ci permetteranno di ragionare con maggiore semplicità.Dal momento che il treno ha impiegate, s’è supposto, esattamente 3 ore per percorrere 300 chilometri, a quale velocità, ci domandiamo, ha esso viaggiato? La risposta é evidente: se in 3 ore ha percorse 300 chilometri, il treno ha viaggiato alla velecità di 100 chilometri l’ora.Ma ora vogliamo precisare il senso della nostra risposta, domandandoci ancora: »Ha effettivamente, veramente, percorse il treno 100 chilometri in ogni ora? In altri termini, alle scoccare dell’ultime secondo della prima ora il treno avrà percorso esattamente 100 chilometri'? E così, alla fine della seconda ora, ne avrà percorsi esattamente 200? ».
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 Qui la risposta è negativa: noi sappiamo che siccome la prima parte della linea, tra Roma e Orte, è ricca di curve ..


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Gino Bartali ha vinto la tappa Bologna-Belluno compiendo il percorso di chilometri 240 in 8 ore, alla velocità media di 30 chilometri l'ora » (arrotondiamo sempre le cifre, per amor di semplicità). In verità Bartali avrà percorso soltanto 25 chilometri durante la prima ora, e poi 33 chilometri durante la seconda, e cosi via: 30 chilometri l’ora rappresenta la velocità media.
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(..) Gli strumenti moderni permettono di misurare intervalli di tempo che costituiscono frazioni estremamente piccole di secondo ...


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(..) E gli astronomi hanno potuto constatare che il Sole, col suo corteo e di pianeti e di satelliti, si muove continuamente di moto rettilineo uniforme, tendendo ad avvicinarsi ad un punto del cielo in cui è collocata la costellazione di Ercole.


sabato 28 aprile 2012

Arcavacata di Rende. Le confessioni di un italiano.


venerdì 3 luglio 2009

Le confessioni di un italiano

Confesso che questa esperienza penosa di professore mi pesa alquanto e spero proprio che abbia termine al più presto. Mi stanca questo corteggiamento di gente sostanzialmente indifferente alle attività che questo insegnamento richiede (pratiche di editing e di redazione condivisa sul web).
Una complessa strategia di «telecomunicazione», ossia la capacità di creare «amicizie a distanza», di legare e «addomesticare» la specie attraverso il medium della scrittura. Critico nei confronti di questo modello di «addomesticamento intellettuale», strutturato sulle nozioni di alfabetizzazione, istruzione, educazione e scuola (..)
La pia donna e il suo editor http://ambientidigitali.blogspot.com/2009/07/orate-fratres.html
Lavorare insieme richiede motivazioni, assenti in chi chiede ad ogni passo cosa fare e prepara una contestazione sindacale al momento del rendiconto dell'esame. La gratuità dell'agire, sola garanzia di conoscenza, si ferma sulla soglia dell'impegno delcoatto.


Cosa comunica la poesia?


Vis Musicae “Per quanto mi riguarda, voglio comunicare un ritmo metrico mio, senza trascurare il contenuto non necessariamente drammatizzato. Poi, mi accorgo che il pubblico percepisce il senso di una poesia, se accentuo il contenuto, e non tanto la forma o il ritmo metrico. Del resto, il mio problema formale metrico è privato. Non è detto che il pubblico debba sempre capirlo. In poesia, mi esprimo anche politicamente. Qualche critico intravede nella mia tematica un’ombra di umanesimo rivoluzionario. Sul piano sociale, la poesia può servire se si tocca il reale, non tanto l’esperienza personale. E’ poesia, secondo me, soprattutto riuscire a trasmettere questa esperienza del reale collettivo”.
 Amelia Rosselli
Dicono che sia difficile insegnare la poesia e con la poesia, eppure a ben vedere sarebbe la cosa più logica se solo si sapesse ascoltare i poeti che ne parlano o i loro stessi versi: quante volte vi siete chiesti cosa fare della vostra vita, cosa scegliere o fare, magari accanto alla libreria che ospita selected poems adatte alla bisogna ("../ci sono là in poesie villipese /cose per cui a non saperle /gente muore miseramente ogni istante/.." wcw).
La forma, il contenuto, cosa dire, a chi, come!
Amelia Rosselli a domanda risponde ed è un piccolo trattato d'estetica che nasce nella prammatica attingendo all'etica e alla politica. Proviamo a leggerlo fuori dalla letteratura, usiamolo per fare il web e nulla cambia.
La lezione che ne viene è subito detta: il canto è indicibile altrimenti, per questo il poeta non si attarda a spiegare, ragiona tra sè e sè, la poesia è un fatto privato: quel che conta è come si vive con altri, è questo che alla fine si comunica.
Allora se dovete organizzare l'evento o il database del supermarket non annoiate con i vostri personali birignao, con le abilità esibite, con la vostra professione, fate come dio comanda quel che vi sembra giusto per gli ospiti o per le vendite, ma non mettete in mezzo quel che vi tocca intimamente e riguarda solo voi - e non pensiate di divertirvi o cose così - vi dice Amelia. 
La forma, il contenuto, cosa dire, a chi, come! 

note
My heart rouses Il mio cuore s'accende
thinking to bring you news pensando che ti reco notizie
on something di qualcosa
that concerns you che ti interessa
and concerns many men. Look at e interesa molti uomini. Considera
what passes for the news. cio' che passa per nuovo.
You will not find it there but in Non lo troverai là se non
despised poems. in poesie villipese.
It is difficult E' difficile
to get the news from poems ricevere notizie da poesie
yet men die miserably every day eppure uomini muoiono miseramente ogni giorno
for lack per mancanza
of what is found there. di cio' che la si trova.

Ascoltami fino in fondo
perche' riguarda anche me
come ogni altro uomo
che vuol morire in pace
nel suo letto.

venerdì 27 aprile 2012

dal nostro inviato

al tempo in cui a zuffa coll’algebra confusa,
sui banchi imparavamo, monelli irrequïeti,
che il quadrato costrutto sovra l’ipotenusa
è la somma di quelli fatti sui due cateti?
[Ernesto Ragazzoni]


tre maestri x gli allegri allievi di fabio brunelli: pagliarani ragazzoni e fabio stesso che più ragazzo non c'è




oppure il teorema di pitagora pagliarani play ragazzoni #t=2m20s

I tempi sono tristi! Il vecchio mondo s’usa
a trascinarsi il fianco nel giro dei pianeti!
Le balene si fan sempre più rare, i feti
voglion dar fuoco all’alcool ove la vita han chiusa.
5Per consolarti, o povera anima mia, ripeti:
il quadrato costrutto sovra l’ipotenusa
è la somma di quelli fatti sui due cateti.

Anima mia, rammenti? dall’ombre d’oggi illusa,
questo non ti riporta al raggio dei dì lieti?
10O che non ci fiorivano nel cuor tutti i roseti
al tempo in cui a zuffa coll’algebra confusa,
sui banchi imparavamo, monelli irrequïeti,
che il quadrato costrutto sovra l’ipotenusa
è la somma di quelli fatti sui due cateti?

15Ora, i tempi a mal volgono. L’un polo l’altro accusa
di accaparrarsi il ghiaccio, e sono ambo inquieti;
l’oche pretendon esser — ahimè! — cigni; i poeti
annegano in tropp’acqua il vino della musa;
le questioni scottanti brucian tutti i tappeti;
20ma il quadrato costrutto sovra l’ipotenusa
è la somma di quelli fatti sui due cateti.

Il cannone, Tamagno delle battaglie, abusa
della sua voce, e fulmina. — O dunque, dai roveti
ardenti più non parlano i Jeova ai profeti?
25Non tentenna la terra a un guardo di Medusa?
Un mane, techel, phares è a tutte le pareti...
Ma il quadrato costrutto sovra l’ipotenusa
è la somma di quelli fatti sui due cateti.

La vita è una prigione in che l’anima hai chiusa,
30uomo, ed invano brancoli cercando alle pareti.
Sono di là da quelle i bei fonti segreti
ove tu aneli, e dove la pura gioia è fusa.
Qui, solo hai qualche gocciola di ver per le tue seti.
Il quadrato costrutto sovra l’ipotenusa
35è la somma di quelli fatti sui due cateti.

LSE - London School of Economics and Political Science

Improvvisare di classe (Gary Burton) #t=68m10s
La ragazza di Ipanema (Antonio Jobim)  #t=43m15s
Singing Song (Gary Burton) #t=21m21s



nino de rose | intervista | gary burton

giovedì 26 aprile 2012

Attilio Frajese

Tanto più, inoltre, i patti dovrebbero essere chiari: non va in questa direzione la ricerca di difficoltà fini a se stesse, di cui è un esempio negativo la prova di matematica assegnata all'ultima maturità scientifica, giudicata da un largo numero di docenti, che da tempo in rete scambiano le più positive esperienze, obsoleta e inutilmente complicata. [vedi Maraschini/Palma, ah-ah-ah]

[2013 note] Quell'anno mi proposi con Nicola di coadiuvare la nostra Piera che si ingegnava da sempre a fare la bibliotecaria d'istituto con Mara e Lucia, le tre grazie insegnanti di lettere. Noi eravamo gli scienziati come parte in commedia, ma tutti sapevano che m'interessavo di letterature varie e quindi ero il benvenuto. Raccoglievamo le proposte di acquisto da parte di studenti ed insegnanti. Acquisimmo tra gli altri in biblioteca tutti i libri di Emma Castelnuovo ed una parure degli altri testi di matematica che si sperimentavano in quel fertile periodo. Ebbene, io feci una proposta metodologica: acquistiamo decine di copie di uno stesso libro - Che cosa è il calcolo infinitesimale di Attilio Frajese - a prezzi di realizzo prima che il venditore si accorga che non ci sta vendendo fondi di magazzino come lui crede.

Per fortuna ne salvai una copia, perchè quei librini circolarono per anni tra i miei adepti e man mano si dispersero, e penso che una strada l'abbiano fatta: quella degli esploratori, dei pionieri del "gusto", il gusto della conoscenza dove c'erano timore ed estraneità. La storia continua, qui.


Attilio Frajese ed una lettura preziosa ingenua del calcolo infinitesimale, per tutti.

Proviamo oggi a riconsiderare il rapporto con i non-addetti, per favore!
 
/albums/



da notare-bene la
BIBLIOGRAFIA
please wait ... stiamo lavorando per noi
(tra poco tutto il libro stampabile)
-|stampa ora una copia anastatica|-

martedì 24 aprile 2012

Non ho tempo!


Luigi TomasiSilvano Rossetto:Informo che sono stati aggiornati gli indici della rivista del Centro Morin.Informo inoltre che, in collaborazione con il Centro Morin, si terrà a Treviso una conferenza (venerdì 4 maggio) e la proiezione del film “Non ho tempo” (martedì 8 maggio) su E. Galois. La notizia e la locandina si possono trovare sul sito del centro (www.centromorin.it).

domenica 22 aprile 2012

Agosto 2012

http://www.centromorin.it/attivita/SEMINARIO2012.pdf
XLI SEMINARIO NAZIONALE
27 – 30 agosto 2012 
 
NOTA METODOLOGICA.A differenza degli anni scorsi si è deciso di fare al mattino unsola conferenza, di circa 90 minuti. Essa può terminare con laproposta di domande da riprendere e da discutere nellaseconda parte della mattinata. Tutto questo per un maggiorcoinvolgimento dei partecipanti.  
TEMA: PASSO DOPO PASSO VERSO L’INFINITO.  
PRIMA GIORNATA (27 agosto): MATTINO
“I diversi punti di vista sui numeri naturali: ordinalità,
cardinalità, misura”
Relatore: Silvio Maracchia, Un. La Sapienza, Roma.
 
PRIMA GIORNATA: POMERIGGIO: attività laboratoriali
Gruppo scuola dell’obbligo. 
 
I tre punti di vista (ordinalità, cardinalità, misura) nella prassididattica.  Il concetto di successivo: dove c’è e dove no e perché.L’infinito nella scuola dell’obbligo.                                          
Conduce Giuseppina Crivelli, scuola media Robecchi. Vigevano
(PV)
Gruppo scuola superiore. 
 
Il principio di induzione.  Insiemi infiniti e  loro gerarchia.                      
Conducono Luigi Tomasi, liceo scientifico “Galileo  Galilei”,
Adria (RO)  e Sergio Zoccante, docente di matematica nei
Licei, Centro Morin 
 
SECONDA GIORNATA (28 agosto): MATTINO 
“Scrivere tutti i numeri combinando pochi simboli: i sistemi dinumerazione”. 
Relatore Sergio Invernizzi, Un. Trieste, Dip. Scienze della vita.  
SECONDA GIORNATA: POMERIGGIO : attività
laboratoriali
Gruppo scuola dell’obbligo. 
 
I raggruppamenti, per numeri piccoli, come strada per arrivareai sistemi di numerazione posizionali. Il minicomputer di Papy.Il sistema romano. Alcuni sistemi in basi diverse da dieci con letabelle della addizione e della moltiplicazione.          
Conducono Domenica Baggio, docente Scuola media, “G.
Giardino”, Mussolente (VI) e Gabriella Cimenti, docente
elementare, Centro Morin.
 
Gruppo scuola media superiore.
Proprietà dei numeri che dipendono dal sistema dinumerazione e proprietà che non ne dipendono. Basi “grandi”che usiamo senza saperlo.  
Conduce Mariangela Chimetto, docente di matematica nei licei,
Centro Morin. TERZA GIORNATA (29 agosto): MATTINO
“Successioni numeriche: teoria, esempi, applicazioni”.
Relatore Paolo Boieri, Docente  Politecnico, Torino
 
TERZA GIORNATA: POMERIGGIO : attività laboratoriali
Gruppo scuola dell’obbligo. 
 
Somme di semplici successioni numeriche e lorointerpretazione geometrica:1 +2 +3+… +n   -> numeri triangolari2 + 4 + 6 +…+ 2n -> numeri rettangolari (area del rettangolo)ecc. 
Conducono Alessandra Gamba, docente scuola primaria, I.C.
San Biagio di Callalta  (TV) e Giuliano Testa, docente di
matematica nei licei, Centro Morin.
Gruppo scuola media superiore. 
 
Successioni: come generarle e descriverle. Esempi disuccessioni famose. 
Conducono Paolo Boieri e Silvano Rossetto,
docente di matematica, Centro Morin. 
 
QUARTA GIORNATA (30 agosto): MATTINO
Tavola rotonda a cura del Consiglio di Presidenza del Centro 



Morin. Per informazioni e/o iscrizioni, rivolgersi al Centro per posta 
normale o:  fax: +39 (0423) 930 549 o via e-mail: crdm@filippin.it
E’ possibile arrivare già nel pomeriggio del  26 agosto. 
Sul sito   http://www.filippin.it/morin  è possibile consultare la 
biblioteca del Centro in Internet
NOTIZIE LOGISTICHE. 
a) Pensione completa in camera singola con bagno:        €  42,00/g 
b) Pensione completa in camera doppia con bagno        € 70,00/g 
c) Pernottamento in camera singola con bagno e 1° colazione € 26,00/g 
d) Pernottamento in camera doppia con bagno e 1° colazione € 42,00/g 
e) Pasti singoli, bevande comprese          € 14,00
I prezzi si intendono comprensivi di  IVA (10%). 
QUOTA DI ISCRIZIONE 
SOCI 2012  € 45,00 
NON SOCI  € 68,00 comprendente l’abbonamento ad una
Sezione della rivista per il 2012. 
A Paderno del Grappa si può arrivare da Bassano del Grappa con pullman 
di linea; da Castelfranco con pullman di linea. Per conoscere gli orari 
consultare il sito:www.ctmspa.com, oppure telefonare al numero 
0423.493464.La stazione ferroviaria più vicina è quella di Cornuda, sulla 
linea Padova-Udine. Telefonare al Centro per il trasporto.  SCHEDA DI ISCRIZIONE AL XLI  SEMINARIO NAZIONALE            
DEL CENTRO MORIN 
Cognome…………………………………………………………………
Nome ……………………………………………………………………. 
Via……………………………………….N………………………………
Città……………………….Prov………CAP………Tel…………………
Fax……………… ..email…………………………………………………
Tipo di scuola in cui insegna………………………………………….  
Nome della scuola……………………………………………………
Socio 2012………..SI……………………………….NO 
Accompagnato da …………………………………………………………
Giorno 26 agosto 27 agosto 28 agosto 29 agosto 30 agosto
Pranzo     
Cena
Pernotta
Segnare con una crocetta le caselle che interessano
Eventuali richieste diverse per le camere (da soddisfare nel limite del 
possibile) 
……………………………………………………………………
Altre  richieste 
Data…………………………                                                                           
Firma…………………….. 

giovedì 19 aprile 2012

ah ah ah

Cicero introduce per il latino quel che My Math Lab (Pearson) ha già fatto per la matematica, guadagnandosi cinque milioni di utenti nel mondo.15/07/07 Manifesto: Una scuola di massa e di qualità è possibile Walter Maraschini Mauro Palma
«La mattina del giorno 12 corrente, mentre il professor Giani saliva in cattedra per fare la prima lezione al secondo corso liceale, il piano della cattedra sotto i suoi piedi cominciò a schioppettare e ad ardere, sì che n'ebbe i calzoni giù in basso abbronzati, e indignato di tanto insulto, si ritrasse dalla scuola». Non c'era ancora YouTube a diffondere la scena: era il 1875, ma l'indignazione e l'ironia su marginali episodi della vita nelle aule era anche allora facile. Del resto, negli atti dello stesso liceo, tuttora esistente e prestigioso, si legge anche che «ora la gioventù è, ognuno lo sa, inchinevole a seguire più le seduzioni della natura e del sentimento che i dettami di una retta ragione e di una legge che impone sacrifici». E qui sembra di essere proiettati nell'oggi, nelle lamentele di quegli opinionisti che rimpiangono la scuola dei bei tempi andati: oggi, come ieri, i giovani vengono descritti con connotazioni di ignoranza e indifferenza verso la cultura loro trasmessa.  
La scuola italiana ha certamente molti problemi, ma non li si risolve guardando al passato, a una scuola selettiva e classista, spesso seria solo nei ricordi, così come sembra emergere dalle reazioni al recente articolo di Luigi Berlinguer. In realtà, l'articolo pone un problema ineludibile per chi voglia una scuola di massa, orientata alla costruzione di una cittadinanza consapevole, istruita e in grado di formarsi opinioni documentate sulle grandi questioni, quali per esempio i temi scientifici e economici che riguardano la vita delle persone. Una scuola cioè che produca un sapere utile, una rete di conoscenze e competenze su cui costruirne altre nella vita adulta.  

È possibile «conciliare equità socio-culturale e qualità»? Questa è, appunto, la domanda centrale, a cui si aggiunge quella conseguente: come costruirla? Vedere quantità e qualità come grandezze inversamente proporzionali non aiuta alla soluzione del quesito, non solo perché riproietta verso un habitus selettivo, e di fatto classista, ma anche perché non raggiunge l'obiettivo di formare cittadini - non solo élite - in grado di districarsi all'interno dei flussi di informazioni in cui sono oggi immersi, di elaborare criteri autonomi di giudizio, di essere soggetti nella sfera pubblica. 
Costruire una scuola di massa di qualità è obiettivo alto, ma non impossibile se si affrontano contemporaneamente e con pari forza più aspetti spesso tenuti divaricati:i contenuti dell'insegnamento/apprendimento, le forme che tale processo assume oggi, cioè il fare scuola concreto, i soggetti coinvolti e i loro bisogni, le strutture in cui essi sono collocati. 
La scuola italiana è ancora fondamentalmente una scuola fatta di lezioni ex cathedra, in cui - in un'epoca in cui gli studenti hanno a disposizione informazione e mezzi produttivi e espressivi di vario genere - la ricerca individuale o collettiva, il problem solving, i laboratori e il senso di ciò che viene studiato sono largamente assenti.  
La cultura, però, non è erudizione, ma possesso di strumenti che mettano in grado di comprendere i processi reali: a questo criterio non sfugge l'analisi impietosa, per esempio, di molta parte dell'attuale formazione matematica per la quale, nonostante il  cospicuo numero di ore di insegnamento lungo gli anni, si registra un allarmante analfabetismo in molti adulti, «colti» ma non in grado di districarsi nel semplice uso di percentuali. 


Un sapere utile, non declinato come mero funzionalismo per il mercato del lavoro, può essere costruito solo all'interno di un ambiente ricco di opportunità espressive, di elaborazioni personali, di esperienze attive di soluzione di problemi reali. In sintesi, in una sorta di moderna bottega artigiana in cui le personali inclinazioni vengono potenziate e non appiattite nella dimensione dell'ascolto. 

Il tema del cosa insegnare non è quindi scindibile da quello del come insegnare, se ci si vuole riferire non a un astratto concetto di cultura, ma alle sue determinazioni essenziali di soddisfazione e autonomia del singolo nel suo rapporto con la collettività. Proprio per tale rapporto, del resto, l'istruzione è inclusa nel paniere dei diritti dell'individuo. 
La costruzione di assi di pensiero e indicazioni sulle politiche dell'istruzione non può, quindi, saltare la riflessione sul nesso tra le finalità della scuola, i suoi contenuti e i suoi metodi. Ma neppure può eludere le relazioni tra questo progetto, la capacità di articolarlo localmente nell'ambito dell'autonomia delle scuole e la questione della valutazione del sistema nel suo complesso e di chi in essa opera. 

Il necessario passaggio dei docenti da trasmettitori di scelte fatte a alto livello a quello di professionisti in grado di elaborare un progetto affinché siano acquisite conoscenze e competenze fondamentali non è semplice. Presenta un doppio rischio: che non si sappia ritrovare un ruolo in mancanza di indicazioni prescrittive oppure che lo si trovi in uno nuovo e incongruo, quale generico inventore di microprogettualità indecifrabili, difficilmente riconducili alla funzione della scuola. Rischi, questi, da non sottovalutare: visitando i siti delle scuole è più semplice rintracciare le molte attività extrascolastiche proposte piuttosto che leggere quale sia l'effettivo progetto locale del fare scuola, di ciò che a scuola si vuole fare e si fa. Proprio per questo, più si libera la scuola da un retaggio di mera riproduzione, più cresce la necessità di forme condivise di valutazione dei singoli e del sistema. Tanto più, inoltre, i patti dovrebbero essere chiari: non va in questa direzione la ricerca di difficoltà fini a se stesse, di cui è un esempio negativo la prova di matematica assegnata all'ultima maturità scientifica, giudicata da un largo numero di docenti, che da tempo in rete scambiano le più positive esperienze, obsoleta e inutilmente complicata
La scuola ha bisogno di far cogliere la complessità dei processi e dei problemi e non di educare all'artificiosa complicazione: deve perciò aprirsi alle diversità dei soggetti e delle loro espressioni, fornendo strumenti per ricomporle in una solida struttura conoscitiva. Questa è la direzione che auspichiamo che assuma oggi il dibattito sulla scuola.

lunedì 16 aprile 2012

Non è un libro di matematica

ebook di Paolo Linati: Non è un libro di matematica, ma un libro in cui si parla dell’insegnamento della matematica http://www.ericksonlive.it/catalogo/matematica/lalgoritmo-delle-occasioni-perdute/

[n. di r.] nell'ebook che ho scaricato dalla rete, e di cui è concessa personale  licenza, si assume un punto di vista che non mi appartiene: è una copia SECURED che posso soltanto leggere e non pasticciare secondo necessità, senza contare poi che il suo atteggiamento sistematico non spinge a prendere in mano la situazione dipanando da un qualsiasi bandolo la matassa con cui tessere nelle more dei tempi attuali. Consiglierei  fuor di metafora (eh) un'edizione, innanzitutto riscrivibile, e magari attivamente collaborativa. Salute e saluti intanto a Paolo Linati.



Centro Ricerche Didattiche "Ugo Morin"


Fabio, eccomi. Senti un pò... Nella seconda metà degli anni settanta organizzammo una cosa di inzzegnadi di matematica, profughi appena sbarcati dal seminario di Assisi con L.Lombardo Radice: è questo il Centro in oggetto? Bassano del Grappa?
 ·  ·  · 31 minutes ago

    • Fabio Brunelli La sede del Centro Ugo Morin è a Paderno del Grappa, a pochi chilometri da Bassano... Ma solo Mario Ferrari, memoria storica, può rispondere esaurientemente alla tua domanda...
      23 minutes ago · 

    • Orazio Converso Come all'assalto dei Forni, novello Tramaglino, mi trovai faccia-a-faccia a contestare (si usava dir così, allora) con il nostro mito d'allora, er Lucio. Si trattava del libro di testo della Principato che io chiamavo delle "glssosimmetrie"..
      13 minutes ago · 

    • Orazio Converso A me pareva che il Lombardo glissasse alla Radice.... Mi "accusò" di fare ammuina e di "turbare" l'escussione dei testi, alla Cittadella d'Assisi, chiamati a testimoniare della bontà della sperimentazione al Virgilio di Roma. Gran periodo quello! Su mandato del parlamento (madò!) si sperimentava in tredici situazioni per approntare la riforma degli studi di matematica negli Istituti Medi Superiori: io seguivo quelli "orientati ai problemi", cioè Giovanni Prodi, ma anche Villani e Spotorno. Ci autoconvocammo in trecento credo a fine anno, proprio a Bassano...

(vedi per sentire S.Marinella, report

Glissando sulle simmetrie (glissosimmetrie http://www.cpdm.unina.it/ncpdm/mat-cpdm-06/gruppo4/Studente/Lezione_2/Teoria_2/Teoria_lezione2.htm)  avrò anche semplificato troppo, ma era il momento delle scelte irrevocabile strillate dal balcone - ed assunte in proprio..

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