martedì 27 settembre 2011

Batterie di riserva per l'Officina

"Pomeriggio di domenica: si parte. A questo punto erano finite anche le batterie di riserva della macchina fotografica", ma Brunelli Fotografo comincia il suo lavoro al tavolo luminoso, sulle didascalie ed altro.
http://emmacastelnuovo.blogspot.com/ riprende.

lunedì 26 settembre 2011

I matematici e la loro luna

  • Grandezza angolare della luna
  • La luna è quasi piena
  • Basta una moneta da un centesimo con il braccio teso a nascondere la luna? Oppure è troppo grande? Quale buco della molletta da bucato inquadra meglio la luna?
  • Si continua a lavorare anche dopo il tramonto in attesa della cena

  • note.

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domenica 25 settembre 2011

Domenica salita a Barbiana

  • Partecipo alla Giornata di DOMENICA 9 Ottobre 2011 - Barbiana, Vicchio (Fi)
                              (salita a Barbiana, visita guidata, riflessione, pranzo)

sabato 24 settembre 2011

stella polare

Traguardiamo la stella polare per materializzare sul terreno il nostro meridiano

Un posto a tavola

Il "setting" della sala da pranzo favorisce le conoscenze reciproche

Le Tecniche Castelnuovo

L’approccio pedagogico elaborato da Freinet è caratterizzato dall’attuazione di una serie di strumenti (Tecniche) che sono : la tipografia, il testo libero, lo schedario vivente e la corrispondenza interscolastica. [Le Tecniche Freinet  (*)]

Le Tecniche di Emma non assurgono a metodo, Emma stessa lo dice non certo per una qualche virtuosa modestia (ché Emma è ben consapevole del valore del suo lavoro), ma perchè come Celestin Freinet ella sa bene che la creatività vitale di insegnanti e alunni è il vero metodo per fare à la maniere de Emma Castelnuovo; Freinet le nomina come tecniche di vita! e figura l'ingenuo immedicabile di sempre.. Sembrerebbe così di evocare l'ineffabile, contro la petrosità delle scienze, lo spontaneismo versus il metodo, l'happenig (=evento) contro la performance (=prestazione), ma qui parliamo a chi conosce e pratica questa didattica da tempo - non è dato altro modo che non sia l'esserci che permette di sdribblare la cosmesi fabulatoria degli specialisti professionali. La modernità stupefacente di Emma, la sua attualità si manifestano ben oltre lo spirito dei tempi.

venerdì 23 settembre 2011

Fuori corso +

[in-corso]
2    Utopia certo, anche se generosa, quella di pensare a 700.000 persone colte sparse nella scuola italiana. Ma forse nessuno credeva che ciò fosse veramente possibile e chi immaginava  quella figura di insegnante pensava solamente  a come egli stesso avrebbe voluto essere.    Ad ogni modo le cose sono andate diversamente. Quando la percezione del vuoto del proprio mestiere è giunto alla massa degli insegnanti, qualche soluzione si è dovuto trovarla.
    A noi che mentre predicavamo la bellezza dell'insegnante "maestro" nutrivamo una profonda sfiducia verso gli insegnanti reali è parsa assai strana la disponibilità, anzi l'avido interesse che questi in massa hanno dimostrato per l'ondata crescente dei corsi di aggiornamento, cui si sacrificavano gli ultimi giorni di settembre o si dedicavano faticosi pomeriggi. Ma abbiamo cominciato a comprendere quando, nelle riunioni scolastiche o sindacali,ci siamo resi conto che molti insegnanti non sarebbero nemmeno contrari ad un consistente prolungamento dell'orario di lavoro, accompagnato da un neppure eccessivo riconoscimento salariale.
    L'insegnante si è accorto che il suo lavoro in classe potrebbe in fondo non essere molto diverso da quello del tradizionale passacarte: applicare, come un timbro, la ricetta dell'esperto, smistare le "pratiche" 'difficili' al consulente psicologico, controllare il risultato secondo la circolare del ministro. E in questo ruolo vuole potersi rifugiare senza sensi di colpa. Se è ormai assodato che l'insegnante non va e non occorre che abbia alcun rapporto con lo studio e con la cultura, 18 ore più 20 al mese appaiono abbastanza platealmente un sottolavoro per una categoria inutile e sottopagata: “Facciamo le 30 (0 36) ore e poi non chiedeteci più nulla... [..]

In corso +

19782011-corsi-e-ricorsi


1   Non solo contro una funzione politicamente conservatrice si rivoltarono gli insegnanti di sinistra nel mitico '68 predicando il "rifiuto del ruolo", ma contro un vuoto che avevano percepito prima degli altri. Chi si adoperò per riempirlo di contenuti politici (di segno opposto naturalmente a quelli che si pensavano "voluti dal sistema"); chi scelse di mostrare il "re nudo", rinunciando ad ogni autorità  perchè non c'era nulla a sostenerla; chi sognò di poter sostituire all'insegnante qualcosa  che in fondo era abbastanza simile alla classica figura del "maestro": non un ruolo, cioè, ma un uomo, con la sua maturità e la sua personale cultura. Fosse pure ciascun insegnante a suo piacere sociologo oppure studioso di storia o magari matematico o, perchè no, pittore; al momento opportuno il suo gusto per la ricerca e la sua simpatia umana avrebbero saputo fargli trovare le tecniche adatte e, in ogni caso egli avrebbe saputo comunicare agli altri il senso della cultura.

parlar d'altro

matematica sentimentale

Io ti voglio
Tu non mi vuoi
Io ti dico che ti voglio
Tu non dici che non mi vuoi
Io sono un ingenuo
Tu sei una calcolatrice

Ebbene, questi versi del ventenne, sono pura matematica sentimentale, algebra applicata all'esistenza dolente della scrittura del mondo. Se la combinatoria non si vede è perchè forse non si bada al dramma mentre si calcola il ritmo e si batte il piede sull'economia. Provate a non considerare la meschinità dell'io narrante, l'opacità etica dell'essere desiderante, tralasciate di pensare al genere femminile come si rappresenta - considerate questa macchina per quello che è, una schiacciasassi con bitumatrice, e i segni per terra della circolazione auto-mobilista.

giovedì 22 settembre 2011

Backstage di moda topologica

Sfilata di moda topologica

ALTO basso

Antonella Castellini driver

ToPoLoGi
antonella - "..geometria senza metrìa perchè parlava della topologia, percorsi e le leggi di percorribilità alla storia con i famosi ponti e via avanti fino alle leggi di colorazione delle mappe il nastro di moebius con diverse applicazioni fino al problema delle tre case sul piano sul cilindro sul nastro e sul toro. Per finire la bottiglia di klein.."

alto basso largo e stretto

laboratorio a cenci 2011 > carla degli esposti con alto basso largo e stretto 

un incontro speciale
[..]Dopo tanti dati trovati sui libri, propongo agli alunni di organizzare una loro indagine statistica: ogni studente chiede alla sua famiglia qual è il salario medio di un lavoratore del Paese nativo e quali sono i prezzi locali di alcuni generi di consumo necessari (latte, pane, oggetti di vestiario).
I prezzi sono convertiti in euro e, infine, tutti i rapporti vengono collezionati in un cartellone e tutto si fa chiaro: i risultati mostrano che è difficile vivere nei loro luoghi d'origine e che le famiglie hanno deciso di farli venire in Italia per assicurare loro migliori condizioni di vita.
[..]

mercoledì 21 settembre 2011

"pendolari" da Amelia e zone circostanti


Foto-Fabio Brunelli

costruire e ri-scoprire


questo è quanto ha scritto una collega che ha partecipato all'officina nel 2010

"A Cenci apprendimento e matematica si sono intersecate in una esperienza che ha coinvolto i cinque sensi. La realizzazione dei modellini, con materiali poveri ma efficaci nei colori e nelle
funzioni, ha contribuito alla costruzione dei significati degli oggetti di studio; l'osservazione della matematica fuori e dentro il laboratorio del numero aureo, ha reso questa disciplina viva nelle sue manifestazioni e produzioni; ascoltare e incontrare i colleghi che, come tutti coloro che arrivano a Cenci, credono nella matematica da toccare e da "fare" rappresenta un forte stimolo metodologico e didattico. Il "gusto" della matematica si assapora nella condivisione di tre giorni che si svolgono in un luogo, Cenci, che meglio di qualunque altro luogo rappresenta la matematica nella sua officina del "fare con tutti i materiali a disposizione". I laboratori sono organizzati ma non costruiti; sono gli apprendisti di questa grande officina che contribuiscono alla realizzazione della matematica nel
laboratorio attraverso le osservazioni, le discussioni, le scoperte, i manufatti.
Ogni laboratorio è lo specchio degli esperti che lo avviano e ciò lo rende unico nella proposta e
metodologia; ma il comune denominatore è il crescendo della ri-scoperta. Infatti, gli apprendisti dell'officina di Cenci hanno la conoscenza, ma mancano di ri-scoperta della conoscenza, elemento indispensabile per attivare la curiosità, liberare la fantasia e proporre soluzioni "vecchie" e "nuove".

Questa ri-scoperta non è immediata, ma graduale e necessita del fare, del collaborare, del cooperare, dello stare insieme in un gruppo, eterogeneo, più o meno motivato, ma sicuramente curioso di sapere cosa c'è dietro il numero aureo, o il giardino di Pitagora, o la geometria del cielo. E' sorprendente essere protagonisti di ciò che avviene alla fine dei tre giorni: il gruppo così eterogeneo in partenza si consolida e uniforma nell'approccio ai diversi problemi affrontati, nella presentazione del percorso seguito, nella metodologia, nella carica emotiva che "fare matematica insieme" ha suscitato. E questo è possibile perché a Cenci la matematica si respira tutto d'un fiato, aprendo nuove strade a riflessioni cognitive, didattiche e metodologiche perché si è protagonisti attivi di un percorso ricco in partenza, ma che si impreziosisce nel suo divenire, grazie agli esperti ed apprendisti che lavorano in nome della Matematica da costruire e ri-scoprire" (Lara Castellana)

Grazie Emma!


Castel Nuovo

Castel Nuovo
un calembour per il gruppo
(secondo la didascalia, - Il terzo gruppo è il più "castelnuovista" dei tre -)
"
Foto grande per grande foto: non sembra di starci dentro?"

uno strumento gratuito per riunioni a distanza

Cosa cambia nella percezione della "scuola"?


Nei novanta giorni appena passati c’è chi ha tenuto dei concerti e ora sarà anche possibile condividere documenti o disegnare mentre si parla. Dunque i videoritrovi diventano uno strumento gratuito per riunioni a distanza. [google+ network]
 [...]  La nascita dei canali video fai da te,..... interattivi e gratuiti.
Il funzionamento è semplice: basta aprire un normale 'videoritrovo' e si avrà la possibilità di trasmettere e registrare la propria sessione. Una volta “in onda”, possono partecipare attivamente fino a nove persone (come nella versione standard), ma chiunque può assistere alla diretta.

1978/2011 Corsi e ricorsi

SONO IN CRISI: DATEMI UN CORSO DI AGGIORNAMENTO Marcella Bacigalupi, 1978

    Ben strano mestiere quello degli insegnanti. Si sono moltiplicati proprio quando nessuno sapeva più che cosa dovevano essere. Gran parte dei giovani, da 10 anni a questa parte, sono entrati nella scuola avendo chiaro di non voler impersonare la figura dell'insegnante.Quanto agli altri, quelli che nella scuola c'erano da tempo, nessuno pensa più che saprebbero davvero essere buoni insegnanti, anche se lo volessero.
    L'insegnante insomma è finito, mentre la categoria degli insegnanti si è ingigantita. Pullulare di corsi di aggiornamento, proposte di nuovi orari di lavoro e nuovi compiti, testimoniano in fondo proprio questo. E preparano la via per una risistemazione di questa categoria senza arte nè parte.
    Del resto anche la pedagogia, come si sa, è morta, insieme col reverenziale rispetto che albergava nella coscienza della gente  per chi doveva possedere non solo la scienza ma anche l'arte di travasarla nelle menti altrui. Come alla pedagogia si sono sostituite le scienze dell'educazione, così esperti in materia sono diventati gli psicologi, i sociologi, gli antropologi. E dato che  queste scienze spostano i termini del problema dal contenuto ai modi e al perchè, diventa ovvio non solo riconoscere che l'insegnante non possiede competenza disciplinare ma anche evitare di chiedergliela. A questo riguardo esiste l'altra categoria di esperti, depositari  appunto della competenza nei singoli campi del sapere: sono gli storici, i matematici, i linguisti, eccetera eccetera.
    Anzi un settore più specifico e tradizionalmente subordinato della pedagogia, la didattica o meglio le didattiche, è ora fatto proprio da chi amministra le singole discipline: lo storico fa didattica della storia, il fisico didattica della fisica e così via.

    Non solo contro una funzione politicamente conservatrice si rivoltarono gli insegnanti di sinistra nel mitico '68 predicando il "rifiuto del ruolo", ma contro un vuoto che avevano percepito prima degli altri. Chi si adoperò per riempirlo di contenuti politici (di segno opposto naturalmente a quelli che si pensavano "voluti dal sistema"); chi scelse di mostrare il "re nudo", rinunciando ad ogni autorità  perchè non c'era nulla a sostenerla; chi sognò di poter sostituire all'insegnante qualcosa  che in fondo era abbastanza simile alla classica figura del "maestro": non un ruolo, cioè, ma un uomo, con la sua maturità e la sua personale cultura. Fosse pure ciascun insegnante a suo piacere sociologo oppure studioso di storia o magari matematico o, perchè no, pittore; al momento opportuno il suo gusto per la ricerca e la sua simpatia umana avrebbero saputo fargli trovare le tecniche adatte e, in ogni caso egli avrebbe saputo comunicare agli altri il senso della cultura.

 Utopia certo, anche se generosa, quella di pensare a 700.000 persone colte sparse nella scuola italiana.

fuori-corso



[PDF] 

Prof.ssa Marcella Bacigalupi
www.cirse.it/public/currucola%20soci/Curriculum%20M.Bacigalupi.pdf
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Prof.ssa Marcella Bacigalupi. Docente di storia e filosofia, mi sono dedicata all'analisi delle pratiche educative fin dagli anni Settanta pubblicando alcuni lavori ...

Nicoletta Lanciano

a Cenci 2011 > nicoletta lanciano rita montinaro con meridiani e meridiane

Tirocinio nelle classi, della scuola media Tasso di Roma, della Prof. Emma Castelnuovo (A.S. 1976-77, 77-78, 78-79)

" [..] Le prime tre maestre di ieri raccontavano dell'andare l'una a vedere l'altra, a guardarsi mentre si lavora, andarsi trovare in classe per cui le loro riflessioni nascevano da questo incontro. Anche gli interventi delle insegnanti di Palermo parlavano di andare a vedere e non sentirsi raccontare soltanto. 

Questo stile mi rimanda ad uno stile molto caro che si potrebbe chiamare lo stile con cui imparano gli artisti e gli artigiani, andare a bottega, andare a vedere fianco a fianco imparando dai maestri, riconoscendo che qualcuno già sa fare e che andiamo ad imparare in un modo empatico. Molto spesso questo passa attraverso la condivisione degli strumenti, la condivisione di quei segreti che uno, mentre fa, ti svela quando sei in condizione di ricevere dei segreti.

Questo riguarda ciascuno di noi, quando abbiamo imparato le cose che più ci stanno a cuore. Le abbiamo imparate lentamente avendo delle intuizioni da incontri importanti della nostra vita. Questo ha a che fare con quello che è stato detto ieri e cioè "Che nella mia classe i bambini si copiano" [..].



laboratorio di didattica dell'astronomia.

a nascondere la luna

Basta una moneta da un centesimo con il braccio teso a nascondere la luna? Oppure è troppo grande? Quale buco della molletta da bucato inquadra meglio la luna? Foto-Fabio Brunelli

martedì 20 settembre 2011

Carla Degli Esposti


Foto-Fabio Brunelli

uno strumento per misurare angoli

Abbiamo bisogno di uno strumento per misurare angoli sul terreno

Officine matematiche

Carla e Antonella animano queste officine matematiche ormai da anni
Foto-Fabio Brunelli

Far scuola «par les mains sales»

La professoressa racconta, nella sua casa inondata di luce e di verde sulla Nomentana.

«Mi son resa conto subito, fin dai primi anni, che l'insegnamento della matematica non andava. Si chiamava geometria intuitiva, ma miniaturizzava il programma delle superiori ricalcando "Gli elementi" di Euclide, 300 a.C. Ferma, statica, basata su postulati: astratta. 
È invece il movimento, l'azione ragionata sul concreto a diventare teoria.  [vedi]

Crescita lineare
dal testo: "Matematica" di Emma Castelnuovo, edizione La Nuova Italia

Un metodo per studiare l'accrescimento animale delle varie specie di animali è quello di seguire i cambiamenti della lunghezza dell'animale nel tempo. Si verifica sperimentalmente che la velocità di crescita v è in generale legata all'età dell'animale da una legge lineare: V=k/t Dove k è la costante d'accrescimento che varia da specie a specie. Nel caso dell'uomo K = 0,5 ma bisogna precisare che non tutti gli organi crescono nello stesso rapporto, in generale la crescita nell'uomo è allometrica. Altri organi come mani e piedi hanno una crescita isometrica (infatti quante volte le nostre mamme ci hanno misurato i calzini avvolgendoli al pugno della mano!!) quindi la legge che lega la lunghezza della mano a quella dei piedi è sicuramente lineare. Sicuramente è un esperimento abbastanza semplice da fare in classe, forse un po’ maleodorante!

Altri documenti

Franco: documentazione video

il laboratorio di topologia

Fabio Brunelli fotografa il laboratorio
Lucia Fazzino ha guidato con Castellini e Santori il laboratorio di topologia

prova immagine


Nicoletta e Rita inseparabili


Il cielo sull'acqua

Caro Orazio,
la Nicoletta Lanciano è inarrestabile... leggi qui cosa complotta, mentre
noi siamo qui a correggere pacchi di prove di ingresso...
Ciao
Fabio
MOVIMENTO di COOPERAZIONE EDUCATIVA www.mce-fimem.it
GRUPPO DI RICERCA SULLA PEDAGOGIA DEL CIELO
CORSO RESIDENZIALE di ASTRONOMIA
7-8-9 ottobre 2011
"Il cielo sull'acqua" - Ischia (Napoli)

note (e meno note) di redazione


questo messaggio di prova è stato inviato dalla posta elettronica, email, all'indirizzo (che è riservato ai soli redattori solo per evitare lo spam) della redazione del blog
o scrivendo sul blog direttamente (redattore)?
ed ecco la prova copiando dall'album ed incollando l'immagine in posta
ecco subito a mille ( e pensare che non è aduso alle cose telematiche, dice lui...)

prova

l'officina matematica di emma castelnuovo.....un'iniezione di vitamina per affrontare bene l'anno scolastico

cara Emma ti scrivo ..

  1. [PDF] 

    Casaglia-Un laboratorio sulle coniche


    lnx.cidi.it/ricercadidattica/wp-content/.../Laboratorio-sulle-coniche-S.pdf
    Formato file: PDF/Adobe Acrobat - Visualizzazione rapida
    Un laboratorio sulle coniche. Firenze, 6 maggio 2007 ... un approccio "laboratoriale" alle coniche ispirato ad alcune proposte didattiche di Emma Castelnuovo ...


  2. Quali materiali possono usare gli studenti in geometria?
  3. vi proponiamo di osservare i Film che illustrano i lucidi per lavagna luminosa, realizzati nel 1971 da Emma Castelnuovo, Lina Mancini Proia, Ugo Pampallona, Liliana Ragusa Gilli. 
    I lucidi non sono più in commercio, ma se ne trova una copia presso il “Gruppo di Ricerca in Didattica della Matematica” del Dipartimento di Matematica “Guido Castelnuovo” , Università “La Sapienza”  di Roma.

(1) tipo http://www.youtube.com/results?search_query=videorlab+orazio+converso, http://videorlab.blogspot.com/ con i poeti.



le son du canon !?

Sergente Dupont (Rita): 

Madam’ Véto avait promis (bis)
De Faire égorger tout Paris (bis)
Mais le coup a manqué
Grâce à nos canonniers
(Refrain)

Dansons la Carmagnole,
Vive le son, vive le son!
Dansons la carmagnole,
Vive le son du canon!

Monsieur Véto avait promis (bis)
D’être fidèle à soy pays (bis)
Mais il y a manqué
Ne faisons plus d’quartier
(Refrain)
La signora Véto aveva promesso di fare sgozzare tutta Parigi, ma ha mancato il colpo grazie ai nostri cannonieri (ritornello). Balliamo la Carmagnola, viva il suono, viva il suono! Balliamo la Carmagnola, viva il suono del cannone! Il signor Véto aveva promesso di essere fedele al suo paese, ma ha mancato il colpo, non abbiamo più pietà. 

lunedì 19 settembre 2011

Emma Castelnuovo 2011

        Fabio Brunelli: CenciOfficinaMatematica2011
     Emma Castelnuovo a Cenci (Amelia)

Letteratura matematicamente corretta

scopo, perchè esiste sempre un limite oltre il quale la precisione è priva d'interesse e poi addirittura illusoria; già però costituirebbe un inconveniente di dover usare numeri molto grandi (chiedere ad es.5249 mm di stoffa) e cambiare lunità  a seconda del grado di approssimazione desiderato, e conviene estendere il sistema decimale ai sottomultipli introducendo nuovi numeri , i numeri decimali, che servono ad esprimere il rapporto di due  grandezze ( e quindi a misurare una grandezza in rapporto ad una unità di misura) anche quando esso non è inrtero.l Precisamente tutte le misure sopra indicate si potranno esprimere sempre in metri con la scrittura usuale: 5 m, 5,2 m, 5,24 m, 5,249 m, e si potrà raggiungere il grado di esattezza rispondente allo scopo indicando un numero di decimali adeguato.
 
Da questo punto di vista, che è quello della "matematica di approssimazione " (n.8), i numeri decimali costituirebbero una sufficiente estensione, ma la comodità di arrestarsi al grado di approssimazione praticamente interessante, se si pensa di erigerla a sistema, conduce a complicazioni anzichè a semplificazioni, perchè ogni operazione nuova modifica l'importanza delle approssimazioni trascurate. Se misuro in mm alcuni segmenti successivi, la somma non mi darà la lunghezza in mm del segmento complessivo, perchè la somma delle frazioni in mm trascurate può dare uno o più mm.
[..]
pag.70
Bruno De Finetti Matematica Logico Intuitiva 1956 edizioni Cremonese Roma
Capitolo Terzo I NUMERI REALI
83 KB | 2010-08-17 | Nome file 03 Bruno de Finetti - Matematica logico intuitiva - Prefazione (1943).pdf | File
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Bruno De Finetti con Misura

"E' infatti assai raccomandabile seguire in tutti i calcoli pratici quell'abitudine che per gli ingegneri è necessaria, e consiste nell'operare sulle grandezze anzichè sui numeri, tenendo sempre in evidenza le unità di misura nel modo che brevemente illustreremo (o almeno, se per brevità a voltenon si vorrà scriverle, rammentando che bisogna pensarle sottintese, non soppresse)".
[Bruno De Finetti, Matematica Logico Intuitiva, cap.II, p. 118, edizioni Cremonese]





Al Laboratorio di settembre a Cenci sulla Misura avrei fatto un reading di poesia marca De Finetti, letteratura alta con quell'abbassamento della lingua che solo i grandi scrittori come Bruno De Finetti riescono a realizzare; eccone un saggio qui del '956 - Matematica Logico Intuitiva per gli studenti di economia di Roma - per fare l'orecchio al testo che segue e accompagna sempre il laboratorio a cui allude:


34. Grandezze e numeri reali

  Fra gli scopi dei numeri interi (n. 16) si èaccennato che essi possono servire a rappresentare rapporti di grandezze p.es. dicendo che una persona pesa 74 Kg., che un taglio di stoffa misura 5 m., che un viaggio dura 5 ore, si adoperano i numeri interi (74, 5, 11) per indicare le grandezze che interessano (un peso, una lunghezza una durata o un tempo) come multipli di un'unità di misura (chilogrammo, metro, ora).
  Per grandezze s'intendono quelle proprietà che si comportano addittivamente in modo da prestarsi a misurazione. Convenendo di misurare ad es. la lunghezza di una stoffa col numero di unità di misura  (metri, o decimetri, o centimetri, ..) che occorre portare di seguito per giungere dal principio alla fine, risulta che per le lunghezze a, b, c dell'intero taglio di due pezzi in cui lo si divida si ha sempre a = b + c, ossia che la lunghezza è una proprietà addittiva; perciò appunto la diciamo una grandezza. Analogamente risulta che sono grandezze ( e tra parentesi indichiamo per ciascuna una o più delle unità di misura più usate) la massa (g, kg), il tempo (secondo, ora), l'area (cm^2, m^2, ettaro, Km^2), il volume (cm^3, m^3), la velocità (cm/sec, km/ora), l'energia (joule, caloria, chilowattora), la forza elettromotrice ((volta), , l'intensità di corrente (ampère), la resistenza elettrica (ohm), il valore (lira, gr.oro, $), ecc.

  Fissata l'unità di misura, non è detto però che ogni grandezza di quella specie ne costituisca un multiplo esatto; misurando una lunghezza in metri si troverà  in genere che dopo aver riportato l'unitàun certo numero di volte rimane un residuo inferiore ad un metro. Se interessa conoscere la lunghezza con maggiore precisione si può esprimere la lunghezza in un'unità di misura minore, per es. in decimetri, in cm, in mm; anzichè dire "5m", si dirà con sempre maggiore approssimazione ad es. 52 dm, 524 cm, 5219 mm. Praticamente la scelta di un'unità di misura sufficientemente piccola basterebbe sempre allo
pag.69
Bruno De Finetti Matematica Logico Intuitiva 1956 edizioni Cremonese Roma
Capitolo Terzo I NUMERI REALI

l'Esposizione matematica e il Digitale

Dopo i Laboratori. Appunti di un editor. Le slides di Brunelli si incrementano a vista d'occhio, i commenti dell'autore danno loro voce, lo slideshow sembra proprio il film  dell'evento.
E' l'Esposizione dei Lavori e del Lavoro insieme.

Mi chiedo e chiedo a Fabio: a questo punto, perchè non rendere pubblica l'Esposizione della gallery e aprirla ai commenti della mailing list in modo da introdurre il secondo punto qualificante delle Esposizioni, cioè il conforto dell'interlocuzione con i protagonisti?

Si tratta dell'Emittenza telematica diffusa, non solo un forum, piuttosto quell'Internet Movie che rappresenta la pubblicazione ottimale del Lavoro cooperativo.
E' il Freinet Digitale.


  • 1
    Emma
    "Ora, perché questo sia possibile, l’allievo deve aver fatto suo il concetto; deve aver creato lui il concreto e l’astratto, e cioè il materiale da esporre e l’argomento da spiegare verbalmente.
    Devo dire qualcosa su come mi è nata l’idea di un' esposizione-di-matematica-da-parte degli allievi, molti anni fa."
  • 2
    Antonella
    "apprendere facendo, ognuno costruisce i suoi materiali e si li porta via sicuro che saprà come adoperarli perchè li ha usati lui per primo".


carla degli esposti con alto basso largo e stretto

nicoletta lanciano rita montinaro con meridiani e meridiane
antonella castellini rosa santori lucia fazzino con geometria senza metria  si parla della topologia dai percorsi e le leggi di percorribilità alla storia con i famosi ponti e via avanti fino alle leggi di colorazione delle mappe il nastro di moebius con diverse applicazioni fino al problema delle tre case sul piano sul cilindro sul nastro e sul toro. Per finire la bottiglia di klein.



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