martedì 7 dicembre 2021
lunedì 29 novembre 2021
Gioco²
a colori ⛈️ Gioco² 🕛 il più bel gioco matematico è il calcio, subito dopo è il pensare con parole (ce n'è un'altro?), infine..
L.N.Tolstoj, sembra che non scrivesse Guerra e Pace a cavallo, doveva scendere come tutti; e allora? Meglio il calcio. Scendiamo in campo e via.
Si diceva negli anni sessanta in Italia, e non senza motivo, che "quella squadra non ha geometrie" : le linee che disegnava la palla erano confuse e aggrovigliate? beh, allora, non c'era "gioco di squadra". Ma non era questione dell'allenatore o del tecnico a bordo campo, di cose che attenevano al collettivo. Le geometrie, se c'erano, nascevano nella testa pensante del giocatore, e si propagavano, se colte, sul campo e nello spazio che vi insisteva sopra. Geometrie nel piano e nello spazio, geometrie mai lineari.
Quindi cosa pensa il giocatore? Cosa dice?
Meglio Chomsky, se non c'è Zeman, o Lacan?
Il gioco d'interdizione, poi, è vario, non sempre e solo destruens, eh! Insomma c'è da dire...interdire...disegnare: calcolare.
Qui, giocando al calcio, è chiaro che i calcoli che si fanno nascono senza parole, apparentemente, si pensa con i piedi. E non è indifferente che i giochi con le mani siano banali e asfittici - dettati, non temi da sviluppare. Sono per lo più curve pre-disegnate, perimetri tichitaca, che riportano la partita su altri piani, noiosi in fondo, e fittizi.
Le mani(d'altro canto) sono, apparentemente, troppo sapienti, il dialogo con la mente che si determina [la mente che si determina / è forse un bel gioco (A.Rosselli)] è povero in quanto iperdeterminato.
Con i piedi si pensa meglio, parliamo di pensare non raziocinare, pensare nell'estensione completa in termine.
il calciatore calcola, d'istinto il campione, diligentemente il pedatore, pesantemente l'allenatore. ma pensa? che dice? quell'ansia di arrivare in porta che trattiene, dettando il gioco nella zona o al compagno, ariosa o pressata dall'interdizione, cosa dice/disegna..
nei videogames la trama è sottesa, tutto è stato calcolato nella scrittura del software, si tratta solo di ripercorrere con la mente le trame. non c'è il corpo!
ed è da richiamare il Nietzsche giovane che in riviera, inondato di luce e mediterraneo, si prometteva di non elaborare da quel momento in poi niente in cui il corpo non avesse avuto una sua parte.
🎈
il mentale non esiste, è una sciocca ipotesi di lavoro del perdigiorno: accettasi tesi, no perditempo
venerdì 26 novembre 2021
Imago
lunedì 8 novembre 2021
Ritratto di s'ignora. Scuola.
Chi ha avuto a che fare con la scuola italiana (parcheggio studenti + assunzione indiscriminata di insegnanti) secolo XX° era pronta, e al secolo successivo con elettori in parcheggio "liberi tutto" + politici indiscriminati
🕛
Diciamo che il 20% fa il resto, produrre studiare lavorare etc
È l'80% a costituire la massa dei *vacanzieri disposti anche a morire di malasanità o tra i banchi senza trar frutto ad impegnarsi: a non godere la sfida della libertà di "iniziare" pur di non darla vinta al vicino che se la gode aggratis -"ecché io so' fesso eh"!?
domenica 7 novembre 2021
Wave 2009_2010
Più volte su questo sito abbiamo parlato di Google come pretendente al dominio del mondo, come di una software house, o meglio di un'azienda a livello planetario, che ha le redini del searching mondiale e che sta migrando (e facendo migrare) interi Paesi vero le applicazioni Web based.
Ma Google, come è noto, non è Dio, e possibilità di errore, specie per un'azienda così competitiva ed in continua evoluzione, sono dietro l'angolo e la dimostrazione pratica di questa ovvietà è la morte di Google Wave, il quale è definitivamente perito dopo una breve ed agoniata esistenza.
Google Wave è, o meglio era, "uno strumento personale di comunicazione e collaborazione" annunciato da Google alla conferenza Google I/O il 27 maggio 2009. Si tratta di una applicazione web, di una piattaforma e di un protocollo di comunicazione pensato per riunire email, messaggistica istantanea, wiki e social network, fortemente orientato alla collaborazione e al real-time.
Ma come mai allora, visto queste brillanti premesse, Wave ha fallito in un campo come la collaborazione in cui Google detta legge da anni?
L'insuccesso è forse da attribuire al suo meccanismo, considerato troppo complicato dalla maggior parte degli utenti iscritti ed ecco come si esprime direttamente Zio Google a riguardo:
"Nonostante i traguardi tecnologici raggiunti, Wave non è stato accolto come speravamo. Non abbiamo, quindi, più intenzione di sviluppare Wave come un prodotto a sé stante. Non è andata come avremmo voluto e l’accoglienza è stata sotto le nostre aspettative. Celebriamo i nostri fallimenti. Questa è un’azienda dove è assolutamente ok provare a fare qualcosa di molto difficile, non avere successo, imparare e applicare quanto appreso in qualcosa di nuovo".
Insomma, la nascita di una piattaforma Web, seppur gestita dalla più grande ed influente azienda del pianeta, non raggiunge il consenso e di conseguenza il successo in base ad automatismi di marketing, ma soprattutto, nel mondo della condivisione e delle Web application in tempo reale, grazie alla percezione che gli utenti hanno della piattaforma stessa.
Mai come oggi i "clienti" sono stati fautori del destino delle aziende, un enorme potere che probabilmente non è ancora stato ne sviluppato ne sentito fino in fondo.
2010
mercoledì 3 novembre 2021
Mario De Aloe della mente
Quindici di Alfredo Giuliani |
Ferlinghetti, Mario, e
🐬
Va a Parigi per un dottorato alla Sorbona con una tesi *città come soggetto politico* (.) a San Francisco, A Coney Island of the mind, 1958 >>
la sua poetica matura: I versi qui riescono a emulare il ritmo della *lingua parlata in una osservazione lirica della realtà.
Una poesia capace di affrontare con ironia i temi trattati dando spazio all'esaltazione dell'arte e dell'eros con un approccio anarchico alla politica e ai temi sociali.
I versi sono ricchi di invenzioni linguistiche, di umori, esperienze, passioni, speranze e ritraggono quasi visivamente immagini legate a un quotidiano rivisto alla luce della ricerca di sé e di significato.
😲 Mario 🤖 da Cittadella era qui sulla spiaggia con la sua fidanzata (sposa mancata poi) ed io ho visto quindi l'america negli anni sessanta al suo ritorno dall'emigrazione, anche quindi nel racconto il grande sindaco italiano di N.Y. che volle la spiaggia per tutti.
Con Mario tra l'altro controllai la traduzione dei versi di 🤖 Ferlinghetti! del 67, Guanda (che risultava sempre viva e rigorosa ndr) - ho la copia che Ferlinghetti mugugnando mi autografó trent'anni dopo al Palazzo delle Esposizioni a Roma 😁.
Mariillo era un operaio/imprenditore e grande conoscitore dell'America dei weekend che lui dedicava a lunghissime esplorazioni - rifiutava di lavorare con straordinari principeschi, spesso viaggiava da solo in macchina per 48 ore soffermandosi guardando ascoltando.
#comeunlibrostampato 🤖