«Pensino ora i miei venticinque lettori che impressione dovesse fare sull'animo del poveretto, quello che s'è raccontato.»
«Comunque il libro è qui. Se la vedano i miei ventitré lettori. Se non va bene, vuol dire che la prossima prigionia farò meglio.»
martedì 28 aprile 2015
domenica 26 aprile 2015
prima che i bambini "conoscano"
Il precursore dei robot per bambini in età prescolare è Bee-Bot (in vendita in Italia a 75 euro), ape giocattolo che permette ai piccoli di sfruttare a pieno le loro conoscenze e metterle in opera. È utilizzabile ancora prima che i bambini conoscano numeri o lettere: le istruzioni vengono date attraverso delle frecce.
Una volta che i bambini spingono alcuni dei tasti direzionali e poi han premuto su “Go”, il Bee-Bot lampeggia gli occhi ed esegue i comandi, regalando ai bimbi la loro prima esperienza di programmazione.
venerdì 24 aprile 2015
del significato, della matematica.
Bene, ma in che senso? Ci occuperemo del significato delle parole soltanto o delle parole nella frase e/o nel testo? O del significato del testo? E del testo come entità formale avulsa dagli usi o del testo calato nelle varie (numerabili? innumerabili?) situazioni pragmatiche? O amplieremo la nostra considerazione dalle parole ad altri simboli? E a quali? A tutto ciò che in qualche modo è considerabile segno o, al contrario, per la disperante labilità d'una materia così vasta e vaga, soltanto a quei segni e simboli più rigidamente definiti appunto nel loro significato (o senso) che sono i simboli di linguaggi artificiali e logici?
mercoledì 22 aprile 2015
go to Giuliano Preparata
www.icra.it/Research_area/research_area7.htm | Neutron Stars, Gamma Ray Bursts ... Tali ricerche si basano sui classici lavori di.Christodoulou & R.Ruffini (1971) e di T.Damour...G. Preparata, R. Ruffini, Xue S. S., "The Dyadosphere of black holes and Gamma Ray Bursts", Astron. |
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domenica 19 aprile 2015
Le stagioni
Ti resta qualche fior d'erba cornetta,
i fioralisi, i rosolacci soli.
i fioralisi, i rosolacci soli.
Era la stagione dei bagni. Niente lezioni, niente restrizioni, luoghi da esplorare e grandi scorpacciate di fichi.
sabato 18 aprile 2015
Non fate; maestri ignoranti.
Joseph Jacotot alla gentile attenzione di Flora [Flora Turini & Soci]
Come scrive un suo seguace: «Chiamava in continuazione soprattutto i poveri , voleva convincerli che sia loro che i loro figli, potevano in modo economico e con le loro solo forze senza aiuto esterno, imparare tutto quello che volevano» (Anonimo 1860, 13).
Come scrive un suo seguace: «Chiamava in continuazione soprattutto i poveri , voleva convincerli che sia loro che i loro figli, potevano in modo economico e con le loro solo forze senza aiuto esterno, imparare tutto quello che volevano» (Anonimo 1860, 13).
La scienza spiegata ai bambini
Si aggiungano i pochi privilegiati, i pensionati di lusso, che trovano il tempo per piacevoli e onnivore immersioni o per flirtare col coté dei premi letterari. Beati loro. [scasciumeu]laboratorio all'aperto di Andrea Vico. Città dei Ragazzi, Cosenza 17 aprile 2015.
venerdì 17 aprile 2015
lunedì 13 aprile 2015
domenica 12 aprile 2015
Sempre invalsi
Renata R.
Condiviso pubblicamente09 apr 2015
http://crf.uniroma2.it/invalsi/6_Laura_Catastini.flv
Da vedere e rivedere. Meditare e rimeditare. Tutto, dall'inizio alla fine.
«Il ragionamento, quindi, ha confini e colori diversi da un dodicenne all’altro, alcune prestazioni particolari non sono legate solo alla capacità didattica dell’insegnante e alla buona volontà dello studente, ma anche allo stadio particolare della personale crescita e della maturazione neuronale di quest’ultimo. I quesiti dei compiti tradizionali interni alle classi, o interni alla scuola intera come nel caso degli esami finali di terza media, valutano ancora sensatamente il livello di apprendimento dello studente adottando forme che rispettano queste complesse caratteristiche biologiche, ma proprio per questo, paradossalmente, non sono funzionali a una standardizzazione lineare di tipo Invalsi.»
http://crf.uniroma2.it/archives/4519
#invalsi
Da vedere e rivedere. Meditare e rimeditare. Tutto, dall'inizio alla fine.
«Il ragionamento, quindi, ha confini e colori diversi da un dodicenne all’altro, alcune prestazioni particolari non sono legate solo alla capacità didattica dell’insegnante e alla buona volontà dello studente, ma anche allo stadio particolare della personale crescita e della maturazione neuronale di quest’ultimo. I quesiti dei compiti tradizionali interni alle classi, o interni alla scuola intera come nel caso degli esami finali di terza media, valutano ancora sensatamente il livello di apprendimento dello studente adottando forme che rispettano queste complesse caratteristiche biologiche, ma proprio per questo, paradossalmente, non sono funzionali a una standardizzazione lineare di tipo Invalsi.»
http://crf.uniroma2.it/archives/4519
#invalsi
I maestri ben sanno
2.2 Gli insiemi in matematica Tutta la matematica si può costruire a partire dagli insiemi. E' proprio vero? Per rispondere, cominciamo col riflettere che il punto di partenza di ogni insegnamento della matematica non può essere che l’intuizione. (Ci sarebbe tanto da dire sull’intuizione; purtroppo ci manca il tempo per farlo). Ora l’intuizione ci fornisce due diversi tipi di enti interessanti per la matematica: gli enti discreti (cioé,granulari, come gli insiemi di cui abbiamo parlato prima) e gli enti continui. Un tipico esempio di ente continuo é la retta; anche l’acqua contenuta in un recipiente ci si presenta come un’entità continua, che si può suddividere indefinitamente (sappiamo che l’acqua é costituita da molecole, cioé ha anch’essa una struttura granulare, ma ciò sfugge completamente alla nostra intuizione). Anche il tempo viene da noi intuito come un’entità continua: diciamo che il tempo diciamo che il tempo scorre» (come, appunto, se fosse un fluido) e lo rappresentiamo su una retta... La teoria degli insiemi (fondata da Giorgio Cantor attorno al 1870) permette di presentare tutti gli enti maternatici come insiemi, ma, per descrivere gli enti continui, ha bisogno di insiemi infiniti (anzi, come vedremo, spaventosamente» infiniti!). L’argomento è così importante da meritare una breve digressione.
martedì 7 aprile 2015
anche i vasi di un balcone
immaginate, infatti, che gran casino se oltre alle persone che si scambiano dati, dovessero iniziare a farlo anche i vasi di un balcone, i frigoriferi della cucina e le scarpe che indossiamo in questo momento.http://dropseaofulaula.blogspot.it/2015/03/larcobaleno-di-cartesio.html + http://www.mathisintheair.org/wp/2015/02/matematica-e-internet-of-things/ + http://matematicamedie.blogspot.it/2015/04/sara-mica-matematica-34-le-nostre.html &Co
lunedì 6 aprile 2015
Mondo Cane
Lunedì di Pasquetta. Roma, Villa Pamphili. 2015 |
Milano, neonato abbandonato nel parco Era in un sacchetto: salvato da 2 passanti Il piccolo avrebbe una settimana di vita: è stato chiuso in un sacchetto con la testa all’esterno. e lasciato.| sono essenziali per il ruolo di contenimento che esercitano nei confronti delle infezioni batteriche, impedendo ai microbi di superare le mucose e di diffondersi nell’organismo, causando danni molto gravi. Adesso un’importante ricerca ha identificato sia i precursori che i siti di “produzione” delle ILC3. I risultati dello studio - condotto da Elisa Montaldo e Lorenzo Moretta, dell’Istituto Gianna Gaslini, dell’Università di Genova e dell’IRCCS - Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino-I.S.T. (Maria Cristina Mingari), in collaborazione con Chiara Romagnani del Deutsches Rheuma-Forschungszentrum (DRFZ) di Berlino e reso possibile grazie al supporto di AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) - , sono stati pubblicati sull’ultimo numero della prestigiosa rivista scientifica “Immunity”. | Donne negli stadi: l’Iran vuole abolire il divieto: Ghoncheh Ghavami, arrestata per aver cercato di assistere a una gara di volley |
domenica 5 aprile 2015
Festa
"Oggi è Pasqua e vado a pesca / senza lenza senza lasca / senza lisca senza l'esca / senza l'acqua nella vasca".
Scialoja al teatrino del prado, 1983 |
sabato 4 aprile 2015
Le bacchette di Lula
Per Albino Bernardini stamane sul giornale, un trafiletto, ma noi che sappiamo il resto oggi lo ricordiamo con Luciano Piras
Zio Antonio seduto nella piccola piazza di Siniscola, una gioia per i bambini e le bambine: «Checco è uno strano asino. Lunatico, tanto per dirne una. E testardo, chiaramente, oltre che cocciuto...Dovete sapere che quando sono andato a comprarlo a Torpé, era piccolo e il padrone non gli aveva ancora messo il nome. Appena l'ho visto ho detto: "Ah, bello, carino, mi piace! Questo asinello lo voglio chiamare Pippo". Ma il ciuco di lasciarsi chiamare Pippo non ha proprio intenzione. Corre, raglia, calcia. E più lo chiamano Pippo, più quello impazzisce. Fino a mostrare i denti, perché gli asini quando si arrabbiano mordono pure e diventano cattivi...»
Spassoso e divertente come sempre, il maestro di Pietralata e delle bacchette di Lula.
Zio Antonio seduto nella piccola piazza di Siniscola, una gioia per i bambini e le bambine: «Checco è uno strano asino. Lunatico, tanto per dirne una. E testardo, chiaramente, oltre che cocciuto...Dovete sapere che quando sono andato a comprarlo a Torpé, era piccolo e il padrone non gli aveva ancora messo il nome. Appena l'ho visto ho detto: "Ah, bello, carino, mi piace! Questo asinello lo voglio chiamare Pippo". Ma il ciuco di lasciarsi chiamare Pippo non ha proprio intenzione. Corre, raglia, calcia. E più lo chiamano Pippo, più quello impazzisce. Fino a mostrare i denti, perché gli asini quando si arrabbiano mordono pure e diventano cattivi...»
Spassoso e divertente come sempre, il maestro di Pietralata e delle bacchette di Lula.
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