lunedì 25 gennaio 2016

Amen

Orazio Converso Con il digitale è avvenuto di fatto il superamento delle due culture (vedi), ma soltanto negli strati alti delle società, e soltanto nelle società fortemente dominate dal capitalismo tecnologico.
La dimensione di massa nell'università di inizio secolo era uniformata in basso, al minimo comun denominatore della chiacchiera culturale democraticista.
Ora riconosco che era una sciocchezza, generosa quanto si vuole, ma sempre tale: militare nella scuola democratica aperta a tutti negli anni 70-80 come nell'università a scavallare il secolo e il millennio, è stata solo autopromozione velleit.aria...eddai! e 'nnamo! orsù

sabato 23 gennaio 2016

I gruppi di ricerca in didattica della matematica finanziati dal CNR

http://www.mat.uniroma1.it/ricerca/gruppi/education/gruppiCNRbis.pdf
I gruppi di ricerca in didattica della matematica finanziati dal CNR

Nel 1968 Emma Castelnuovo, che si batteva perché si riconoscesse l'importanza scientifica della didattica, ottenne un contratto dal Comitato per la Matematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche per ricerche in didattica della Matematica. Tra i componenti vi erano Liliana Ragusa Gilli, Lina Mancini Proia, Ugo Pampallona, ...
Nel 1973 il Comitato per la Matematica del CNR finanziò un corso di 15 giorni a Pallanza, in cui alcuni docenti inglesi (tra cui Geoffrey Howson e Peter Bowie) illustravano le linee guida dello School Mathematics Project. Al corso parteciparono Ugo Pampallona (ideatore del progetto), Emma Castelnuovo, Liliana Ragusa Gilli, Lina Mancini Proia, Michele Pellerey e alcuni laureandi o neo-laureati (Lucilla Cannizzaro, Mario Barra, Raimondo Bolletta, Daniela Proia, e altri). I professori inglesi facevano lezione soprattutto la mattina, il pomeriggio i giovani suddivisi in gruppi diretti dai più anziani lavoravano preparando anche materiale che alla fine fu esposto.
Nel 1974 fu approvato, sempre dal Comitato per la Matematica del CNR, il progetto RICME (Ristrutturazione Curricolo Matematico Elementare). Alla realizzazione del progetto, diretto da Michele Pellerey, parteciparono Maria Luisa Bigiaretti, Lina Mancini, Maria Pezzella, Liliana Ragusa, Ida Sacchetti a cui si aggiunsero Lucilla Cannizzaro, Margherita Fasano e Mario Barra. La ricerca era affidata alla Mathesis, il cui direttore nazionale era Bruno de Finetti.
Nel 1975 Lina Mancini Proia ottenne un contratto col CNR per la sperimentazione in Didattica della Matematica nella Scuola Superiore. Tale contratto rientrava nell’ambito di un accordo tra UMI e CNR, appunto relativo all’insegnamento della Matematica nella Scuola Superiore. Sorsero così, in varie sedi italiane, i nuclei di ricerca didattica. I primi membri del nucleo di Roma furono gli insegnanti del Liceo Virgilio: oltre a Lina Mancini Proia (direttrice del programma di ricerca), Maria Teresa Ascoli e Lucia Terranova; cui si aggiunsero Giuseppe Veredice, Maria Pezzella, Marta Menghini, Walter Maraschini, Mauro Palma, Sergio Zoffoli...
A partire dal 1978/79 varî contratti per la Didattica della Matematica furono stipulati dal CNR con le Università:

  • a Pisa-Pavia con responsabile Giovanni Prodi,
  • a Pisa-Savona con responsabile Vinicio Villani,
  • a Parma con responsabile Francesco Speranza, etc.
  • Il direttore del progetto di Roma divenne Lucio Lombardo Radice, e il gruppo si aprì ad altri insegnanti e ricercatori.
    (..)

andare male in matematica

"Nel 1932 mi iscrivo all'università matematica e fisica. Ero sempre andata male in matematica; ho avuto per gli otto anni di scuola secondaria un insegnamento formale e ripetitivo. Andavo invece bene in fisica, con un altro professore. Ed io mi iscrivo a matematica e fisica con l'idea di passare a fisica: e invece, dopo un anno, sono passata a matematica.
Nel 1934-35 al 3° anno seguo il corso di Federico Enriques. Ho ancora i quaderni di appunti, anche se era impossibile prendere appunti. Il nostro era un continuo esercizio a vedere con la mente". Non sono molti a "vedere con la mente".

 Chi scrive queste parole ha avuto Enriques come zio, Guido Castelnuovo come padre, due dei più importanti matematici italiani ben noti nel mondo. Emma Castelnuovo, che di lei si tratta, ha una vita piena di interessi e di idee. Una vita attivissima che continua, ovviamente. Come si fa a smettere di "vedere con la mente"?

giovedì 7 gennaio 2016

L'esercizio di matematica a pag 33

“Ma l’esercizio di matematica era a pagina 33 o 35?”.
monicadascenzo.blog.ilsole24ore

Perché stiamo facendo questo ai nostri figli? Perché stiamo togliendo loro la possibilità di gestire le informazioni che riguardano la loro vita? La soluzione? Non ne ho. Nel mio piccolo cerco di non chiedere mai conferma dei compiti o di quanto fatto a scuola agli altri genitori e ho spiegato a mio figlio che guarderemo il registro elettronico sempre e solo insieme e quando me lo chiederà lui. Correremo il rischio di non avere una media scolastica da lode, di beccare qualche nota e qualche rimprovero dalle maestre (uso il noi, perché le maestre oggi se la prendono anche con i genitori) e di non essere impeccabili. Ma accidenti se sarà meno noioso. E magari ci guadagnerà anche il nostro rapporto in termini di fiducia reciproca.

mercoledì 6 gennaio 2016

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Sabrina M
Considerarci individui persone a 14 anni ci ha fatto interessare alla scuola, ha incuriosito, ha aperto le menti, ci ha coinvolti. Anche se i più critici possono sicuramente dire che avevamo difficoltà a svolgere una funzione o un problema. Ma nella vita reale è servito di più l'uso dell intelletto che saper far di calcolo.
Yesterday at 5:59pm · Sent from Mes

Nel social, possiamo discutere a distanza di decine di anni, da adulti, di ciò che si è prodotto?

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