martedì 26 marzo 2013

perché la memoria è un ingranaggio collettivo

[www.ippolita.net  (Open non è free, pubblicato non è pubblico)]
 Creatività inscatolata o crowdsourcing di massa al servizio del marketing? Libertà di esprimersi o auto-delazione compulsiva? Introduzione ad una analisi critica dei social media
Proprio così. La contingenza è critica. Ma questa storia non è cominciata ieri, non ci troviamo per caso in questa situazione.

Piuttosto, vale oggi quello che valeva ieri, e che non siamo certo i primi a sostenere: bisogna essere in grado di immaginare il proprio futuro per capire il proprio presente. Ricordando il proprio passato, e creando un racconto collettivo, perché la memoria è un ingranaggio collettivo, nulla si ripete mai ma le differenze si somigliano, e la minestra scipita di ieri, un poco adulterata, potrebbe esserci propinata come l'innovazione radicale di domani. 

Se l'immaginario sono le pubblicità, televisive o d'altro tipo, e si concretizzano nella "libertà di scelta" tra le infinite applicazioni per iPhone (se proprio non avete nulla da fare, e ne provate dieci al giorno, ne avrete per i prossimi vent'anni) o relazionarci con i cinquecento "amici" su Facebook (una cena ciascuno, riusciamo a malapena a incrociarci tutti una volta ogni due anni), beh, forse abbiamo insistito troppo poco sulla necessità di desiderare e immaginare qualcosa di meglio.

Finora abbiamo descritto l'informatica del dominio così come la percepiamo quotidianamente.

Il metodo che si è costruito (cartografico, interdisciplinare) è necessariamente parziale e a volte poco rigoroso, ma ha permesso di far emergere il problema della delega tecnocratica in tempi non sospetti.
"Tirare un colpo dritto con un bastone storto" dicevano gli schiavi giamaicani. 
Scrivere significa immaginare vie di fuga, e provare a raccontarle; immaginare e costruire strumenti adeguati per realizzare i nostri desideri. Mettere tutto ciò a disposizione di un pubblico che è fatto di persone, non pubblicarlo attraverso il megafono privato della bacheca invadente di qualche multinazionale. 
Siamo in tanti nella stessa condizione, a non voler collaborare, a non voler partecipare al crowdsourcing delle masse dei social media.

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