Il segno tende non più a "stare per", bensì a portare materialmente verso ciò che rappresenta e indica.
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Il testo diviene un processo, che implica, non in senso metaforico, il
suo lettore. Il discorso viene liberato dai regimi di separatezza
modale e di isolamento ontologico dal mondo che ne garantivano la
purezza, e prende a includere oggetti, a farsi architettura di oggetti.
I computer hanno cambiato perfino le prospettive della matematica, come ha mostrato Giuseppe Longo:26
la materialità degli strumenti apre addirittura nuovi settori di
ricerca nelle discipline che si ritengono teoreticamente più pure, a dispetto di tutte le etiche e le estetiche dell'immaterialità e del software.27 L'hardware non è solo ferraglia, come una parte della cultura cyberpunk, in sintonia con gli idealismi apollineo-platonici delle "scienze pure", tende a credere,28
bensì agisce fin dalla radice sul modo di impostare i problemi: "La
struttura logica non è tutto, e il supporto materiale ha un'importanza
straordinaria, perché
la sua struttura fisica interagisce in maniera inestricabile con la
funzione e la modifica (ad esempio introducendo ritardi temporali e
trasformando i rapporti logici in rapporti di causa-effetto)".29
Sarebbe quindi non solo un'illusione, ma un errore profondo sul piano teorico pensare al mondo delle reti, anche in luoghi circoscritti e controllati dal rigore accademico, come a un caso in cui si realizza, come dicono gli scienziati, la "neutralità rispetto al substrato",30 dove cioè non si verificano resistenze, deformazioni, deviazioni imposte alla logica dalla storia.
Sarebbe quindi non solo un'illusione, ma un errore profondo sul piano teorico pensare al mondo delle reti, anche in luoghi circoscritti e controllati dal rigore accademico, come a un caso in cui si realizza, come dicono gli scienziati, la "neutralità rispetto al substrato",30 dove cioè non si verificano resistenze, deformazioni, deviazioni imposte alla logica dalla storia.
L'uso
di questo ambiente testuale ha posto le basi per la programmazione
object-oriented, ma anche per qualcosa di più vasto, che riguarda più
globalmente la nostra cultura: la produzione di dispositivi di studio,
di ricerca, di comunicazione e di lavoro che consentono il passaggio da
un livello analitico a uno olistico, da un piano astratto a uno
concreto, da un esercizio di esperienza a uno di riflessione.
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