domenica 20 maggio 2012

Lo specialismo è un punto d'arrivo

Dunque:
g)    Prendete un cerchio, un dito, e fatelo andare.
l)     Prendete un cerchio, bruciatelo e fateci saltare dentro una tigre.(...)
Lo specialismo è un punto d'arrivo, non una premessa da cui prendere le mosse. Questa elementare precauzione salverebbe molto di ciò che va perso ogni giorno a scuola.   It is difficult / to get the news from poems daccordo, ma ... possiamo provare. Per non rimanere senza parole nell'ineffabile o annegare nell'insignificanza della routine quotidiana. I modi invalsi di procedere ignorano volutamente e centralizzano quindi le forze in campo ogni mattina; studenti e insegnanti fanno scuola, ci sarebbe da apprendere, non da somministrar loro precetti .. Qualsiasi strategia, avvertita dei tempi, sa bene che la raccolta dei dati è una  di ricevuti, piuttosto. Una grande elaborazione sarebbe opportuna, un portal of discovery  [Mistakes are the portals of discovery. @J.J.]: mi colpì nel libro di Emma Castelnuovo sulla didattica della matematica il suo insistere sugli errori, il cominciare da quelli ricorrenti, non per stigmatizzarli nè correggerli: ma per "capire" - che è sempre il migliore esercizio etico.
(
Didattica della matematica, Firenze, La Nuova Italia, 1964.)
Ed ancora si insiste da una parte e dall'altra su questo insegnante di marca rinascimentale ed umanistica, invece di dir chiaro che da solo un insegnante non basta, che è meglio pensarlo connesso ai suoi sodali, studenti o altri insegnanti che siano, nel pieno delle negoziazioni in cui si esprime il suo magistero. Moltiplicazioni dunque, per non sottrargli la sua pratica quotidiana, il suo approssimarsi il tentare di dire le cose come stanno, con l'aria di dire altro che apparentemente non parla - un maestro di realtà, dunque, che il digitale accoglie e raccoglie.
  1. Walter Ong ci ricorda quindi, sempre con McLuhan, l’importanza essenziale della scrittura nella generazione del pensiero scientifico e il ruolo fondamentale, del tutto ignorato dalle psicologie, che può avere lo studio della letteratura per la comprensione dei cambiamenti del modo di pensare degli uomini e delle relazioni interpersonali nel corso delle diverse epoche. [ /walter-j-ong]
  2. Lo stato della scuola non promette altro, se non una classifica, un computo-metrico. Tanto basta alla macchina, ci si occupi dei corpi in altro luogo. Si vive sempre altrove, del resto, in un mondo novo che riusciamo a intravedere e a disegnare da noi stessi. Può sembrare questo, il lusso dell'esistenza, cosa secondaria e terziaria, opzione ulteriore, non priorità assoluta dell'essere umani: attenzione! così i ragazzi finiscono con il pensare che quel che loro sentono vivo prendere forma nelle altalene dei giorni, questo sia solo una sinecura individuale dovuta al capriccio dell'esistenza – cosa che sappiamo pur sempre vera! - e che non ci sia visione possibile, idea da condividere che vada oltre lo stato di cose esistente. Il poeta che ama le misure sopra ogni cosa, che vive nelle cose da fare, finisce con il darci prezioso un sottoprodotto come navigatore, il quadro dei versi, la tabella la matrice il foglio elettronico, senza curarsi d'altro che di andare verso ciò che non sa, che non capisce, come unica risorsa. Non lascia mai nulla di sè al vicino, ma lo porta il più lontano possibile, dove può spingersi lo sguardo. Alla scuola dei poeti s'impara sicuramente, e si dimentica, il corpo vive dolentemente “mi svegliavo sorridente, ma stanco / non avevo requie..”, la mente estesa si espande, le cose riprendono e i nostri pensieri prendono forma per altro. [ zero-in-condotta-in-tempo-reale]

2012. il linguaggio contemporaneo nel libro antico, kilometro zero direttamente dal ricercatore al consumatore

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