mercoledì 31 luglio 2013

Fare matematica nella scuola di tutti

La sostanza del grande magistero di questi nostri maestri sta in una scelta squisitamente politica,
partire dalle difficoltà, dalle diverse abilità, dal dialogo con tutti nella scuola di tutti.
- la prof.Castelnuovo e l'imprimerie à l'école
Fare matematica
nella scuola di tutti
Programma Convegno UMI CIIM, Salerno 17-19 ottobre 2013 
XXXI Convegno UMI-CIIM, dedicato a Emma Castelnuovo; il programma prevede conferenze, laboratori, tavole rotonde. Dal 17 al 19 ottobre prossimi. Approfondisci

Luigi Tomasi Clicca sul link! In ogni caso, sarà a Salerno, il 17-18 e 19 ottobre.

http://www.umi-ciim.it/downloads/convegno/ProgrammaConvegnoUMI-CIIM2013.pdf


Sicuramente va posto l’accento su una formazione degli insegnanti che riguardi la competenza nella didattica delle discipline ma, ancor prima e soprattutto, le competenze relazionali, interpersonali e sociali. Sono queste, infatti – come dimostrano molti studi –, che creano negli studenti la motivazione, la spinta ad imparare e a impegnarsi. Sono queste che sollecitano gli insegnanti stessi a collaborare insieme, a mettere in atto una didattica interdisciplinare e cooperativa (cooperative-learning), a superare la frequente dicotomia scuola-vita (che gli studenti soffrono), a promuovere il senso dell’impegno e della responsabilità, valori che non si insegnano a parole, ma con la testimonianza viva e con l’evidente intenzionalità a migliorare, a partire proprio da se stessi. Serve poi un recupero di protagonismo creativo, da parte delle varie istituzioni, ma anche dei singoli cittadini, in un contesto culturale troppo spesso anestetizzato dall’onnipotenza dei modelli “esteriore”-materialistico e tecnologico-massmediale, che in molti casi inibiscono il mondo “interiore”, placano la curiosità e innalzano anche a scuola il tasso di noia, di depressione, di fallimento.
Un’ultima considerazione, o meglio, un dubbio: queste importanti indagini studiano, in particolare, le competenze “funzionali” al mondo del lavoro. Viene da chiedersi: non si corre il rischio di trascurare – o di non dare la dovuta importanza – a certe dimensioni, forse meno “funzionali”, che riguardano il mondo dei valori, dei sentimenti, dell’arte? Sono aspetti difficilmente “misurabili”, che sfuggono facilmente alla possibilità di essere oggetto di ricerca e valutazione secondo i parametri prevalenti. Anche questi, tuttavia, costituiscono la base culturale di una nazione.

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