L'organizzazione disciplinare dello spazio (attraverso il recinto, il quadrato, la fila che trasformano il collettivo in un quadro vivo totalmente osservabile e controllabile) si identifica nell'auditorium-scriptorum della scuola tradizionale. Contro questo modello di funzionamento della scuola, Freinet ipotizza una scuola come officina di lavoro, allo stesso tempo collettivo e specialistico che implica una nuova struttura architettonica. In questa è prioritario l'ambiente naturale intorno al quale si articolano gli spazi, dove la sala comune per i lavori collettivi, è articolata in officine specializzate interne ed esterne. In questo spazio scolastico, il controllo delle attività è gestito da gruppi di alunni funzionalmente ai propri interessi e piani di lavoro, sovvertendo in tal modo il meccanismo di vigilanza gerarchica.
Anche il controllo disciplinare delle attività, basato sull'orario e sull' esercizio, è superato nella misura in cui si offre agli studenti possibilità di lavoro creativo e libero, scelto in base agli interessi e ai ritmi personali, all'interno delle necessità comunitarie (Freinet 1973).
sabato 31 dicembre 2011
rootiers, learning hub 2004
sintesi
L'organizzazione disciplinare dello spazio (attraverso il recinto, il quadrato, la fila che trasformano il collettivo in un quadro vivo totalmente osservabile e controllabile) si identifica nell'auditorium-scriptorum della scuola tradizionale. Contro questo modello di funzionamento della scuola, Freinet ipotizza una scuola come officina di lavoro, allo stesso tempo collettivo e specialistico che implica una nuova struttura architettonica. In questa è prioritario l'ambiente naturale intorno al quale si articolano gli spazi, dove la sala comune per i lavori collettivi, è articolata in officine specializzate interne ed esterne. In questo spazio scolastico, il controllo delle attività è gestito da gruppi di alunni funzionalmente ai propri interessi e piani di lavoro, sovvertendo in tal modo il meccanismo di vigilanza gerarchica.
Anche il controllo disciplinare delle attività, basato sull'orario e sull' esercizio, è superato nella misura in cui si offre agli studenti possibilità di lavoro creativo e libero, scelto in base agli interessi e ai ritmi personali, all'interno delle necessità comunitarie (Freinet 1973).
L'organizzazione disciplinare dello spazio (attraverso il recinto, il quadrato, la fila che trasformano il collettivo in un quadro vivo totalmente osservabile e controllabile) si identifica nell'auditorium-scriptorum della scuola tradizionale. Contro questo modello di funzionamento della scuola, Freinet ipotizza una scuola come officina di lavoro, allo stesso tempo collettivo e specialistico che implica una nuova struttura architettonica. In questa è prioritario l'ambiente naturale intorno al quale si articolano gli spazi, dove la sala comune per i lavori collettivi, è articolata in officine specializzate interne ed esterne. In questo spazio scolastico, il controllo delle attività è gestito da gruppi di alunni funzionalmente ai propri interessi e piani di lavoro, sovvertendo in tal modo il meccanismo di vigilanza gerarchica.
Anche il controllo disciplinare delle attività, basato sull'orario e sull' esercizio, è superato nella misura in cui si offre agli studenti possibilità di lavoro creativo e libero, scelto in base agli interessi e ai ritmi personali, all'interno delle necessità comunitarie (Freinet 1973).
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