giovedì 3 gennaio 2013

senza alcun sospetto di impertinenza

'Espressioni da cocktail party' le chiamerebbe Herzog se qualcuno potesse pronunciare il balletto dei rapporti sociali con delle frasi. Sempre comunque di espressioni si puo' parlare: da cocktail party, per giunta! E' tuttavia facile, per certi versi, liquidare l’incontro nella Sala della Sacrestia del bel palazzo ex convento di suore di piazza in Campo Marzio 42, come un florilegio di espressioni da cocktail party. Solo per certi versi facile, poi. Perche' perdere, liquidando, la speranza per il mondo, la fiducia in studiosi come Attardi o come Rodota', in politici come Nappi, in giornalisti illuminati e dietrologi positivi dell’umano proporsi come Carlini etc. puo' essere altrettanto grave del non liquidare rendendo qui fatalmente, sulla pagina, in questo preciso punto del discorso e forse fino alla fine dello stesso, il dilemma segnatamente letterario prima, capitale poi. 



Del resto, come dice il gentile e studioso Michele Missikot, presuntuoso sarehbe credere che soltanto dal tentativo sovrumano di superare se stessi in qualita' di studiosi, di esperti di rete, proprio quando (nel preciso istante in cui) si crede di averlo fatto - generi il nuovo. 
«Il nuovo genera anche dallo studio sistematico scientifico delle cose: senza fretta, gradualmente, al passo con discorsi che non debbono poi venire a mancare, sul piu' bello». Sacrosanto! caro Missikof Il mondo, sono certa, gliene sara' grato come sarà? anche grato al buon proposito di aprire finalmente delle ’consensus conference'  ben moderate, ben condotte, ben-topiche, ben confezionate animate dal sano spirito della comune lotta contro le ormai sempre piu' inspiegabili TUT, contro le logiche sempre piu’ illeggittime del mercato... 

E che ce ne importa, a noi del cocktail party, felicemente congiunti in un luogo-bello-prato-ben-curato-intorno-alla-fontana- del-chiostro-con-gente-bella-e-civile-che-prende-atto-della-rete-della-rivoluzione-comunicativa-etc., che ce ne importa della ibridazione delle culture, dei discorsi parziali che non hanno piu' ragione di esistere, della 'scienza del divenire’, etc.? 


Soltanto Gianluca Nicoletti ed io ce lo poniamo stamane: su questa pagina che avra’ pubblicazione privata e pubblica sulla rete, e in radio in una trasmissione radiofonica quotidiana (caspita che coerenza)? 
Quando dico "quando ascolto frasi del tipo «L'assessore Del Fattore propone di aprire delle consensus conference..» mi chiedo se non si sarebbe potuto fare prima, molto prima quando non aveva senso ma percio’ soltanto l'avrebbe avuto", non sto facendo il verso alla bellissima poesia di Gottfried Benn ’Radio’ ne' tantomeno al povero giovin Assessore Del Fattore o al giornalista che della proposta si e' fatto portavoce, sto senz'altro denunciando un malessere: non si puo' dare credito a "chi non ha, lodando la sete, bevuto l'acqua delle sabbie in un casco"; non si puo’/non si deve non provare imbarazzo - dopo aver provato l'imbarazzo di scoprirsi ogni mattina (tuttavia!) ancora in vita, di scoprire che i genitori amano i figli, semplicemente, e che ci si incontra in autobus, o in ufficio, e che si cammina a braccetto con qualcuno come se si avessero in mano le sorti del mondo..

 - nel fornire cosi’ leggermente soluzioni senza alcun sospetto di impertinenza, senza stare lavorando neppure distrattamente alla 'scrittura di nuovi criteri' di interpretazione delle cose che riguardano la rete, Internet, Intranet (che sara', poi?!), la democrazia elettronica, la generale e la personale percezione dello spazio, il concetto di extraterritorialita che impegna a riscrivere leggi, a spostare le soglie della leggittimita', a delineare i tratti di un nuovo costume, di una nuova etica ecc. 



Che ce ne importa a noi che facciamo parte delle ’nostre brave, miti, fondamentalmente etiche classi medie' dell'interattivita’ reale, della diretta sul Web, della ’scrittura’ del nuovo media? Questo testo, campo minato, e’/potrebbe essere la soglia dell'assenza di luogo della positivita’, della concludenza, del fine, della compiutezza, della 'conseguenza’. Loose Tv, con un Server di Seconda Generazione si arresta davanti a questa soglia, ma vuole sempre varcarla, e lo tentera’ sempre. Soprattutto di restituire, disegnandolo Netscape-mode, il luogo non soltanto teorico di dibattito sulla telematica avanzata.

Nessun commento:

search