scritto da Lorenzo Breda Uno dei primi ostacoli che si trova davanti chi fa didattica sulla programmazione è il fatto che, prima di far mettere le mani sulle istruzioni di codice, è necessario insegnare a risolvere problemi in maniera algoritmica. Non è cosa facile, poiché impone di sapere cosa il computer può o non può fare, ma va fatta prescindendo dagli aspetti tecnici e sintattici del linguaggio di programmazione che si intende poi utilizzare.
Esistono diversi modi per fare questo, molti sono varianti dell’utilizzo di diagrammi di flusso, che però non sempre consentono di rendersi conto facilmente degli errori che si stanno introducendo. Altri sono linguaggi di programmazione grafici, ovvero linguaggi che permettono, unendo dei simboli rappresentanti le funzioni, di ottenere programmi funzionanti.
Da poche settimane è disponibile su Google Code Blockly, un linguaggio di programmazione grafico particolarmente interessante.
L’aspetto grafico piacevole e il supporto, che verrà introdotto a breve, per le lingue diverse dall’inglese, lo rende uno strumento utile anche a chi avesse bisogno di uno strumento per insegnare a bambini in età scolare a ragionare su algoritmi, anche se non con il fine di iniziare a programmare.
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