venerdì 9 novembre 2012

non dico in Europa, ma nel mondo!

STORIE SCELLERATE DI ORDINARIO CALCOLO
Un piano d'emergenza, cosa ne emerge?


in foto, la signorina a tavoletta

Numeri record. Il doppio delle previsioni. I dati ufficiali del Miur parlano chiaro, il concorso della scuola sarà un evento spartiacque: 321.210 candidati per 11.542 posti. Di questi, la gran parte – 258.476 – è costituita da donne. I restanti 62.734, sono uomini. Ma soprattutto i due terzi degli aspiranti insegnanti che hanno fatto domanda di partecipazione al concorso non proviene dalle graduatorie ad esaurimento. Sono 214.453 (66,8%), rispetto ai 106.757 (33,2%) che sono invece presenti nelle stesse graduatorie. 
(...)

Alle 14 di mercoledì 7 sono terminate le iscrizioni. Si parla di quasi 300mila candidati per gli 11.542 posti messi a bando.
 Un record di partecipanti senza precedenti per un concorso a cattedra da svolgere per buona parte con tecnologie informatiche: «Non ci risultano - spiega un funzionario del Miur - altre prove di questo tipo non dico in Europa, ma nel mondo».
  •  Le date dei primi test verranno individuate nella terza settimana di dicembre.
  •  Tre giorni di prove, al ritmo di quattro sessioni al giorno
  • Cinquanta domande in cinquanta minuti.
  •  Il progetto è di predisporre venticinquemila postazioni informatiche in alcune centinaie [ndr. penso che si alludesse a centinaia di scuole] di scuole da individuare nei comuni capoluogo e nei principali centri. 
Un piano d'emergenza che dovrà fronteggiare una partecipazione superiore quasi del doppio rispetto alle stime più caute del ministero.
(http://www.corriere.it/cronache/12_novembre_07/concorso-scuola-mostro_9be7e3ac-2902-11e2-9e66-88ac4e174519.shtml)

NUMERI RECORD - Basta fare due calcoli:   . Ma naturalmente le disponibilità variano per regioni e classi di concorso. Ciò che vale la pena sottolineare è la composizione della platea dei candidati. Se i precari «storici», cioè quelli iscritti in graduatoria, sono 160mila, almeno altrettanti sono i cosiddetti «outsider», ovvero laureati che non fanno supplenze, disoccupati precari, o addirittura impiegati in altri settori, che avendone i titoli, provano a cambiare vita con la scuola
«Per loro- spiega sempre una fonte ministeriale raccolta dall'agenzia Dire - questa è l'occasione per poter partecipare a un concorso pubblico, sognano il posto fisso. In moltissimi casi stiamo verificando che si tratta di persone che fanno altre professioni».

I COMMISSARI - Il primo passo sarà la formazione dei formatori. Si tratta di 250 docenti abilitati o comunque non iscritti al nuovo concorso, che dovranno successivamente formare i referenti d'aula,...etc etc
(http://www.corriere.it/cronache/12_novembre_07/concorso-scuola-mostro_9be7e3ac-2902-11e2-9e66-88ac4e174519.shtml)

L'ORGANIZZAZIONE - La macchina organizzativa allestita dal ministro Francesco Profumo si è immediatamente messa in moto. Ai comandi Lucrezia Stellacci, a capo del dipartimento Istruzione del Miur. Al ministero è stata già fissata la riunione dei vertici, con tutti i direttori generali. La prossima settimana, il 12 e 13 novembre, gli organizzatori si trasferiranno al Cineca di Bologna, il centro di ricerca che da tempo collabora con il ministero, per approfondire tutti gli aspetti informatici di
(http://www.corriere.it/cronache/12_novembre_07/concorso-scuola-mostro_9be7e3ac-2902-11e2-9e66-88ac4e174519.shtml)

ne emerge che..
  Era tutto così semplice, come non averci pensato prima, ma ora che la macchina organizzativa è in moto non ci saranno più problemi: avremo insegnanti nuovi di zecca, senza por tempo in mezzo - "La macchina organizzativa allestita dal ministro Francesco Profumo si è immediatamente messa in moto", sì, bene, ma per fare cosa? 

Quale scuola per quale società lo deciderà.....una prova preselettiva che si terrà, per la prima volta al mondo, esclusivamente su computer ?!

Ahimè come sono lontani i tempi in cui il parlamento, per decidere della riforma dell'insegnamento della secondaria superiore,  incaricò e finanziò gruppi di ricerca organici  definiti dall'UMI (i matematici organizzati) per formulare proposte di sviluppo dei modi e dei contenuti.
Si trattò di un lavoro concreto, serio, su strumenti (i libri di testo con case editrici a fianco), a diversi livelli (università, insegnanti medi, ricercatori), che si sviluppò su 13 direzioni tutte ugualmente interessanti: una vera esplosione culturale, plurale, radicata nelle scuole diverse, di ricerca di base nutrita nel lavoro di decine di scuole e aperta a tutti coloro (io fui uno di quegli insegnanti) volessero utilizzarla come luogo di riunione.
Citiamo, per esempio, Villani [matematica.unibocconi_colloquio-con-vinicio-villani]
È in questo clima che vengono progettati e poi pubblicati i manuali di Giovanni Prodi, di Lucio Lombardo-Radice, ecc. a cui accennavi?
Sì. Riflettevamo su che cosa e come insegnare in un modo nuovo, adeguato ad una società che stava cambiando velocemente. Avevamo - ciascuno di noi- un "gruppetto" di insegnanti con i quali collaboravamo e con cui verificavamo "in diretta" la bontà o meno delle nostre impostazioni. Ma avevamo capito che il libro di testo è uno strumento essenziale, per la diffusione delle idee in tema di insegnamento. A Pisa c'eravamo Giovanni Prodi e io. A Roma c'era Emma Castelnuovo, Lucio Lombardo-Radice e Bruno de Finetti. Quest'ultimo si è poi defilato - insofferente com'era delle "commissioni" e del loro lavoro, soprattutto burocratico e rituale - ma ha avuto un ruolo molto attivo in quelli che sono noti come "programmi di Frascati". Ricordo che era contrario - proprio lui! - all'inserimento della Probabilità nell'insegnamento medio. Diceva che o la si insegna bene - e questo non, sarebbe stato possibile nella scuola - o, altrimenti, meglio lasciar perdere.


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