mercoledì 24 agosto 2011

UN INCONTRO SPECIALE

di Carla Degli Esposti - vedere-oltre-le-figure-e-i-numeri Traduzione dell’ articolo ” Un encuentro special” di Carla Degli Esposti pubblicato sul n°45 di SUMA rivista sull’ insegnamento e l’ apprendimento della matematica - Madrid Febbraio 2004 Roma. Maggio 1971: è pomeriggio, sono a casa di Augusto, il mio ragazzo. C’è confusione, ma non ci faccio caso: anche la mia famiglia è molto numerosa e sono abituata al sovrapporsi delle voci, alle discussioni dai toni accesi, che continuano a salire fino a quando non interviene la mamma. La confusione di oggi non è un vero chiasso, è successo qualcosa di insolito: il fratello più piccolo ha portato a casa un invito per una Esposizione di matematica che si terrà nella sua scuola, la media Torquato Tasso, nella quale frequenta la sezione A, la stessa che hanno frequentato tutti i suoi fratelli prima di lui. Io sono una studentessa del terzo anno della facoltà di matematica a Roma, all’istituto Guido Castelnuovo, è chiaro che sono molto incuriosita da questa “ Esposizione” e anche dal cognome noto dell’insegnante che la organizza: Emma Castelnuovo. Mi chiedo cosa esporranno dei ragazzini di scuola media: forse diranno qualche teorema a memoria, forse faranno una specie di recita davanti a genitori compiaciuti. La mia esperienza scolastica non riesce a suggerirmi altro e decido di andare a vedere. 

E’ passato tanto tempo da quel lontano giorno di maggio, eppure ancora oggi faccio fatica ad esprimere quello che mi è successo quando sono salita al quarto piano della scuola media Tasso e mi sono trovata davanti bambinetti e ragazzi che avevano requisito tutte le aule del piano e mostravano a un vastissimo pubblico, con grande sicurezza, apparecchiature più o meno semplici costruite da loro. 

Con un linguaggio e dei ragionamenti comprensibili spiegavano, anche a illustri professori universitari, ricordo fra i visitatori Lucio Lombardo Radice e Bruno De Finetti, questioni matematiche molto difficili. Si veniva condotti dalla matematica a parlare di arte, di storia, di economia, di geografia, di fisica, di botanica, di chimica, insomma si sentiva , si percepiva un grande amore per la vita grazie ad una matematica resa accessibile a tutti e legata alla realtà. E’ stata come una folgorazione! quel giorno ho capito che dovevo rivedere tutto quello che avevo studiato, fino ad allora, con occhi nuovi, ho capito che il pensiero matematico è altro da quell’impostazione rigida alla quale ero stata educata.

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