lunedì 7 novembre 2011

Censimenti e/o Asini

Vorrei alludere al lavoro che insegnanti di vaglia in questi trenta anni hanno svolto nelle scuole italiane.
Lavoro, come si vede confrontando le date 981-011, completamente inutile: diciamo vano?
Per vari motivi, ma già ben evidenti nella impostazione originale (vedi Marcella Bacigalupi del 1979!) 

anno zero Censimento e viaggio a dorso d'asino:A passo d’asino ci vogliono quattro giorni per attraversare la verde pianura..
 [http://www.collevalenza.it/Pres0013.htm]


1981 Censimento e asini 
[2011/10/2011-riepiloghi-decennali.html]


2011 Altri asini  
 il 68,2% della popolazione, pari a 39.146.400 unità
[2011/11/allarmi-siam-turisti.html]



La contestazione radicale di Emma Castelnuovo al sistema scuola è andata persa, diluita in una serie di emulazioni che perdevano, e perdono tuttora, man mano la sostanza del suo lavoro scolastico di confutazione attiva di ogni routine, per quanto virtuosa. La scuola ha recepito i suoi "programmi", accettato i suoi libri, assunto spesso delle sue pratiche (anche nei corsi di aggiornamento laboratoriali), ma non ha fatto sua la lezione di rottura del compromesso sociale di separazione del lavoro d'élite dal lavoro di massa - ora che la globalizzazione ed il digitale richiederebbero delle scelte radicali.
Cito:
"Alla fine del liceo, ad  esempio, si è arrivati a studiare derivate e integrali e altre operazioni matematiche complesse ma se non si fanno professioni collegate a statistica o economia, se non si è bancari, commercialisti o ingegneri che ne rimane in età adulta? Nozioni, se va bene, da terza media. "
I grotteschi programmi - e le pratiche di lavoro scolastico - sono pensati e praticati tuttora da chi pensa che l'Italia abbia bisogno di più ingegneri/tecnici e meno di letterati/comunicatori senza pro-porsi neanche la questione delle due culture di cinquantanni fa!! |*
E non dico della cultura di rete e del digitale, che vengono degradate per ignoranza a questioni puramente tecnologiche e speciali.

Domanda diretta: trent'anni e la scuola non incide sulla formazione della gran maggioranza degli italiani, è un caso?

*| Federico Pelizzi:
http://didattica.spbo.unibo.it/bibliotime/num-iv-2/pellizzi.htm
«Bibliotime», anno IV, numero 2 (luglio 2001)

Nessun commento:

search