domenica 28 agosto 2011

presidii


Sui presidii, di presidio in presidio alla fine di ogni mese - ma potrebbe anche essere l'inizio o la meta' - mio figlio ed io visitiamo con serie intenzioni (senz'altro lui) il giocattolaio del quartiere. L'ultima volta, mentre stavo sull'entrata con la sana speranza, anche questa volta, di salvarmi dallo scotto mensile, sono entrati decisi due giovanotti (giovanotti non si dice piu', si dice ragazzi). Neppure chiedono qualcosa che gli viene porto e che sta conservato in scatole bianche 20x20 circa . Cio' che si rappresenta sono solo cenni d'intesa: si parla di "prenotazioni", di colori (meglio bianco...), pagano ed escono. Vinco l'impulso a chiedere ai ragazzi cosa hanno prenotato, pagato e ora portano via. Lo chiedo alla cassiera a rappresentazione consumata: e' il tomagotchi, ne parla la stampa, la tv, i giornalisti telefonano per poter intervistare i giovani invaghiti, costa 25.000 lire circa, ne vendiamo 72 al giorno , cioe' tutti quelli che la casa di distribuzione ci manda quotidianamente. Il fenomeno, la storia cui si allude, la vita dei ragazzi, il lavoro di basso cabotaggio dei media, ..., mi incuriosiscono tiepidamente. Adotto come sempre la strategia dell'attesa attiva: penso che prima o poi faro' una telefonata a Frankie bit, che gli chiedero' cosa ne pensa, se l'ha comprato, se me ne da una sua lettura insieme appassionata e distante. Oggi, non l'ho ancora fatto, ma Dario Morganti con la sua recensione e Giuseppina Manera con la sua replica, grazie a un'abile azione di forward (by lacab) rimbalzano sulla posta del presidio storico sui japan cartoons, videogames e otaku, FrankieBit@dms.it., Frankie bit per l'appunto.
To be continue....
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