giovedì 1 marzo 2018

rapporto misinterpreted

Ora facciamo i conti
Se dividiamo i 5,6 milioni di disoccupati per i 24,4 milioni di attivi otteniamo un tasso di disoccupazione giovanile del 23,0 per cento. Ma la differenza tra la popolazione e gli attivi è di 33,1 milioni di ragazzi studenti o Neet. Se invece al denominatore mettiamo i 57,5 milioni di popolazione otteniamo un’incidenza della disoccupazione sulla popolazione pari a 9,7 per cento, che secondo Eurostat definisce in modo più corretto il fenomeno. Proprio per questo motivo, dice Eurostat, i tassi di disoccupazione giovanile sono spesso “misinterpreted”, interpretati in modo distorto. Il paradosso a cui si arriva è che il tasso di disoccupazione giovanile può essere molto elevato anche con pochi disoccupati e forze di lavoro ridotte.
disoccupazione-giovanile-10%



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