martedì 27 gennaio 2015

La micidiale macchina delle tecnologie digitali

La micidiale macchina delle tecnologie digitali assume il metodo scientifico con la sua geometrica efficacia per il confezionamento incessante che ci soffoca.
Ma questo segno si rivolta su se stesso come la marca e crea l'onda digitale che scioglie la morsa concentazionaria delle tecnologie.
Si svela e si storna la vision deterministica otto-novecentesca e si dispiega la forza vivificante della computazione che libera le capacità entusiasmante del pensiero umano dalla necessità e dal bisogno.

lunedì 26 gennaio 2015

Einaudi Vs Einaudi. Indice. Analitica. Caffè.

Cos'è la didattica? Ed ecco un Caffè, il grande professor Federico, scontrosamente curare l'edizione del presidente Einaudi.
Federico Caffè, come "si esprime un rude individualismo da pionieri, scarsamente incline a soffermarsi sulle infelicità e i dolori del mondo, ma che tende invece a chiamare in causa la disposizione all'ozio , la preferenza per egoistiche soddisfazioni personali, l'alcolismo, i costumi rilasciati, quando si tratti di spiegare la sorte di coloro che sono sospinti nella «zona sommersa» dell'indigenza o che non riescono a discostarsene.(..)"
La pensione di vecchiaia é [...] un povero surrogato di quel più alto tipo di società nella quale essa è inutile perché il vecchio possiede nella casa propria, nel podere ereditato o costrutto pezzo a pezzo, nel patrimonio formato col risparmio volontario, nell’affetto di una famiglia saldamente costituirà il presidio sicuro contro l’impotenza della vecchiaia. La pensione di vecchiaia è il frutto fatale - e qui si adopera l'aggettivo sia nel senso di inevitabilità storica come in quello di inferiorità morale - del tipo di società che a poco a poco si é venuto creando sotto i nostri occhi: di grandissime imprese dalle quali dipendono migliaia e decine di migliaia di impiegati e di operai, di città enormi, tentacolari, dove in caseggiati a molti piani si accumulano moltitudini di persone ignote le une alle altre, viventi di giorno in giorno col provento di salari, di lavoro, scissi dalla terra e dalla casa, senza altro appoggio nella vita fuor del libretto di risparmio, su cui sono scritte cifre, le quali non dicono nulla al cuore ed alla mente di chi pur ha rinunciato a consumare i beni rappresentati da quelle cifre. In questo tipo di società la pensione di vecchiaia é una sciagurata necessità, pallido surrogato di quel che in altri tipi di società sono il possesso della casa, dell’orto, del campo, la possibilità di vegliare, da vecchi, ai giochi dei figli dei propri figli ed ai lavori dei ragazzi, l’orgoglio di dare ancora una qualche opera ai lavori dell`orto e della casa, che non sia una prigione melanconica di due stanze in fondo ad un cortile nero ed oscuro, ma sia aperta al sole e si apra su un po’ di terra propria. Il tipo di vita imposto dalla grande città contemporanea é davvero fatale? Non é possibile la ricostruzione, nei modi imposti dalla grande industria, di tipi diversi di vita? Ardue domande che qui basti aver posto, allo scopo di affermare che la pensione di vecchiaia é un surrogato di metodi moralmente più elevati immaginabili allo scopo di provvedere alla vecchiaia.

domenica 25 gennaio 2015

Math Rally


Matematica della comunicazione

La lettura ad alta voce mi serve a non distrarmi e per giudicare se ho davvero capito. *| Ho postato la registrazione, pensando che potesse essere utile ad altri , oltre che a me, riascoltare il già letto.
*| Volevo uno strumento che mi aiutasse a tenere un diario di questa difficile lettura: poiché mi pare che il blog consenta l'apertura di almeno 100 pagine, penso di aprine una ogni volta, che mi si presenta un nuovo argomento di classificazione.
Per esempio: elenco delle frasi non capite e per cui devo cercare informazioni; elenco delle fonti consultate, elenco dei personaggi.. luoghi... mie riflessioni, opinioni e letture d'autore o semplicemente quelle di chi vorrà condividere il blog [http://creareblogesitidiariodibordo.blogspot.it/2015/01/] 

ispirato al modello di Emma Castelnuovo

Anno nuovo, vita nuova per il Museo della Matematica ospitato al primo piano di Villa Tolomeo Gallio (Castello di San Martino) a Priverno. Nella prima metà di gennaio Mario Barra, ordinario presso la Facoltà di Matematica dell’Università La Sapienza di Roma, ha presentato il nuovo progetto scientifico ispirato al modello di Emma Castelnuovo. per-museo-matematica/

Spiacenti, non siamo riusciti a calcolare le indicazioni stradali per il trasporto pubblico da "Trastevere, Italia" a "Priverno LT, Italia"  
https://goo.gl/maps/cJbW2 Tramite via Appia Antica a piedi 18h 33min 89,9 km

giovedì 22 gennaio 2015

La scuola e la scienza spettacolo

Emma era spettacolare, indubbiamente - malgré soi, à contrecoeur. Ed era rigorosa, severa, era una persona intera sempre in contraddizione feconda, per quanto io ne sappia dalle mie indagini.  Al Tempietto, intorno alle sue ceneri, ho colto nelle parole dei suoi antichi compagni di strada la sincerità della loro vita.   Come questi ragazzi era autentica, sempre connessa. Comunicava la sua vita e la condivideva: non c'era distanza, non c'era sistema e non obbligava a niente oltre la situazione.  [Ragazzi di ronda]
Questa foto mente, o forse siete voi che state leggendo la banalità a cui intende.


Emma come Franco Basaglia o chessò don Lorenzo era inimitabile, questa è la verità E lei in questo non aiutava, non voleva imitazioni., era un'egoista, non rinunciava ad essere se stessa. Bisognava, riuscendovi  "Non imitarla, ma fare come lei". 
E se andate nelle sezioni didattiche dei numerrimi Festival della Scienza trovate l' esemplificazone involontaria del fatto. Un parco giochi errante, nel doppio di vagante intinerante e di completamente erroneo.Della disciplina spontanea dei ragazzi e di Emma non rimane che la clonazione spettacolare delle loro esistenze.

mercoledì 21 gennaio 2015

periodica

Discussed politics. It was known to the senators that the American minister in Mexico had been instructed to negotiate a new treaty with Mexico for the acquisition of additional territor

domenica 18 gennaio 2015

il non senso in matematica

Un lettore infedele, Enriques, un giovane poeta, Cardarelli, un caso di scrittore enigmista, Colin Dexter, e avanti così. E Corrado Costa sui fatti di Parigi interroga Sade: finiti per sempre i "secoli cupi dell'ignoranza quando, trionfando la religione nei suoi crudeli aspetti, si puniva con la morte chiunque osasse spingersi così lungi sulla strada del pensiero"?

l'Errore di Enriques 

Sbagliando s'impara. Una rivalutazione dell'errore


[federigo-enriquesDecisivo fu invece l'incontro con G. Castelnuovo, allora già professore nell'ateneo romano, che cosi descrive il carattere e il modo di pensare dell'E.: "Stavo per suggerirgli la lettura di libri e memorie ma mi accorsi subito che … Federigo Enriques era un mediocre lettore. Nella pagina che aveva sotto gli occhi egli non vedeva ciò che era scritto, ma quel che la sua mente vi proiettava. Adottai quindi un altro metodo: la conversazione. Non già la conversazione davanti a un tavolo col foglio e la penna, ma la conversazione peripatetica. Cominciarono allora quelle interminabili passeggiate per le vie di Roma, durante le quali la geometria algebrica fu il tema preferito dei nostri discorsi. Assimilate in breve tempo le conquiste della scuola italiana nel campo delle curve algebriche, l'Enriques si accinse arditamente a trattare la geometria sopra una superficie algebrica. Egli mi teneva quotidianamente al corrente dei progressi delle sue ricerche, che io sottoponevo ad una critica severa. Non è esagerato affermare che in quelle conversazioni fu costruita la teoria delle superficie algebriche secondo l'indirizzo italiano" (cfr. Period. di matem., 1947, pp. 81 s.).
In quelle strade s'incrociavano le strade del giovane poeta con le loro.
Le questioni municipali assumevano un rilievo enorme nella Roma di quegli anni. ll Campidoglio, per un uomo politico, era il primo gradino da salire. E solo a caso e distrattamente si cominciò a sentir parlare, ad un certo punto, di Giovani Turchi e di «comitati» balcanici. Ma questo avveniva sulla fine del 1911, al tempo della guerra di Libia. Negli anni anteriori uno dei maggiori interessi della capitale era costituito dal teatro Stabile dell` «Argentina» che, d’altra parte, faceva «forni» memorabili, mentre il pubblico accorreva alle pochade; e all'operetta. I più grandi successi teatrali, nella Roma della mia giovinezza, furono la Geisha e la Turlupineide. [Vincenzo Cardarelli] La fontana dell`Esedra, il Costanzi, il palazzo delle Esposizioni e il giardinetto del Quirinale, frequentato seralmente da una pallida ragazza del mio paese che abitava da quelle parti, vicino alla caserma dei pompieri. Sicché le mie prime ansie d'amore sono legate ad una Roma un po’ triste e borghese, che un giovane letterato, ammiratore fervente di [...]


Lo-strano-caso-della-lettrice
 "Poi però dopo un po' mi sono stufata, alla fin fine questo romanzo è un susseguirsi di ipotesi sbagliate, una più fantasiosa dell'altra, raggiunte tramite processi mentali non del tutto spiegati, o comunque a me non congeniali. Se alle prime 2-3 ipotesi ero interessata alla quinta-sesta non volevo nemmeno più sapere chi fosse l'assassino e cosa fosse successo, volevo solo finire il libro.

Infatti non ricordo già più quale delle innumerevoli ipotesi proposte fosse reale, che fine abbia fatto la ragazza e chi ha ucciso le vittime." 


Ovvero, l'Equazione di Dio

venerdì 16 gennaio 2015

domenica 4 gennaio 2015

CoderDojo

 le 5 ragioni per cui un bambino dovrebbe imparare a programmare:
  1. si stimola la creatività
  2. si sviluppa il pensiero logico e algoritmico
  3. si impara a cercare una soluzione ai problemi
  4. ci si abitua a scrivere le tecnologie e non solo a leggerle
  5. si impara a collaborare e condividere
 http://www.coderdojoroma.it/

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