lunedì 30 settembre 2013

Conversational

La più importante novità portata dal colibrì è la “Conversational search” che è il miglioramento della capacità di estrarre il significato da un quesito in linguaggio naturale: alla domanda "qual è la strada migliore per andare da roma al monte velino?", che ho posto volutamente senza maiuscole, Google mi dà ora la risposta più pertinente, ossia un sito dove mi si raccomanda di "percorrere l'A24 Roma-L'Aquila, uscire al casello di Valle del Salto, prendere a sinistra la statale per Avezzano e subito dopo, ancora a sinistra, imboccare una strada sterrata...". Rispetto al passato, l'algoritmo si concentra sull'intera frase e non su alcune parole, individuandone il focus. 

sabato 28 settembre 2013

il motore conosce

Le  informazioni che il motore conosce e che costituiscono il contesto della ricerca. 

Cioè ad esempio la località da cui sto effettuando la ricerca, il dispositivo usato, il browser, lo storico delle ricerche passate, la lingua, il giorno e il momento della giornata, ecc

(Fonte RiccardoPerini.com: http://www.riccardoperini.com/contesto-ricerca.php)

venerdì 27 settembre 2013

un gioco di vita

Freud: «La scuola non deve mai dimenticare di avere a che fare con individui ancora immaturi, ai quali non è lecito negare il diritto di indugiare in determinate fasi, seppur sgradevoli, dello sviluppo. Essa non deve assumere la prerogativa di inesorabilità, propria della vita, non deve voler essere più che un gioco di vita».

+49, non male eh per un ciuccione come me
http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/scuola_e_universita/catte/catte/catte.html
Non si tratta di una scuola per bambini, ma della «scuola» in generale,dalle elementari all'università, dove si dovrebbe imparare giocando, e dove il gioco non è una pausa, un intervallo, un momento di svago e di libertà, ma fa tutt'uno con l'apprendimento stesso.Naturalmente per accedervi è necessario sapere che cos'è un gioco e fuoriuscire da quel luogo comune che ritiene il gioco una faccenda per bambini che si contrappone alla serietà della vita adulta.Questo pregiudizio si fonda su due fraintendimenti. Il primo assimila il gioco allo spazio della libertà, della creatività, dell'evasione dalla realtà, dell'assenza di regole, il secondo fa coincidere la serietà,con l'aderenza alla realtà, l'assiduità, la buona volontà non esente da sacrificio,l'impegno, la costrizione. Tutte cose spiacevoli, da cui i ragazzi generalmente rifuggono. In realtà le cose non stanno così, perché il gioco prèvede delle regole che, non osservate, mettono subito il giocatore «fuori gioco». Se così non si facesse,tutti gli altri giocatori non saprebbero più «a che gioco si gioca». Senza regole, infatti, il gioco non si costituisce e nessuno si divertirebbe. Quindi il gioco ha una sua serietà e non è l'antecedente della serietà, non è un'attività tipica della fase infantile da cui ci si congeda quando si diventa adulti. Il problema semmai è un altro: «Non si può insegnare a giocare». Si possono insegnare le regole del gioco, queste regole possono essere apprese da tutti, ma poi non è detto che uno «si metta in gioco», che voglia mostrare agli altri le sue attitudini o le sue inettitudini, che voglia «giocarsi»la faccia, e allora si dispone ai bordi del campo a vedere gli altri che giocano. A questo punto è possibile chiedersi: quanti insegnanti si mettono in gioco e quanti studenti sono in gioco e non invece ai bordi del campo?

venerdì 20 settembre 2013

Qualità Rare


Kentaro Toyama (Berkeley): non ci sono scorciatoie tecnologiche per un'educazione di qualita'. I coloni digitali hanno bisogno della favola dei nativi digitali per il loro vasto progetto di penetrazione tecnologica fine a se stessa. L'inventore del termine (Prensky) non e' uno psicologo o un sociologo, e' uno che produce videogiochi. Ma la favola e' soltanto una favola. La riflessione sulla scuola, sul suo ruolo nella societa', e soprattutto sul suo ruolo nella vita delle persone, merita di meglio. [Contro la Scuola per Deficienti]



domenica 15 settembre 2013

sabato 14 settembre 2013

Piccola storia di un matematico

1953-2013


Giuseppe Anichini ricorda Riccardo Ricci recentemente scomparso.
GRUPPO DI FORMAZIONE MATEMATICA DELLA TOSCANA "GIOVANNI PRODI"
30° CONVEGNO SULLA DIDATTICA DELLA MATEMATICA
VIAREGGIO, 9 --10 Settembre 2013

giovedì 5 settembre 2013

Matematica e vecchi merletti

Solo che il blocco degli Ip e/o dei Dns che vuole intraprendere anche l’Agcom, senza peraltro alcun controllo preventivo giudiziale, come avviene in tutto il mondo, non è uno strumento matematico, bensì un rimedio molto invasivo che nasconde gravi conseguenze sulla libera circolazione delle informazioni sul web.

Solfuro di arsenico sciolto in una soluzione (Credits: Yunlai Zha)

mercoledì 4 settembre 2013

e book a profusione

il libro in carrozza, come la mozzarella.

Non so chi esattamente sto per citare, ma faccio mio "la guerra è una cosa troppo seria per frla fare ai militari", vale soprattutto per chi si fa scarrozzare. 

10 Mar 2013
(1 - Furio Honsell)". I media attuali sono inadeguati alla forte richiesta di interattività che viene dalla società complessa, non più stratificata in modo ordinato ma orientata a modelli gassosi turbolenti ed in adattamento continuo ...
09 Nov 2011
la cultura informatica- Furio Honsell. Nell'ambito della pedagogia frenetiana, adottata dal MCE, la differenziazione tra tecniche e metodi è di vitale importanza ; tale differenziazione viene sottolineata da Bruno Ciari il quale ...
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