martedì 30 aprile 2013

KOS: :TV - Filiera Corta

Ai < di tredici
(direttamente dal produttore al consumatore)

Pubblicato in data 08/mag/2013
KOS: :TV
conferenza stampa e transito meridiano del sole ore 13.00 - 8 maggio 2013
santa maria degli angeli (roma, piaxzza della repubblica)

Sette Ponti di Kalinigrad

Risolvere il problema matematico dei Sette Ponti di Kalinigrad con Google Maps

+Dario Mola ci presenta questo curioso uso di Google Maps che ci permette, in chiave moderna, di rivisitare un classico problema matematico, correlato all'urbanistica, chiamato I Sette Ponti di Kalinigrad.

Maestro vai sul pc e scrivi in Google

Tra l’altro la scuola italiana è già sottoposta dal 2009 ai test Ocse – Pisa: che bisogno c’è di avere anche i risultati dell’Invalsi?
Paolo Sestito: Dal punto di vista dei contenuti non ci sono domande nozionistiche, ma situazioni reali per le quali i bambini devono individuare gli strumenti matematici da utilizzare”. Non ci sarebbe fra l’altro, secondo il dirigente, nessun fine recondito, così come qualcuno vorrebbe far credere: “Più che altro la paura di chi sa quali utilizzi si pensa possano essere fatti con questi test. In realtà ne facciamo ancora uno scarso utilizzo, non pubblichiamo le graduatorie perchè siamo convinti che questi test non siano esaustivi, non possono dire se una scuola è meglio o peggio di altre, non vogliamo che diventino strumento di concorrenza deviata. Per questo l’Invalsi restituisce i test alle scuole. Non le utilizza per fare alcuna graduatoria fra le scuole”.

lunedì 29 aprile 2013

Cento è il valore

La scuola, secondo don Milani , è un ospedale che cura i sani e respinge i malati
e crea differenze a volte irrimediabili....
[eh già! ma lui era un prete, no? faceva il suo mestiere]

Chi era Don Lorenzo Milani


Questa ricerca è stata fatta dai bambini della classe quinta A della scuola Don Milani nell'anno scolastico 2004 - 2005
La vita | Lorenzo nasce in epoca fascista il 27 maggio del 1923.
Nonno Luigi era un notissimo archeologo, la madre era una raffinata signora ebrea, il padre un professore universitario.
D'estate, la famiglia Milani, trascorreva le vacanze alla villa "Il Ginepro" al mare di Castiglioncello. Essendo una tribù numerosissima, si trascinavano dietro una fila di automobili e di aiutanti: cuoco, cameriera, servitore, autista, balia e istitutrice.
Nel '30, i Milani attraversarono un periodo difficile. La grande crisi economica impediva di vivere di sola rendita e il sig. Albano è costretto ad andare a lavorare a Milano, come direttore di azienda, occupandosi della organizzazione industriale.
Nella città lombarda lo seguiranno la moglie e i figli che lì completeranno gli studi. A Milano, Lorenzo, passerà tutta la sua infanzia e l'adolescenza.
I coniugi Milani, nonostante avessero verso le religioni un comportamento agnostico, il 29 giugno 1933, sposati solo civilmente, celebreranno il matrimonio in chiesa e battezzeranno i tre figli. In questo modo si difenderanno dalle leggi razziali e dalla persecuzione contro gli ebrei che era iniziata in Germania, con la presa del potere da parte di Hitler.
La giornata che Lorenzo racconta nelle sue lettere, datate in quel periodo, era piena di svaghi. Andava al campo, a tirar di scherma e di palla corda oppure tornava da scuola pattinando.
Solo per tradizione, nel '37, Lorenzo si iscrive alla prima ginnasio. Lo stesso anno, durante le vacanze, chiede, tra lo stupore della famiglia, di ricevere la prima comunione.
Lorenzo pittore | Il 21 maggio '41, a causa della guerra le scuole chiudono, Lorenzo viene dichiarato maturo. In quel momento, esprime il desiderio di cimentarsi nella pittura. Vive per un anno intero a Firenze e frequenta assiduamente il pittore H.J.Staude.
Era un ragazzo dalla bella figura slanciata, simpatico, cortese. Aveva l'aria tipica del giovane di famiglia benestante quando un giorno a Firenze, mentre faceva merenda in un vicolo, seduto accanto al suo cavalletto, fu fortemente scosso dalla frase di una donna: "Non si mangia il pane bianco nelle strade dei poveri!". Lorenzo Milani, un ragazzo ebreo che mangiava il pane bianco dei ricchi, aveva presto capito quanto fosse fortunato, e sentiva il peso della guerra,della fame e della violenza delle discriminazioni razziali.
Con la pittura, inizia la stravagante vita d'artista "bohemien". In questo periodo è fortemente influenzato dal "bello e funzionale" di Le Corbusier e dal "lavoro collettivo" nell'architettura di Michelucci. Si accende d'interesse per la pittura religiosa. E' proprio attraverso una ricerca sui colori, usati nella liturgia cattolica che Lorenzo si avvicina in qualche modo alla Chiesa.
Nel settembre del '42 s'iscrive all'Accademia di Belle Arti a Brera. La famiglia, pur non condividendo l'idea, lo aiuta ad aprire uno studio in quella città ma nel novembre dello stesso anno si trasferisce nuovamente a Firenze.
Ma la pittura, arte solitaria, era insufficiente al suo bisogno di comunicare. E nacque da un senso di vuoto, d'insoddisfazione, poi, non so come, si ritrovò in mano un libro sulla liturgia cattolica. Lorenzo se ne entusiasmò, ma tutti pensarono che fosse un entusiasmo passeggero. Invece era accaduto, o stava per accadere in lui qualcosa di assolutamente diverso. Di lì a pochi mesi entrò in seminario. La famiglia non approva la scelta di vita religiosa del figlio. Alla cerimonia della tonsura, l'atto d'ingresso alla vita ecclesiastica, nessuno dei parenti sarà presente.
Barbiana | Nel dicembre del 1954 Don Milani viene nominato priore della chiesa di S.Andrea a Barbiana, una piccolissima parrocchia sul monte Giovi, nel territorio del comune di Vicchio del Mugello. La chiesa del '300 e la canonica, situate a 475 metri di altitudine sopra il vasto paesaggio della valle della Sieve, erano, e lo sono ancora, circondate da poche case e dal minuscolo cimitero.Era una località irraggiungibile da automezzi perchè non vi era ancora la strada ed era abitata solo da cento contadini che resistevano all'esodo verso la città
Per la curia fiorentina, isolare don Lorenzo Milani era la giusta punizione da dare a un sacerdote che non amava le processioni, le feste, che privilegiava i più poveri e più umili e che aveva creato una scuola dove erano ammessi gli operai comunisti. Un uomo che vede nel consumismo, e nelle sue attrattive alienanti, la causa dell'allontanamento del povero dalla Chiesa e dai valori cristiani.
Il giorno dopo il suo arrivo, aveva raggruppato i ragazzi delle famiglie attorno a sè e in una scuola. Li liberò subito dalla passività e li rese responsabili. In questa scelta si fonderanno la pedagogia e la pastorale, il prete e la scuola.
Per pochi ragazzi, semianalfabeti, figli di pecorai e contadini oppure orfani, apre una scuola che inizia all'8 del mattino e termina a buio. Una scuola che non conosce vacanze e che rifiuta le metodologie e le tecniche d'insegnamento nozionistico e trasmissivo.
Il suo libro:" Lettera a una professoressa " è il risultato di un anno di attività a Barbiana. Questo testo, che ha per autore la scuola di Barbiana, è una critica, minuziosamente condotta, alla scuola elitaria che boccia i figli dei poveri e promuove quelli dei ricchi, una scuola accusata di "far parti eguali tra diseguali".
"Voi dite d'aver bocciato i cretini e gli svogliati. Allora sostenete che Dio fa nascere i cretini e gli svogliati nelle case dei poveri. Ma Dio non fa questi dispetti ai poveri. E' più facile che i dispettosi siate voi".
La scuola, secondo don Milani , è un ospedale che cura i sani e respinge i malati e crea differenze a volte irrimediabili. Il maestro Milani trasforma il giornale in materia scolastica. Trasforma, in ricerca e produzione di materiale didattico, il lavoro di gruppo, da lui diretto, svolto con i ragazzi, gli abitanti e i numerosi visitatori. Una grande rivoluzione culturale, didattica e pedagogica che rifiuta l'indifferenza, la passività negativa e motiva fortemente l'allievo.
L'esperienza di Barbiana, non è ripetibile, infatti più che una scuola, lui aveva creato una comunità,una famiglia. Tutti i suoi scritti, nel periodo in cui abitò a Barbiana, nacquero per motivi pedagogici. Nel dicembre del '60 si manifestano i sintomi del linfogranuloma e della leucemia. Muore in casa della madre il 24 giugno 1967 all'età di 44 anni.

| Interesting way! Attractive... maybe because it's live? Not too "prepared"? I think it's aesthetically interesting as well! Well done!Modo interessante! Attraente ... forse perché è vivo? Non troppo "preparato"? Penso che sia esteticamente interessante, come pure! Ben fatto! 

ARCHITETTI IN FORMA

_Uni[ET]: i fichi fioroni e i mussi stuorti

uniet.blogspot.com/2007/07/i-fichi-fioroni-e-i-mussi-stuorti.html

27/lug/2007 – fioroni sono le infiorescenze dei fichi ("a capolino") e i villici sanno che sono assolutamente insapori e senza sostanza, ma i cittadini non lo ...

Da quest'anno le domande saranno di meno (60 invece che 80) per tutte le facoltà (Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura) e comprenderanno solo cinque quesiti generalisti. La logica prevarrà sugli altri argomenti, con 25 quiz su 60, ma anche le domande specifiche sulle materie di indirizzo avranno una loro importanza. Al test di Medicina e Odontoiatria ci saranno 14 domande di biologia, 8 di chimica e 8 di fisica e matematica. Gli aspiranti veterinari dovranno cimentarsi invece con 12 interrogativi di biologia, 12 di chimica, 6 di fisica e matematica.
Test d'ingresso all'universitàTest d'ingresso all'università
I futuri architetti se la vedranno con 12 quiz sulla storia, 10 di disegno, 8 di matematica e fisica. Cambiano anche i tempi della prova, che fino all'anno scorso durava due ore: 90 minuti per tutti, anche per gli architetti che potevano invece usufruire di 15 minuti in più. 
La valutazione prevede 1,5 punti per ogni risposta esatta, meno 0,4 punti per ogni risposta sbagliata, 0 punti per ogni risposta non data. Ma chi ha un buon voto di diploma alle spalle potrà partire per la prima volta avvantaggiato: chi prenderà infatti dall'80 al 100 avrà un bagaglio che andrà dai 4 ai 10 punti. Si tratta del famoso «bonus maturità» che era stato ideato dagli ex ministri Fioroni e Mussi (ex governo Prodi) nel 2007, ma che è stato rinviato fino ad oggi...


estate 2006. Undicimila studenti,le matricole, affluiranno secondo programma, nell'Università di Arcavacata dopo la pausa estiva, provocando un rimescolamento cospicuo del sostrato antropologico, per così dire, per mutazioni continue, e impercettibili cambamenti. Il life sharing relativo è già in corso con la magia dei grandi numeri e la minuziosa particolarità delle reti convergenti, sms, web, messengers, mobile telephone, low cost to cost. Si caricherà per tutto Agosto,dal primo al venticinque del mese, con la coda delle prove ai primi di settembre, delle intenzioni di chi s'appressa alla fatica degli studi ulteriori più o meno sconsideratamente.Il cretino matricolato, è lì in agguato, si direbbe da certi segni. Anche se pochi sanno dell'etimo relativo all'insulto che è del pauvre chretienne, presso di noi altrimenti “povero cristo”; mentre qualcuno in più attinge forse della matricolazione, che è tutto dire, per le istorie antiche delle iniziazioni goliardesche, ahimè fuorvianti nel contesto attuale.

La figura complessiva del malcapitato ne esce comunque irrimediabilmente compromessa,
emerge prepotente il sospetto che le sue prime scelte siano da riconsiderare e con estrema urgenza.
L'enfasi grottesca di questo ragionar scrivendo nello stile del professor Cordero - mutuato alla bisogna dalle sue ultime prove giornalistiche di tarda militanza politica più che dai mirabili pamphlet delle opere dei tempi migliori (Lettera a Monsignore, Opus), ahimè andati, come spesso suolsi così colà ove è possibile- adombra la situazione irresistibilmente comica che si nasconde nella gestione burocratica di simil delicati frangenti.
E iniziative di orientamento approntate qui e là, matriculì matriculà, aggravano vieppiù la situazione con formulazioni improbabili e tutoraggi forsennatiprêt à porter , in prestito dai mercati alla funesta concezione aziendalistica della formazione universitaria, contratti in mirabolanti manifestazioni, ristrette in breve spazi e tempi conseguenti, con le anacronie tipiche delle vecchie cadenze precedenti l'organizzazione digitale dei flussi dell'informazione.
Pensiamo che in sostanza sarebbe bene connettersi ai flussi della comunicazione sempre in atto piuttosto che ricreare ad hoc impossibilistand up più adatti alla ve prodotti tipici e a telefoni cellulari;consideriamo preferibile sollecitare communità già in moto per altri versi, disponibili ad assumere nel loro percorso anche le occorrenze più concrete ed immediate dell'iscrizione e poi dell'immatricolazione, piuttosto che delle scelte di fondo che ne sono all'origine e che ne conseguono, in quanto network essi stessi nati per la comunicazione ed il dibattito non occasionali.
Tollereremmo sicuramente refusi, ed anche imprecisioni di sostanza, nella scrittura e nel porting perchè la partecipazione dei giovani esordienti riparerebbe tutto in diretta.

Boycott



francesco velli

Condiviso in privato  -  Ieri alle ore 23:51

domenica 28 aprile 2013

All'ombra dei fanciulli in fiore

(Economist) jobless generation: 26 milioni giovani sotto i 24 anni nei paesi Ocse non lavorano nè studiano
all'ombra della tv in fiore [didascalia]
   La scuola perde clienti, gli stalag si svuotano, come all’ultimo giorno di vacanza: ** “il giorno d’estate che la domestica scopriva sembrava altrettanto morto e immemorabile d’una sontuosa e millenaria mummia che la nostra vecchia domestica avesse liberata con cautela da tutte le sue fasce, prima di farla apparire, imbalsamata nella sua veste d’oro". Forse è venuto il momento di lasciare anche noi questo sogno concentrazionario a fin di bene, naturalmente!
   L'insegnante ingenuo ha sempre saputo, ora il re è nudo in tivvù con le facce belle e i piè veloci rampicanti. Impegnato nel "sociale", l'insegnante ostaggio di scuola pubblica, è consapevole che se non vuole semplicemente addestrare, deve mobilitare gli spiriti liberi dei suoi allievi e dei loro referenti parentali, ma il suo spiritualismo di rifugiato deve lasciare il passo alla macchina stritolatrice della formazione di massa senza por tempo in mezzo. Coacervo di spinte "sociali" la scuola pubblica - quasi sempre statale - ora non serve neanche a contenere i ragazzi che non lavorano, capito? In Italia i volponi della politica cinquant'anni orsono mangiarono la foglia e proclamarono il liberi tutti, todos caballeros, venga avanti dottò. Scuole che contengano le ragazze e i ragazzi, letture di contenzione che simulano i letti, già letti, già dette e fatte.

Ma dall'Oriente, ma, piano, quale luce erompe da quella finestra? E l'oriente, e Giulietta è il sole! Oh, sorgi bel sole, e uccidi la luna invidiosa che è già malata e pallida di rabbia, giovani dagli occhi a mandorla o bel tenebrosi a ovest dell'Indo o da dove volete voi, dilagano dalle pianure del nord-est e oltre mare: siamo ben dentro al dominio delle tecniche, nella scuola che boccheggia.. Alla pacata riflessione dei singoli succede la possente macchina compulsiva della conoscenza integrata dei media [le conoscenze, fatte e rifatte non conta, a disposizione s'incontrano esponenzialmente (i media sono digitali, in rete, sociali)]. Le competenze diffuse, la loro elaborazione distribuita, il fondamentale portato del linguaggio elaborato in situ, lo stesso tessuto territoriale collassato dal confluire dei mezzi e dalla molteplicità delle realizzazioni.

* Il termine, derivato dal latino "troclea", carrucola, o dal greco "troclòs", ruota, indica il dispositivo da sollevamento composto da una cassa metallica o in legno contenente due o più paia di carrucole investite da più tratti di una medesima fune. Paranco di due bozzelli, uno fisso e uno mobile, e una o più carrucole, su cui si avvolge una fune per sollevare grandi pesi. Per Guglielmotti, la "taglia" (romanizzato in "traglia") è la "cassa di bozzello che porta parecchie tacche nelle sue cavatoie, dove può ricevere parecchie pulegge. L’essenziale è la pluralità degli occhi dentro alle cavatoie di una cassa sola. Taglia rispetto al nome deriva dalle tagliate artificiose e acconcie a ricevere la pluralità delle pulegge in una cassa sola. Rispetto alla materia, può essere di sorbo, di olmo, di metallo, secondo il servigio cui è assegnata. Rispetto alle pulegge, può averne molte, l’una sopra all’altra o allogate sull’istesso livello, o sovrapposte nella stessa e nell’opposta faccia, in più ordini. Due taglie, quando sieno a più occhi, e ordite con un canapo insieme, formano un solo paranco" (A.GUGLIELMOTTI, cit., ad vocem). 
 Taggia s. m. Carrucola: Strum. di legno o d'altra materia, nel quale ha una girella scanalata, a cui s'adatta fune o canapa per tirar su pesi, e appiccata a un ferro sopra il pozzo serve comunem. ad attignere acqua; ed anche ce ne serviamo a molte altre diverse cose. I Fior. dicono Carrucola La carrucola di legno, e Puleggia La carrucola di metallo.
a dûe rêue; Carrucola doppia. Récamo e latin. Troclea.
a træ rêue; Carrucola a tre girelle.
da macchinetta dō martin; Girella del girarrosto.
dō spiddo; Girella dello spiedo.

** È proprio il pittore infatti a presentargli alcune 'fanciulle in fiore', una piccola compagnia di giovani villeggianti che si distinguono dalla massa di anziani e famigliole. Tra queste c'è l'affascinante e misteriosa Albertine, che diventerà la mira amorosa del narratore...
( Perché in verità Proust anziché leggerlo bisognerebbe farselo leggere, come anticamente facevano i ricchi nobili. E ascoltare la gentile lettrice standosene stesi con gli occhi chiusi o aperti a fissare il soffitto. La fatica del tradurre continuamente in immagini e concetti i segni che compongono le parole stanca gli occhi e fuorvia la mente, anche perché c’è poco di azioni e di situazioni. E le elucubrazioni, i pensieri, i rimurginii per la loro astrattezza se non per la loro profondità talvolta finiscono per scivolare sulle nostre (o almeno sulle mie) circonvoluzioni cerebrali come acqua sul marmo. Con un ricamo fitto e sottilissimo Proust dà corpo ai sospiri e sospiro alle parole, significato anche alle sensazioni meno significative; ragione ai sentimenti e sentimento alla ragione. Proust narra l’animo umano in tutti i suoi risvolti, nessuno escluso.)

sabato 27 aprile 2013

[scrittura] banalità del reale

quel volume «non deve esser letto come un ricettario, ma come un atteggiamento etico». «Spesso gli amici (...) insistono perché io scriva per loro un metodo, che io precisi i programmi (...)», annota don Milani in Esperienze pastorali, pubblicato nel 1958, quattro anni dopo l’arrivo a Barbiana. «Sbagliano la domanda, non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare per fare scuola, ma solo di come bisogna essere per poter fare scuola».
   Per esempio consideravano il gioco e le vacanze un diritto, la scuola un sacrificio. Non avevano mai sentito dire che a scuola si va per imparare e che andarci è un privilegio. Il maestro per loro era dall'altra parte della barricata e conveniva ingannarlo. Cercavano perfino di copiare. Gli ci volle del tempo per capire che non c'era registro. Anche sul sesso gli stessi sotterfugi. Credevano che bisognasse parlarne di nascosto. Se vedevano un galletto su una gallina si davano le gomitate come se avessero visto un adulterio. Comunque sul principio era l'unica materia scolastica che li svegliasse. Avevamo un libro di anatomia. Si chiudevano a guardarlo in un cantuccio. Due pagine erano tutte consumate. Più tardi scoprirono che son belline anche le altre. Poi si accorsero che è bella anche la storia. Qualcuno non s'è più fermato. Ora gli interessa tutto. Fa scuola ai più piccini, è diventato come noi. Qualcuno invece siete riusciti a ghiacciarlo un'altra volta. Delle bambine di paese non ne venne neanche una. Forse era la difficoltà della strada. Forse la mentalità dei genitori. Credono che una donna possa vivere anche con un cervello di gallina. I maschi non le chiedono di essere intelligente. E' razzismo anche questo. Ma su questo punto non abbiamo nulla da rimproverarvi. Le bambine le stimate più voi che i loro genitori. 
   Sandro aveva 15 anni. Alto un metro e settanta, umiliato, adulto. I professori l'avevano giudicato un cretino. Volevano che ripetesse la prima per la terza volta. Gianni aveva 14 anni. Svagato, allergico di natura. I professori l'avevano sentenziato un delinquente. E non avevano tutti i torti, ma non è un motivo per levarselo di torno. Né l'uno né l'altro avevano intenzione di ripetere. Erano ridotti a desiderare l'officina. Sono venuti da noi solo perché noi ignoriamo le vostre bocciature e mettiamo ogni ragazzo nella classe giusta per la sua età. Si mise Sandro in terza e Gianni in seconda. E' stata la prima soddisfazione scolastica della loro povera vita. Sandro se ne ricorderà per sempre. Gianni se ne ricorda un giorno sì e uno no. La seconda soddisfazione fu di cambiare finalmente programma. 
   Voi li volevate tenere fermi alla ricerca della perfezione. Una perfezione che è assurda perché il ragazzo sente le stesse cose fino alla noia e intanto cresce. Le cose restano le stesse, ma cambia lui. Gli diventano puerili tra le mani. Per esempio in prima gli avreste detto riletto per la seconda o terza volta la Piccola Fiammiferaia e la neve che fiocca fiocca fiocca. Invece in seconda ed in terza leggete roba scritta per adulti. Gianni non sapeva mettere l'acca al verbo avere. Ma del mondo dei grandi sapeva tante cose. Del lavoro, delle famiglie, della vita del paese.
 
l'estetica delle vigilant camera: della vita del paese

Pedinamento della realtà (...) Negli anni successivi portando alle estreme conseguenze la teoria del cinema come "pedinamento della realtà", si dedica ad alcuni film a episodi (...) L’esperimento che nasce da rifiuto di ogni artificio spettacolare non ha tuttavia il successo sperato pur essendo condotto da registi come (...) [Key words, fallito e registi]. Il pedinamento istintivo della realtà con Videor si muove nella direzione opposta al cinema (macchina a spalla, standup, tempi Q.B.), quello di montaggio, ed ogni cinema di confezione tecnica (macchine a volontà, allestimento spettacolare, ritmi incalzanti). L'estetica è piuttosto quella delle vigilant camera, piuttosto che le videoinstallazioni.

venerdì 26 aprile 2013

L'uomo col casco

       Q u a s i   o g n i   i n t e r v i s t a   i n i z i a v a   c o n   i l  c o s i d d e t t o    “ p r o b l e m a  d i  G a l i l e o ” : 
« U n   p a e s e   h a   d u e   p i a z z e   A  e  B  ;   i l   p e r i m e t r o   d e l l a   p i a z z a   A   è   m a g g i o r e    d e l   p e r i m e t r o   d e l l a   p i a z z a   B ;   q u a l e   d e l l e   d u e   p i a z z e   h a   a r e a   m a g g i o r e ? (... è più grande?)» .
M o l t i s s i m i   d e g l i   i n t e r v i s t a t i ,   d e c i s a m e n t e   l a   g r a n d e   m a g g i o r a n z a ,   4 0   s u   4 3 ,   a n c h e   l a u r e a t i , a n c h e   i n s e g n a n t i   d i   s c u o l a   s u p e r i o r e , a f f e r m a n o   c h e   h a   a r e a   m a g g i o r e   l a p i a z z a   c h e   h a   p e r i m e t r o   m a g g i o r e , s a l v o   p o i   c o r r e g g e r s i  s p o n t a n e a m e n t e ,   a f f e r m a n d o   c h e   “ n o n   è   d e t t o ” ,   a n c o r   p r i m a   d i   e f f e t t u a r e   t u t t e    l e   p r o v e   p r e v i s t e   n e l l ’ i n t e r v i s t a   ( e   q u i    s i    n o t a   u n   m a g g i o re   a d d e n s a m e n t o   t r a   g l i    i n s e g n a n t i   d i    s c u o l a   s u p e r i o r e )   o p p u r e   a c c e t t a r e    c h e    l a   p r o p r i a    r i s p o s t a    f o s s e    c r i t i c a b i l e    e     s c o r r e t t a ,   m a   s o l o     d o p o     a v e r     e s e g u i t o     l e    p r o v e   ( e  q u i   s i   n o t a   u n   m a g g i o r     a d d e n s a m e n t o    t r a     g l i     i n s e g n a n t i    d e i     p r i m i    l i v e l l i    s c o l a s t i c i ) .   D u n q u e ,  i l    c a m b i o   d i    c o n v i n z i o n e    è    p a l e s e ,  a    v o l t e   f o r t e , e    in   p a r e c c h i    c a s i    r i c h i e d e     p r o v e    e     r i f l e s s i o n e    n o n    b a n a l i . 
itinerario

Verte (Aiguille) Arete du Jardin


per  saperne di più Cantieri d’alta quota [http://www.cantieridaltaquota.eu/il-libro/] Luca Gibello a Roma (10 maggio 2013)

gli insegnanti di sinistra nel mitico '68 predicando



    Non solo contro una funzione politicamente conservatrice si rivoltarono gli insegnanti di sinistra nel mitico '68 predicando il "rifiuto del ruolo", ma contro un vuoto che avevano percepito prima degli altri. Chi si adoperò per riempirlo di contenuti politici (di segno opposto naturalmente a quelli che si pensavano "voluti dal sistema"); chi scelse di mostrare il "re nudo", rinunciando ad ogni autorità  perchè non c'era nulla a sostenerla; chi sognò di poter sostituire all'insegnante qualcosa  che in fondo era abbastanza simile alla classica figura del "maestro": non un ruolo, cioè, ma un uomo, con la sua maturità e la sua personale cultura. Fosse pure ciascun insegnante a suo piacere sociologo oppure studioso di storia o magari matematico o, perchè no, pittore; al momento opportuno il suo gusto per la ricerca e la sua simpatia umana avrebbero saputo fargli trovare le tecniche adatte e, in ogni caso egli avrebbe saputo comunicare agli altri il senso della cultura. **  [Il piccolo Rifugio Charpoua, ai piedi dell'Aiguille Verte e del Dru.]
** grandi frane nel 1997, 2003 e 2005 hanno cancellato la maggior parte di questi percorsi, ad eccezione di quelli al muro all'estrema sinistra. Una nuova verginità per la parete ovest del Dru. Purtroppo, gli alpinisti dovranno attendere diversi decenni prima che la roccia..
 Utopia certo, anche se generosa, quella di pensare a 700.000 persone colte sparse nella scuola italiana.
Paola Ciambruschini
[Notariato] La Commissione permanente dell’Unione Matematica Italiana afferma che: «L’educazione matematica deve contribuire, insieme con tutte le altre discipline, alla formazione culturale del cittadino, in modo da consentirgli di partecipare alla vita sociale con consapevolezza e capacità critica. Le competenze del cittadino, al cui raggiungimento concorre l’educazione matematica, sono per esempio: esprimere adeguatamente informazioni, intuire e immaginare, risolvere e porsi problemi, progettare e costruire modelli di situazioni reali, operare scelte in condizioni d’incertezza. La conoscenza dei linguaggi scientifici, e tra essi in primo luogo di quello matematico, si rivela sempre più essenziale per l’acquisizione di una corretta capacità di giudizio. In particolare, l’insegnamento della matematica deve avviare gradualmente, a partire da campi di esperienza ricchi per l’allievo, all’uso del linguaggio e del ragionamento matematico, come strumenti per l’interpretazione del reale e non deve costituire unicamente un bagaglio astratto di nozioni».

Lassù tra le montagne

Nel ciclo di serate 
“Temi, storie e protagonisti delle nostre montagne” 


Cantieri d’alta quota [http://www.cantieridaltaquota.eu/il-libro/]
Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi 
Luca Gibello 


maggio 10 ore 19 Sede C.A.I. Roma via Galvani, 10 Roma 
Sarà presente l’autore | ingresso libero 
Informazioni | www.cairoma.it  - 349.1757192 - www.cantieridaltaquota.eu 


CLUB ALPINO ITALIANO 
Sezione di Roma 


Con il contributo di Con il patrocinio di Impresa Edile - Sordevolo (Biella) Specializzata in lavori di montagna Associazione Nazionale Alpini Sezione di Torino Club Alpino Italiano Media partner segnidartos® Editore | Informazioniwww.cairoma.it 349.1757192 - www.cantieridaltaquota.eu | 2013venerdì presentazione CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Roma fondata nel 1873 Nel ciclo di serate “Temi, storie e protagonisti delle nostre montagne”

mercoledì 24 aprile 2013

offrendosi alla comunità locale e al territorio la scuola

Scuole civic center. "offrendosi alla comunità locale e al territorio la  scuola si configura come civic center in grado di fungere da motore del territorio in grado di valorizzare istanze sociali, formative e culturali".
Quando lo spazio insegna

L’area frequentata dagli studenti sia durante i tre break previsti nella giornata che durante le ore di pausa o ancora per la realizzazione degli spettacoli. http://www.indire.it/eventihttp://www.indire.it/eventi/quandolospazioinsegna/materiali/4het-gymnasium/

martedì 23 aprile 2013

Alti Lai

tra un pò ti parlerò delle esposizioni degli allievi di emma castelnuovo e del nostro web..
e di quello che chiamerò il test dello spago di vincenzino.
ciao, a dopo.

Inserito 10-12-2004 alle ore 17:25  in Mondo Ai Lati ad Arcavacata

[cache] google tales il test dello spago di vincenzino
Vincenzino è un ragazzino occasionale allievo per un giorno di Emma Castelnuovo, compito in classe: "Oggi è stato il primo giorno di scuola. C'era matematica. E' venuta Emma con uno spago."

Sapete quanto male io pensi dei test, e della scuola, tout court; ma...
sentite quant'è forte il nostro gambarara (un professore che si occupa con puntualità dei suoi studenti: sono sempre stupito di un tale evento! bravo daniele):
Non aver superato uno o due test significa soltanto che dovete studiare meglio quelle materie, e scoprirne il collegamento con le altre. Non aver superato tre o quattro test significa che non avete ancora trovato il ritmo e il metodo per lo studio universitario. E’ ora di applicarsi a fondo: studiate da soli sui manuali, con regolarità e concentrazione, facendo i vostri riassunti e le vostre schede, e poi studiate anche con un compagno, discutendo assieme le cose che avete studiato, cercando di applicarle e di metterle in movimento.
Il mio giudizio su questo vostro primo test è che nell’assieme siete andati abbastanza bene.

daniele gambarara

tra un pò ti parlo pure della questione test, con proposte alternanti adeguate al lavoro di/con numerose persone in contemporanea. | ti parlerò delle esposizioni degli allievi di emma castelnuovo e del nostro web.. | e di quello che chiamerò il test dello spago di vincenzino. ciao, a dopo. | [http://www.dm.unibo.it/rsddm/it/articoli/damore/519%20area%20e%20perimetro%20pdf.pdf]


lunedì 22 aprile 2013

messaggi steganografati

didascalia, foto,.. Via Paolo Fabbri 43 ha scritto una nota intitolata Avevo un uomo che scriveva didascalie su ogni foto. Leggi il testo intero qui. 

Aggiungi didascalia: ferragosto 2010 roma eur

due cose utili a..

Facce da ministro:
LA FOTO NAVIGABILE


SecretBook , è questo il nome di una "simpatica" ( non per facebook ) estensione per Chrome che permette agli utenti del social in blu di nascondere dei messaggi crittografati


SecretBook , è questo il nome di una "simpatica" ( non per facebook ) estensione per Chrome che permette agli utenti del social in blu di nascondere dei messaggi crittografati, o forse sarebbe meglio meglio dire "steganografati", al'interno delle immagini che si caricano.
Si potrà leggere il messaggio con una apposita password
Il tutto seguendo l'algoritmo di compressione delle immagini di Facebook quindi si può dire che si sia entrati in casa proprio dalla porta principale :)(Barretta [Mario] il maestro)

Citato a fondo

"Amleto, sì: ma quest'opera è troppo piena di citazioni"
Fidarsi è bene?
Sfidarsi è bene ma
(1985)
Sfidarsi é bene
per cercare
il meglio
sfidare il
vento
sul mare d'inverno
ma nell'acqua gelida
non c' é verso che tenga
- se citato a fondo

sabato 20 aprile 2013

relazioni esistenti tra perimetro ed area di una figura piana

S u n t o . I n q u e s t a r i c e r c a s i e s a m i n a n o l e c o n v i n z i o n i d i i n s e g n a n t i e s t u d e n t i a p r o p o s i t o d e l l e r e l a z i o n i e s i s t e n t i t r a p e r i m e t r o e d a r e a d i u n a f i g u r a p i a n a . L a r i c e r c a s i i n s e r i s c e i n u n c l a s s i c o f i l o n e , m o l t o e s p l o r a t o d a o l t r e 6 0 a n n i , m a c o n m o l t i f a t t o r i d i n o v i t à . I n p a r t i c o l a r e , s i e s a m i n a l a m o d i f i c a d e l l e c o n v i n z i o n i , i l l i n g u a g g i o u s a t o p e r e s p r i m e r l a , i l g r a d o d i i n c i d e n z a c h e h a n n o g l i e s e m p i f o r n i t i ; s i d i s c u t e u n ’ i d e a s e c o n d o l a q u a l e p r o p r i o l e s u p p o s t e r e l a z i o n i t r a p e r i m e t r o e d a r e a s o n o u n e s e m p i o d i c o m p o r t a m e n t o i n b a s e a l q u a l e l o s t u d e n t e t e n d e a c r i t i c a m e n t e a c o n f e r m a r e m a g g i o r a z i o n i o m i n o r a z i o n i t r a e n t i t à p o s t e i n r e l a z i o n e .
Età del Bronzo – Età del Ferro Il perimetro di tutela integrale si sovrappone in parte all’area di vincolo già esistente
R é s u m é . D a n s c e t t e r e c h e r c h e o n e x a m i n e l e s c o n v i c t i o n s d ’ e n s e i g n a n t s e t é t u d i a n t s a u s u j e t d e s r e l a t i o n s e x i s t a n t e s e n t r e p é r i m è t r e e t s u r f a c e d ’ u n e f i g u r e p l a n e . L a r e c h e r c h e s ’ i n s è r e d a n s u n f i l o n c l a s s i q u e , t r è s e x p l o r é d e p l u s q u e 6 0 a n s , m a i s v e c p l u s i e u r s f a c t e u r s d e n o u v e a u t é . E n p a r t i c u l i e r , o n e x a m i n e l a m o d i f i c a t i o n d e s c o n v i c t i o n s , l e l a n g a g e u t i l i s é p o u r l a e x p r i m e r , l e d e g r é d ’ i n c i d e n c e q u e o n t l e s e x e m p l e s d o n n é s ; o n d i s c u t e u n e i d é e s e l o n l a q u e l l e j u s t e m e n t l e s p r é s u m é e s r e l a t i o n s e n t r e p é r i m è t r e e t s u r f a c e s o n t u n e x e m p l e d e c o m p o r t e m e n t s u r l a b a s e d u q u e l l ’ é t u d i a n t t e n d n o n c r i t i q u e m e n t à c o n f i r m e r a u g m e n t a t i o n s o u d i m i n u t i o n s e n t r e e n t i t é s m i s e s e n r e l a t i o n . 
LA PICCOLA PESCA NELLE AREE MARINE PROTETTE
R e s u m e n . E n e s t a i n v e s t i g a c i ó n e x a m i n a m o s l a s c o n v i c c i o n e s d e m a e s t r o s y e s t u d i a n t e s e n l o c o n c e r n i e n t e a l a s r e l a c i o n e s e x i s t e n t e s e n t r e p e r í m e t r o y á r e a d e u n a f i g u r a p l a n a . L a i n v e s t i g a c i ó n s e i n s e r t a e n u n a c o r r i e n t e c l á s i c a , e x p l o r a d a p o r m á s d e 6 0 a ñ o s , p e r o q u e h o y i n c l u y e n u e v o s f a c t o r e s . E n p a r t i c u l a r , s e e s t u d i a e l c a m b i o e n l a s c o n v i c c i o n e s , e l l e n g u a j e u t i l i z a d o p a r a e x p r e s a r d i c h o c a m b i o , e l g r a d o d e i n c i d e n c i a q u e t i e n e n l o s e j e m p l o s d a d o s ; y e n p a r t i c u l a r d i s c u t i m o s l a i d e a s e g ú n l a c u a l e x a c t a m e n t e l a s s u p u e s t a s r e l a c i o n e s e n t r e p e r í m e t r o y á r e a c o n s t i t u y e n u n e j e m p l o d e l a a c t i t u d n o c r í t i c a d e l e s t u d i a n t e q u e t i e n d e a c o n f i r m a r a u m e n t o s o d i s m i n u c i o n e s e n t r e e n t i d a d e s p u e s t a s e n r e l a c i ó n .
zooooom
S u m m a r y . I n t h i s p a p e r w e e x a m i n e t e a c h e r s ’ a n d s t u d e n t s ’ c o n v i c t i o n s c o n n e c t e d w i t h t h e r e l a t i o n s t h a t e x i s t b e t w e e n a r e a a n d p e r i m e t e r o f a p l a n e f i g u r e . T h e r e s e a r c h j o i n s , w i t h m a n y n e w f e a t u r e s , a c l a s s i c m a i n s t r e a m t h a t h a s b e e n e x p l o r e d a l o t f o r o v e r 6 0 y e a r s . I n p a r t i c u l a r w e e x a m i n e t h e c h a n g e o f c o n v i c t i o n s , t h e l a n g u a g e u s e d t o e x p r e s s i t , t h e d e g r e e o f i n c i d e n c e o f t h e e x a m p l e s w e p r o v i d e ; w e d i s c u s s a n i d e a a c c o r d i n g t o w h i c h j u s t t h e s u p p o s e d r e l a t i o n s b e t w e e n a r e a a n d p e r i m e t e r a r e a n e x a m p l e o f t h e s t u d e n t ’ s b e h a v i o u r t h a t l e a d s h i m t o c o n f i r m w i t h o u t c r i t i c i s m m a j o r i z a t i o n s a n d m i n o r i z a t i o n s b e t w e e n e n t i t i e s t h a t a r e p u t i n r e l a t i o n s h i p .

Si noti che il ricorso ad un linguaggio colloquiale di basso profilo formale o almeno culturale in ambito matematico NON è fatto peculiare dei primi livelli di scolarità. Sono anzi alcuni studenti universitari quelli che più ci sorprendono con aggettivi e locuzioni assai poco cònsoni alla geometria ufficiale: 
«Se una [figura] lo fai sottilina...»,«Se faccio una cosa molto spigolosa, il perimetro...» etc. Moltissimi intervistati tentano di ricorrere a disegni esplicativi che illustrino, confermino, smentiscano il proprio pensiero; il risultato, però, è assai deludente: ben pochi studenti, senza distinzioni di livello scolastico, sanno usare davvero il disegno per validare o negare le proprie asserzioni; provano, ma non dominano questo specifico linguaggio grafico..[vedi] relazioni esistenti tra perimetro ed area di una figura piana..

Matematica nel palinsesto

Firenze 15 aprile 2013
Pier Daniele Napolitani in occasione della Festa della matematica 2013 parla delle opere scritte da Archimede giunte fino a noi

Fabio Brunelli
15:35  -  
YouTube
  -  

lunedì 15 aprile 2013

google

Finchè c'è google c'è speranza


nota bene d'agostini

Andrea D'Agostini2:24 PM
+
1
0
1


+fabio ciomei  tranquillo se hai acceso un telefonino hai già fatto abuso di Eulero per oggi :)

search