giovedì 25 giugno 2015

La riforma protestata

  1. 1978 -corsi-e-ricorsi Marcella BacigalupiUtopia certo, anche se generosa, quella di pensare a 700.000 persone colte sparse nella scuola italiana.  
  2. Parlare di scuola con Emma, quando chiarisce che la sua, e nostra, libertà d'insegnamento si basava sull'assenza sostanziale di visite d'ispezione. Consapevoli noi che di Emma ce ne eravamo pochi e che ipocritamenteinvece associavamo al nostro lavoro 700.000 routiniers [ndr. in tedesco, Spezialist (ah ah)] che gonfiavano a dismisura d'un botto la scuola di massa italiana. E che  botto!
  3. Matteo Renzi: Dal 2016, oltre 800mila docenti potranno fruire della Carta dell'insegnante per acquisti inerenti l'aggiornamento...Ma con la riforma la formazione diventa obbligatoria, permanente e strutturale...Che botto!

la riforma protestante Di concerto con gli organi collegiali può individuare percorsi formativi e iniziative per l'orientamento e la valorizzazione delle eccellenze. E dal 2016/2016, sceglie i docenti da assumere dagli albi territoriali, cui conferirà incarichi triennali. A regime, tutti i docenti della scuola saranno scelti dal capo d'istituto. 

[Orazio Converso Executive producer. EDITORIALE.] L'esperienza di Freinet, e di Emma Castelnuovo, indica una direzione che dice ben altro: i cosiddetti metodi  dei normalizzatori, sono per la formazione umana  gabbie inaccettabili in una società aperta, democratica e liberale - cioè fondata sull'individuo e la sua determinazione individuale.
   La sostanza del grande magistero di questi nostri maestri sta  in una scelta squisitamente politica, partire dalle difficoltà, dalle diverse abilità, dal dialogo con tutti nella scuola di tutti.   Nessuna "didattica" a semplificare la complessità dei problemi che pone un rapporto democratico in società profondamente segnate dalle disuguaglianze: a cominciare dalle attività scolastiche aperte della scuola di massa.
   Allora ecco il punto: Freinet e Castelnuovo se cominciassero oggi costruirebbero il loro magistero sulle reti sul digitale sulle concrete disponibilità della società globale [op.cit. vedi:  my phrasebook voice]: non si chiuderebbero nel sistema scolastico (quello  intenderci, che produce l'analfabetismo sostanziale de  il 68,2% della popolazione, pari a 39.146.400 unità).
  Le agenzie dell'apprendimento, con valenze fortemente formative, sono ormai ben diffuse in tutte le articolazioni della società, là vanno individuate e riprese. 
Emma e Freinet hanno lavorato sempre alla dissoluzione della scuola, un pò come Franco Basaglia fondò il suo impagabile lavoro sulla chiusura preliminare dei manicomi di contenzione.

mercoledì 17 giugno 2015

il rebus della didattica

grazie a Renata (posts) ecco Giorgio Dendi (posts)

Maieutica del gioco linguistico nell'emittente telematica
il mondo salvato dai ragazzini

GIOCHI LINGUISTICI
o GIOCHI MATEMATICI
il giocare è una cosa seria
Fondamentale la telecamerina ed il superamento del videomaker da parte del protagonista, un drammaturgo, che dialoga esso stesso con il deutoragonista. La telecamera è l'ascoltatore ideale, lo spettatore fedele alla sceneggiatura; la scenografia è minimizzata per un'azione scenica semplice e diretta al ragionamento a cui dare corpo.

Gabriel, le combinazioni di parole leggendo il testo.

il problema delle due culture, la letteratura delle tecnoscienze e la didattica per andare oltre: demenziale e casuale il mondo salvato daai ragazzini., o almeno dal rapporto con il bambino.
ecco il non sense che risolve l'enigmatica esistenza del doppio-senso.



martedì 16 giugno 2015

il più grande poeta italiano (C.Bene)

Le vele le vele le vele
Che schioccano e frustano al vento
Che gonfia di vane sequele
Le vele le vele le vele!
Che tesson e tesson: lamento
Volubil che l’onda che ammorza
Ne l’onda volubile smorza…
Ne l’ultimo schianto crudele…
Le vele le vele le vele


(Dino Campana, Barche amorrate, 1914)

mercoledì 10 giugno 2015

le scuole protagoniste

Il progetto rivolto alle scuole prevede che gli studenti e gli insegnanti contribuiscano attivamente all'organizzazione dell'iniziativa, animando tutti i momenti salienti della giornata con interventi, letture, poesie, cartelli, striscioni, musica e balli. Nella guida alla partecipazione si spiega l'importanza dell'educazione alla pace dei più giovani: «dopo 100 anni di guerre vogliamo cambiare strada e dare inizio a 100 anni di pace. Vogliamo educarci alla pace. Vogliamo invitare tutti a costruire la pace. Vogliamo che sia riconosciuto il diritto alla pace».
Lo strano linguaggio militaresco, e non, della militanza scolastica
[.] Una scuola elementare milanese chiamata 'Senza zaino', perché i libri restano a scuola. Qui le lezioni iniziano nell''agorà', uno spazio dove, seduti su cuscini, i bambini e la maestra si danno il buongiorno, raccontano come si sentono e provano a capire insieme cosa si farà durante la giornata. [.] Una scuola media a Pontenure, provincia di Piacenza, dove gli studenti seduti in gruppo su grossi pouf colorati creano testi interattivi con i tablet. Dopo, si siedono intorno a un tavolo, tra vetrini e microscopi, per la lezione di scienze, e se c'è bel tempo fanno l'ora di lettura in giardino. Al pomeriggio lavorano in classi di età mista e modellano insieme la creta o intagliano il legno. [.] Un istituto agrario di Salerno, dove gli studenti lavorano la terra e studiano sui libri nel tentativo di preservare e rilanciare il proprio territorio, in una regione martoriata da ecomafie e speculazioni. [.] e cento e cento scuole buone e meno buone ma tutte originali..
|fra le “cento scuole” (IV-III secolo a.C.)|  La chiave per l’armonia è di non intervenire, meno si interferisce e più il corso naturale delle cose porta verso l’armonia. Da questo deriva, dal punto di vista sociale, un distacco dagli affanni di tutti i giorni (l’ideale taoista era l’uomo a diretto contatto con la natura contrariamente  all’obbligato artificio della vita civile). Certe persone scelsero il taoismo, l’isolamento e la meditazione in cerca di un maestro per avvicinarsi alla spontaneità della via. Dal punto di vista politico il taoismo suggerisce il non intervento nel governare (niente leggi e così via), lasciare che la società si sviluppi spontaneamente. (passo 3 e 57)
Meno si fa studiare la gente e meno si tiene informata, meno utilizzerà questi strumenti contro gli altri. Tra confucianesimo e taoismo è prevalso il primo: si dice che il confucianesimo sia stato usato per regolare la società e il taoismo per regolare la propria interiorità. Ma l’idea politica del taoismo non coincide con l’anarchia perché è previsto comunque un governo che deve lasciare le cose nel modo più naturale possibile ma non nel disordine totale (limita l’agire, non lo elimina).
Le smart cities e le nanoparticelle. Il Dna e le cellule staminali. Sono solo alcuni dei temi che saranno al centro delle 128 lezioni di scienza che tornano in cento scuole della Toscana grazie a Pianeta Galileo, l’iniziativa del Consiglio regionale per promuovere la cultura scientifica tra i giovani che si è aperta oggi a Firenze. Fino a gennaio saranno oltre 70 i relatori coinvolti e 32 i progetti presentati nelle scuole per quest’undicesima edizione della rassegna culturale che è un esempio unico in Italia.

martedì 9 giugno 2015

make&play

info@xuni.it  Light-Lab: un lab per imparare i concetti di base dell' elettronica. Utilizzando materiale povero e led si potranno...
Posted by Make&Play on Monday, June 8, 2015
makenplay makers e prototipazione elettronica per ragazzi.

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