venerdì 26 agosto 2011
Ci dividemmo i compiti
Ci dividemmo i compiti: Ugo e Lina si occupavano della parte tecnica, Emma ed io della stesura dei fascicoli. Ma tutto questo lavorando insieme e concordando ogni passo.
Realizzare il movimento non è banale anche perché nella figura proiettata i particolari risultano ingigantiti.
Per le traslazioni e le rotazioni andò tutto bene. Bastava far scorrere (o ruotare) sul piano di base un altro lucido con su la figurina colorata, naturalmente eseguendo il movimento "fuori campo".
I guai cominciarono quando volemmo portare, con un ribaltamento, la metà di un triangolo isoscele sull'altra. Un filo, anche sottilissimo, usato per fissare il lato del triangolo mobile all'asse di simmetria, sullo schermo sembrava un palo, una strisciolina di scotch sembrava un'ombra nera. E fui proprio io a trovare una soluzione di cui, a trent'anni di distanza, sono ancora giustamente orgogliosa: bastava non fissare il lato ma lasciarlo aderire libero all'asse, fissando solo fuori campo con due pezzetti di scotch il "piano" ribaltabile che conteneva il triangolo mobile. E ti garantisco che ancora oggi questo triangolo ruota senza scosse nello spazio come lo facesse con le forze proprie!
Mi sono un po' dilungata, ma volevo farti capire quanto ci siamo divertiti
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