Ritornai nel Niger fra gennaio e febbraio del 1982. L’invito venne da un gruppo d’insegnanti del Niger.
E
cosi andammo in Land Rover nel nord del paese,a Tahoua e ad Agades. E
le reazioni sono le stesse: un intelligenza viva, una gioia di
apprendere, di studiare. Percorrendo la strada che taglia il deserto
s’imparano tante cose: la strada era costruita per raggiungere una
miniera d’Uranio e cosi, andando verso nord s’incontravano camion
diretti al sud, all’aeroporto di Niamey per portare ricchezze ai paesi
ricchi. Non si riflette nel nostro mondo dove domina il culto del denaro
e del potere, che perdere intelligenze come quelli di Amadou e dei suoi
compagni è ben peggio che perdere una miniera d’Uranio. Ma torniamo
alla nostra piccola scuola , dobbiamo essere sereni.
I
tabelloni ed i materiali che avete voluto accettare stanno li, non
certo per essere ripetuti dagli allievi. Sono li soprattutto , per farci
riflettere che anche la più elementare delle esposizioni , anzi
soprattutto la più elementare porta ad unire bambini , ragazzi, giovani
delle razze e degli ambienti più diversi .
Nessun commento:
Posta un commento