"Vi
è un unico rischio serio, quello di vivere la rivoluzione digitale
in modo meramente strumentale e tecnologico.
L'autentica cultura informatica è invece quella
che sa riconoscere la componente procedurale,
algoritmica, strutturale in ogni attività e disciplina,
come una componente irriducibile ad altri paradigmi conoscitivi."

in modo meramente strumentale e tecnologico.
L'autentica cultura informatica è invece quella
che sa riconoscere la componente procedurale,
algoritmica, strutturale in ogni attività e disciplina,
come una componente irriducibile ad altri paradigmi conoscitivi."
la cultura informatica- Furio Honsell
Nell’ambito della pedagogia frenetiana, adottata dal MCE, la differenziazione tra tecniche e metodi è di vitale importanza ; tale differenziazione viene sottolineata da Bruno Ciari il quale afferma che essendo il metodo una realtà chiusa in se stessa, che non consente quell’apertura dinamica necessaria per l’attuazione di una pedagogia popolare, non risponde alle esigenze di una scuola che deve tenere conto dello stretto rapporto esistente con la società e le sue innumerevoli sfumature; ciò che invece rispetta i sempre diversi bisogni sociali è la tecnica.
La tecnica, grazie alla sua flessibilità, ha la caratteristica sia di aderire alla realtà quotidiana del bambino sia di essere funzionale alla realtà sociale ; ma la caratteristica che differenzia in modo totale le tecniche dai metodi è la loro funzione sociale; infatti nelle tecniche usate dal MCE si attuano una serie di valori umani quali l’autonomia , il senso critica e il senso di responsabilità, che il bambino non ha naturalmente, ma che possono essere assimilati mediante la realizzazione di rapporti sociali ; tali tecniche hanno come valore implicito quello della democrazia ; una scuola è democratica nel momento in cui rispetti le individualità (la conoscenza profonda delle potenzialità, dei limiti e dei bisogni del bambino è il punto di partenza della didattica MCE) e liberi l’intelligenza.
Quindi una scuola che adotti le tecniche di vita e che per questo si dice popolare deve, come primo scopo, liberare intellettualmente e socialmente il bambino allontanandolo il più possibile dal conformismo e l’omologazione sociale.
La tecnica, grazie alla sua flessibilità, ha la caratteristica sia di aderire alla realtà quotidiana del bambino sia di essere funzionale alla realtà sociale ; ma la caratteristica che differenzia in modo totale le tecniche dai metodi è la loro funzione sociale; infatti nelle tecniche usate dal MCE si attuano una serie di valori umani quali l’autonomia , il senso critica e il senso di responsabilità, che il bambino non ha naturalmente, ma che possono essere assimilati mediante la realizzazione di rapporti sociali ; tali tecniche hanno come valore implicito quello della democrazia ; una scuola è democratica nel momento in cui rispetti le individualità (la conoscenza profonda delle potenzialità, dei limiti e dei bisogni del bambino è il punto di partenza della didattica MCE) e liberi l’intelligenza.
Quindi una scuola che adotti le tecniche di vita
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