mercoledì 21 settembre 2011

costruire e ri-scoprire


questo è quanto ha scritto una collega che ha partecipato all'officina nel 2010

"A Cenci apprendimento e matematica si sono intersecate in una esperienza che ha coinvolto i cinque sensi. La realizzazione dei modellini, con materiali poveri ma efficaci nei colori e nelle
funzioni, ha contribuito alla costruzione dei significati degli oggetti di studio; l'osservazione della matematica fuori e dentro il laboratorio del numero aureo, ha reso questa disciplina viva nelle sue manifestazioni e produzioni; ascoltare e incontrare i colleghi che, come tutti coloro che arrivano a Cenci, credono nella matematica da toccare e da "fare" rappresenta un forte stimolo metodologico e didattico. Il "gusto" della matematica si assapora nella condivisione di tre giorni che si svolgono in un luogo, Cenci, che meglio di qualunque altro luogo rappresenta la matematica nella sua officina del "fare con tutti i materiali a disposizione". I laboratori sono organizzati ma non costruiti; sono gli apprendisti di questa grande officina che contribuiscono alla realizzazione della matematica nel
laboratorio attraverso le osservazioni, le discussioni, le scoperte, i manufatti.
Ogni laboratorio è lo specchio degli esperti che lo avviano e ciò lo rende unico nella proposta e
metodologia; ma il comune denominatore è il crescendo della ri-scoperta. Infatti, gli apprendisti dell'officina di Cenci hanno la conoscenza, ma mancano di ri-scoperta della conoscenza, elemento indispensabile per attivare la curiosità, liberare la fantasia e proporre soluzioni "vecchie" e "nuove".

Questa ri-scoperta non è immediata, ma graduale e necessita del fare, del collaborare, del cooperare, dello stare insieme in un gruppo, eterogeneo, più o meno motivato, ma sicuramente curioso di sapere cosa c'è dietro il numero aureo, o il giardino di Pitagora, o la geometria del cielo. E' sorprendente essere protagonisti di ciò che avviene alla fine dei tre giorni: il gruppo così eterogeneo in partenza si consolida e uniforma nell'approccio ai diversi problemi affrontati, nella presentazione del percorso seguito, nella metodologia, nella carica emotiva che "fare matematica insieme" ha suscitato. E questo è possibile perché a Cenci la matematica si respira tutto d'un fiato, aprendo nuove strade a riflessioni cognitive, didattiche e metodologiche perché si è protagonisti attivi di un percorso ricco in partenza, ma che si impreziosisce nel suo divenire, grazie agli esperti ed apprendisti che lavorano in nome della Matematica da costruire e ri-scoprire" (Lara Castellana)

1 commento:

Videor ha detto...

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Lara Castellana
La "paura" è per cio che non si controlla e i nostri studenti sono incapaci di vivere e far vivere la Matematica. Se lo facessero,recupererebbero il controllo e la paura svanirebbe! I prof (spesso) non sanno insegnarla perché inventarsi situazioni reali in cui calare la matematica, condurre laboratori in cui costruire la matematica, trovare l'equilibrio tra il rigore matematico e l'approssimazione che la scuola spesso ci richiede è più difficile che ricorrere a teoremi,algoritmi,definizioni...seguendo un insegnamento tradizionale!
29 agosto alle ore 13.51

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