sabato 23 marzo 2013

E le tecnologie della parola?

[puoi trovarlo nelle Istruzioni per LooseTv]
Ci sono, nel nostro paese, i «chiacchieroni» e i lavoratori.
Il lavoratore si mette subito al lavoro. Ed è nel suo lavoro, attraverso e per il lavoro, che riflette, apprende, giudica, sente e ama. Il «chiacchierone» prima di tutto parla.
La superiorità che il lavoratore domanda alla sua ingegnosità e alla sua tenacia, il chiacchierone pretende di trarla dall'abilità che ha di manovrare le parole e di aggiustare le norme in un intrico di regole e di teorie di cui egli è il sommo sacerdote; è quello che egli chiama pretenziosamente la «logica» e la «filosofia». [chiacchiere-e-distintivi]

Daccordo, e le tecnologie della parola, allora?
..] si concentra sul momento della produzione o della ricerca formale. E mette fuori gioco il significato. Paul Klee scriveva che lavorando cercava rapporti tra i materiali usati, e solo quando in questo lavoro puramente formale si costituiva un’immagine non prevista, sorgeva il problema se accoglierla o no. L’immagine - o il significato era un di più di un'offerta del caso o dell'inconscio da prendere o meno in considerazione. Al contrario l’avanguardia rovescia le aspettative del gusto, insolentisce il pubblico, e si concentra sul momento della ricezione. Comprendiamo così i suoi procedimenti: come ridurre tutto Shakespeare a un atto unico, eseguire Beethoven alla rovescia, ..] eseguire-beethoven-alla-rovescia]

Le tecnologie della parola, allora? Mi spiego ma non mi spezzo. Ecco: Istruzioni per LooseTv.
La modernità e l'attualità d'oggi sono il digitale, vale a dire software, che è tecnologia della parola, coacervo dell'argomentazione filosofica, delle macchine di calcolo quantitative, di disegno operativo, e non ultimo Last but not least di racconto
I programmatori (scrittori di software) inseriscono tra le righe dei commenti, specie di glosse per se stessi e per i loro successori, ma non è di questo che si parla, è molto, molto di più sostanziale: con racconto si allude al processo vero e proprio che il software mette in moto, cioè la successione di eventi che il suo raccontare genera in una specie di racconto attivo..
La rimozione, lacaniana che sia o dei vigili urbani, non aiuta.


 Je n’ai pas toujours bien su ce que je voulais dire, mais, le plus souvent, c’est que je n’avais rien à dire. La nécessité de parler et le désir de n’être pas entendu. Ma vie ne tenant..

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