domenica 10 marzo 2013

Emittenti: la discussione sul rigore.

testo_La mia sul rigore mi si è crepato il monitor e il mouse è corso spaventato a rintanarsi nel buco nel muro [la congiuntivite e il milan]
testo_L’età richiedeva un’immagine / Della sua rapida smorfia, / Qualcosa per la scena moderna / Ma, in tutti i modi, non la grazia attica. / No, non certo i sogni tenebrosi / Dello sguardo interiore [(..) Ezra Pound]"
contesto_Vi è un unico rischio serio, quello di vivere la rivoluzione digitale in modo meramente strumentale e tecnologico. L'autentica cultura informatica è invece quella che sa riconoscere la componente procedurale, algoritmica, strutturale in ogni attività e disciplina, come una componente irriducibile ad altri paradigmi conoscitivi.(1 - Furio Honsell)"

I media attuali sono inadeguati alla forte richiesta di interattività che viene dalla società complessa, non più stratificata in modo ordinato ma orientata a modelli gassosi turbolenti ed in adattamento continuo agli ambienti di riferimento. La rete Internet per questo è divenuta man mano il loro rifugio sotto forma di web-radio web-tv - senza contare i quotidiani online, ibridi multimediali con funzioni interattive, attenti agli aggregatori di informazione e alle modalità di lettura, e di fruizione in genere. Il passo decisivo è maturo, quello dell Emittenza Telematica, della rete che si fa media capovolgendo nel contempo l'asse utente/giornalista a favore del primo termine, andando decisamente verso il peer to peer e la community degli utenti. Così il sistema trasferisce le funzioni di controllo dei processi dal giornalista d'informazione (ruolo datato eterodiretto) ai redattori di nuova medialità con funzioni più prossime alla gestione di risorse umane (e non solo) e di ascolto diretto tramite callweb con specifiche delle chat estese. Con il multicanale, oltre Internet, utilizzandone i protocolli, e con il mobile computing, la rete matura è cosa fatta, non resta che organizzare ora le persone e le risorse. 
L'economia e la cultura digitale sono pronte a fare la rivoluzione sociale del sempre connessi, procedendo ad un vera riterritorializzazione, quando cadono le analisi affrettate di scomparsa nel virtuale, robotizzazione, cybercultura. E' la società in tutte le espressioni ed estensioni che mette in rete digitale le sue relazioni, e quindi persone con persone, cose con cose, persone con cose e cose con persone. Le tensioni che irrisolte si accumulavano nel secolo scorso trovano chiarezza e applicazione curiosamente umanista in un contesto ultracarico di tecnologie con il digitale. Le tecniche e i loro correlati oggettivi infatti magnificano gli individui come persone in una più fine e continua negoziazione del sociale con il culturale, il politico, l'economico.

P.S._"Parlando, essendo voce e parola, l’uomo perde il suo enigma, la sua perfetta chiusura. E si svela come l’esser aperto: che parla. Aperto, perché rivolto; rivolto, perché in attesa. In attesa di chi risponda a lui che parlando domanda, e chiede relazione. Dare voce alla «vita»: questo il problema di Virginia Woolf. Per questo fu necessaria alla sua vita la scrittura, come ciò che sempre riprende nel linguaggio, ciò che al linguaggio sfugge, se appunto non accade come parola. Per questo alla Woolf  la «vita» non basta: e sempre deve innestare su di essa un’altra operazione, attraverso la quale ritessere come in un’altra trama (il testo) ciò che la «vita» ha già tessuto".

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