mercoledì 10 giugno 2015

le scuole protagoniste

Il progetto rivolto alle scuole prevede che gli studenti e gli insegnanti contribuiscano attivamente all'organizzazione dell'iniziativa, animando tutti i momenti salienti della giornata con interventi, letture, poesie, cartelli, striscioni, musica e balli. Nella guida alla partecipazione si spiega l'importanza dell'educazione alla pace dei più giovani: «dopo 100 anni di guerre vogliamo cambiare strada e dare inizio a 100 anni di pace. Vogliamo educarci alla pace. Vogliamo invitare tutti a costruire la pace. Vogliamo che sia riconosciuto il diritto alla pace».
Lo strano linguaggio militaresco, e non, della militanza scolastica
[.] Una scuola elementare milanese chiamata 'Senza zaino', perché i libri restano a scuola. Qui le lezioni iniziano nell''agorà', uno spazio dove, seduti su cuscini, i bambini e la maestra si danno il buongiorno, raccontano come si sentono e provano a capire insieme cosa si farà durante la giornata. [.] Una scuola media a Pontenure, provincia di Piacenza, dove gli studenti seduti in gruppo su grossi pouf colorati creano testi interattivi con i tablet. Dopo, si siedono intorno a un tavolo, tra vetrini e microscopi, per la lezione di scienze, e se c'è bel tempo fanno l'ora di lettura in giardino. Al pomeriggio lavorano in classi di età mista e modellano insieme la creta o intagliano il legno. [.] Un istituto agrario di Salerno, dove gli studenti lavorano la terra e studiano sui libri nel tentativo di preservare e rilanciare il proprio territorio, in una regione martoriata da ecomafie e speculazioni. [.] e cento e cento scuole buone e meno buone ma tutte originali..
|fra le “cento scuole” (IV-III secolo a.C.)|  La chiave per l’armonia è di non intervenire, meno si interferisce e più il corso naturale delle cose porta verso l’armonia. Da questo deriva, dal punto di vista sociale, un distacco dagli affanni di tutti i giorni (l’ideale taoista era l’uomo a diretto contatto con la natura contrariamente  all’obbligato artificio della vita civile). Certe persone scelsero il taoismo, l’isolamento e la meditazione in cerca di un maestro per avvicinarsi alla spontaneità della via. Dal punto di vista politico il taoismo suggerisce il non intervento nel governare (niente leggi e così via), lasciare che la società si sviluppi spontaneamente. (passo 3 e 57)
Meno si fa studiare la gente e meno si tiene informata, meno utilizzerà questi strumenti contro gli altri. Tra confucianesimo e taoismo è prevalso il primo: si dice che il confucianesimo sia stato usato per regolare la società e il taoismo per regolare la propria interiorità. Ma l’idea politica del taoismo non coincide con l’anarchia perché è previsto comunque un governo che deve lasciare le cose nel modo più naturale possibile ma non nel disordine totale (limita l’agire, non lo elimina).
Le smart cities e le nanoparticelle. Il Dna e le cellule staminali. Sono solo alcuni dei temi che saranno al centro delle 128 lezioni di scienza che tornano in cento scuole della Toscana grazie a Pianeta Galileo, l’iniziativa del Consiglio regionale per promuovere la cultura scientifica tra i giovani che si è aperta oggi a Firenze. Fino a gennaio saranno oltre 70 i relatori coinvolti e 32 i progetti presentati nelle scuole per quest’undicesima edizione della rassegna culturale che è un esempio unico in Italia.

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