martedì 12 febbraio 2013

nonno Paolo e la zia Pina

venerdì 15 febbraio, dalle ore 15,30, il convegno
"Come apprendono i nativi digitali. Indicazioni per insegnanti e genitori",
 soprattutto da parte dei
{ragazzi nati dopo il 1998 [Sondrio o son desto?(
un gruppo massimo di 25 professori)]},
i cosiddetti nativi digitali.




Qui i coloni digitali ringhiano ancora di piu', perche' loro si' che lo sanno: la colpa sarebbe degli insegnanti, troppo vecchi, quindi refrattari alla 'trasformazione'. Non sarebbero in grado di adattarsi alle abitudini dei nativi, stampano le email, non stanno su facebook e bisogno dir loro come accendere la lavagna elettronica, sono dei bradipi 'gutenberghiani'. Non ci fosse di mezzo l'avventura difficile di una categoria di lavoratori mal pagati che fanno un lavoro eroico per i nostri figli, verrebbe voglia di fare qualche commento ironico su codesti argomenti. Suvvia. L'abitudine a cioccolatini e caramelle non fa si' che i bambini trovino frutta e verdura noiose? L'abitudine a stare in poltrona non vi fa trovare fastidioso l'esercizio fisico? L'abitudine a dire parolacce e a non usare i congiuntivi non fara' trovare noioso il modo compito di parlare della prof di italiano? Possiamo anche decidere di abolire ginnastica, dietologi dalle mense scolastiche, e sinanco il congiuntivo a lezione. La controprova flagrante che quella dei nativi digitali e' una favola viene dai nonni digitali. Guardatevi intorno: gli alieni sono veramente tra noi. La signora attempata che in autobus fa scorrere il dito sullo schermo tattile dello smartphone, nonno Paolo che fa skype e babysitting a distanza, la zia Pina che programma il navigatore per andare a trovare un cugino a Lecco, la mamma amorosa di Campobasso che grazie alla rete fa consegnare a domicilio la spesa al figlio studente a Magonza. Pensateci un momento. Siete Apple o Samsung o Sony o Google. Il vostro target e' l'universo mondo. Non vi bastano certo i bambini e gli adolescenti. I vostri prodotti sono fatti per essere usati anche da un bambino, certo: e' la frontiera del design totale, che rende la tecnologia trasparente. Se esistesse una specifica intelligenza digitale che solo i nativi hanno, il dipartimento di ricerca e sviluppo di tutti questi Lord Digitali chiuderebbe dall'oggi al domani. I coloni credono fortissimamente che la tecnologia migliorera' la resa scolastica. Ma i rari studi disponibili mostrano che gli incrementi dei risultati scolastici (una delle poche cose misurabili, non parliamo mica ancora dello sviluppo morale e intellettuale delle persone) laddove si usano le tecnologie a scuola hanno due tristissime caratteristiche: sono marginali, e sono correlati con le categorie socioeconomiche.

Nessun commento:

search