l'insegnante di matematica |
VERSO UNA TEORIA DELL'ISTRUZIONE |
Mi ha sempre impressionato, sin da piccolo, la violenza e la cattiveria che la proposta scolastica porta con sè nell'animo del coatto. Con quale leggerezza si proponga di scolarizzare, e lo si faccia, i processi più delicati con cui una persona sviluppa il suo pensare, e struttura il suo mondo. Più che la guerra potè, sull'individuo, la scuola: come istituzione della comunità statale, macchina stritolatrice del conformarsi, efficientarsi, adeguarsi ad una pretesa doxa storica ed immanente. Insomma, una scuola indiscussa. [Gli eserciti scolastici marciano, l'intendenza seguirà, per chi vuole intendere.]
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