marina watson ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Emma Castelnuovo":
Signora Castelnuovo la mia domanda e' lontana dalla matematica. Vorrei sapere per cortesia se e' lei e' quella Signora a cui io da bambina mandavo le gemme (o gattici) da un piccolissimo paese delle provincia di Belluno, la mia maestra elementare era Matilde Castelnuovo Beneventi.
Grazie cara Signora, Regards Marina Watson
Postato da marina watson in Emma Castelnuovo alle 26 gennaio 2014 17:15
E vi rivedo, o gattici d'argento,
brulli in questa giornata sementina:
e pigra ancor la nebbia mattutina
sfuma dorata intorno ogni sarmento.
Già vi schiudea le gemme questo vento
che queste foglie gialle ora mulina;
e io che al tempo allor gridai,
Cammina,
ora gocciare il pianto in cuor mi sento.
Ora, le nevi inerti sopra i monti,
e le squallide pioggie, e le lunghe ire
del rovaio che a notte urta le porte,
e i brevi dì che paiono tramonti
infiniti, e il vanire e lo sfiorire,
e i crisantemi, il fiore della morte.
lunedì 27 gennaio 2014
mercoledì 1 gennaio 2014
il tempo di Emma Castelnuovo
Emma Insieme >
I pilastri innovativi della didattica della prof. Emma Castelnuovo sono:
1. Guidare l’alunno alla riscoperta delle leggi e proprietà dei numeri e delle figure
2. Considerare le problematiche concrete come base di ricerca, capaci di coinvolgere l’alunno
3. Utilizzare un indirizzo storico-costruttivo e non descrittivo.
Emma Castelnuovo suggerisce:
1) ….una didattica che sappia rispettare i tempi dell’alunno e il suo modo di mettersi alla prova “cimentandosi” per sviluppare le possibilità di osservazione, l’intuizione, il senso critico, e, in generale, alcune fondamentali attitudini di pensiero.
2) “……mettersi allo stesso livello, cioè suscitare interesse e quindi discussioni, accettare domande su domande, anche le più balorde! Accettare delle domande a cui, là per là, non si sa rispondere e non avere scrupolo di dire: guardate non lo so. Questa è la cosa fondamentale indipendentemente dalla materia che si insegna”.
3) “Lasciate ai ragazzi il tempo di perdere tempo”, nel senso di garantire loro l’opportunità di costruire soluzioni, anziché far loro usare soluzioni già pronte. il che è come dire dare loro il tempo per riflettere, per pensare, per ipotizzare, per operare con la mente, per arrivare a capire e, quindi, a costruire conoscenze sicure.
4)” Se ci si dà il tempo necessario a che ciascuno capisca, se si condivide l’esperienza in uno spazio adatto e c’è un clima cooperativo capace di accogliere i pensieri, le ipotesi e le idee di ciascuno, alcuni ostacoli e blocchi mentali possono essere attenuati e tutti hanno la possibilità di esprimersi senza paura di sbagliare”.
Fabio Brunelli
Emma Castelnuovo di Fabio Brunelli a Cenci 2012: | i film dell'evento |la particolare attitudine alla fotografia di fabio brunelli apre un vaso di pandora di un'attività di laboratorio in un centro di formazione degli insegnanti ispirato al lavoro di emma castelnuovo (casa cenci) - settembre 2011+2012
- movie 1, il film dell'evento /CenciOfficinaMatematica2011#slideshow
- redazione il tavolo luminoso del fabiofotografo/CenciOfficinaMatematica2011
- movie 2, il film dell'evento /CenciOfficinaMatematica2012#slideshow
- redazione il tavolo luminoso del fabiofotografo/CenciOfficinaMatematica2012
il prof Brunelli in campo

Premio Emma
Fondazione Nesi (Lunedì 9 dicembre 2013, Roma) Premio a Emma Castelnuovo
Ada Treves twitter @atrevesmoked - See more at: http://moked.it/blog/2013/12/10/emma-castelnuovo-la-via-della-matematica/#sthash.qzMPVsls.dpufsono stati in molti a raccontare i contributi e le molteplici attività che hanno segnato l’insegnamento della professoressa: A partire dalla sua formazione, avvenuta seguendo gli insegnamenti del grande matematico, storico della scienza e filosofo Federigo Enriques, che per lei era lo zio Ghigo, e di suo padre, Guido Castelnuovo. Due giganti della matematica italiana, che hanno segnato i suoi percorsi, le sue scelte. Il premio, in assenza di “Emmatematica”, come l’hanno chiamata in molti, è stato ritirato dalla pronipote Lia Morpurgo, che ha raccontato come pur non essendo stata una sua allieva ha imparato qualcosa ogni volta che è andata a trovarla, in una casa “che parla di conoscenza”. Le motivazioni ricordano che “Emma Castelnuovo si è impegnata con continuità nella formazione e nell’aggiornamento degli insegnanti, come nell’avvio e nel coordinamento di attività di sperimentazione. Con la collaborazione del Movimento di Cooperazione Educativa ha consolidato corsi di aggiornamento per l’insegnamento della matematica per gli insegnanti di ogni ordine di scuola, denominati ‘Officina matematica di Emma Castelnuovo’, che si svolgono, ancora oggi, ogni anno.” E proprio l’Officina Matematica e le sue famose Esposizioni, in cui gli studenti creano, inventano, e poi spiegano agli adulti, sono state ricordate più e più volte in tutti gli interventi, che hanno ricordato la sua capacità di appassionare, di entusiasmare e soprattutto di sorprendere. Cartoncini, ombre, proiezioni, stecchini e i suoi famosissimi cordini… uno dei quali è stato regalato a Rocco Pompeo da Nicoletta Lanciani, del Movimento di Cooperazione Educativa, dopo il suo intervento. Gli interventi di Ornella Faracovi e Pietro Nastas, centrati sulle figure di Enriques e Guido Castelnuovo hanno poi ripreso elementi di storia della matematica, sottolineando il contributo ebraico alla disciplina e raccontando cosa successe nel ’38, quando i metematici ebrei vennero cacciati. Nella la parte conclusiva, tanti suoi ex-allievi che hanno raccontato evidente affetto gli anni trascorsi nelle classi della professoressa Castelnuovo. E particolarmente commossi ed emozionanti sono stati i ricordi di Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia e della scrittrice Giacometta Limentani.
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